
Calcio
Focus sull’avversario: il Chieti di mister Di Meo
In rosa tanti giocatori d’esperienza, si punta ai primi 9 posti della Seconda Divisione
Barletta - sabato 10 agosto 2013
18.01
La storia
Fondata nel 1922 da De Cesare, la Società Sportiva Chieti sin da subito adotta il nero e il verde come colori sociali. Dopo vari campionati nelle serie minori, le prime soddisfazioni arrivarono nel campionato 1954/1955, anno in cui il Chieti fu denominato il "Milan del Sud" dai maggiori quotidiani nazionali. Fu Guido Angelini a riportare in alto il Chieti. Con il nuovo presidente alla guida, i teatini hanno sfiorato la B nella stagione 63/64. Dopo vari campionati trascorsi nella terza serie nazionale, Angelini decise di abbandonare il Chieti, e per diversi anni il club neroverde attraversò una profonda crisi societaria. Fu Mancaniello nel 1985 a prendere le redini del club teatino: da lì cominciò una veloce risalita fino alla C1. Gli anni '90 e 2000 hanno visto il Chieti oscillare tra la terza e la quarta serie nazionale, con risultati più o meno incoraggianti. Da Chieti sono passati talenti italiani come Enrico Chiesa (nel 1990/1991), Fabio Grosso (2000/2001) e Fabio Quagliarella (stagione 2003/2004). Ma una serie di problemi finanziari portano la Calcio Chieti 1922 a scomparire dai campionati italiani nel 2006. A partire dalla stagione successiva a Chieti cominciò una lenta scalata: la promozione in D arrivò il 27 aprile 2008 sul neutro di Teramo, e nel 2009/2010, con Vivarini in panchina, i neroverdi dominarono il campionato di serie D, approdando nuovamente tra i "professionisti". Il resto è storia recente: il Chieti continua a disputare da diversi anni il campionato di Seconda Divisione, riuscendo, stagione dopo stagione, a mantenere la categoria.
Il mercato
Il club teatino, una volta ufficializzata la partecipazione al prossimo campionato di Seconda Divisione, ha provveduto ad allestire una squadra che potesse lottare per i primi 9 posti, utili per "mantenere" la Lega Pro secondo i nuovi regolamenti. Nonostante il "doloroso" addio a De Sousa (il bomber della scorsa stagione è andato a L'Aquila), il nuovo direttore sportivo ha approntato una campagna acquisti importante. Spicca l'arrivo di Robertiello, esperto portiere che nella scorsa stagione ha vestito la maglia della Paganese. Vestiranno nero verde anche Capogna, Bagaglini, De Stefano, Della Penna, Terrenzio, Cinque, Arena, Borgese, Perfetti e Improta. Nelle ultime settimane si è aggregato anche l'ex biancorosso Marco Piccinni, la cui firma dovrebbe arrivare a giorni, così come l'ufficializzazione del matrimonio con l'attaccante Marco Guidone.
La probabile formazione
Mister Di Meo solitamente costruisce le sue squadre con un offensivo 4-2-3-1. Dovrebbe schierarsi così anche il Chieti che questa sera affronterà il Barletta. In porta ci sarà Robertiello, con la difesa composta da Bagaglini, Terrenzio, Dascoli e Rossi, anche se potrebbe trovare spazio dal 1' l'ex Andria De Giorgi ancora non in perfetta forma. In mediana, spazio ad una diga composta da Borgese e Piccinni (con l'alternativa Evangelisti), davanti a cui agiranno il talentuoso Cinque, De Stefano e Berardino alle spalle di uno tra Suriano e Improta.
Fondata nel 1922 da De Cesare, la Società Sportiva Chieti sin da subito adotta il nero e il verde come colori sociali. Dopo vari campionati nelle serie minori, le prime soddisfazioni arrivarono nel campionato 1954/1955, anno in cui il Chieti fu denominato il "Milan del Sud" dai maggiori quotidiani nazionali. Fu Guido Angelini a riportare in alto il Chieti. Con il nuovo presidente alla guida, i teatini hanno sfiorato la B nella stagione 63/64. Dopo vari campionati trascorsi nella terza serie nazionale, Angelini decise di abbandonare il Chieti, e per diversi anni il club neroverde attraversò una profonda crisi societaria. Fu Mancaniello nel 1985 a prendere le redini del club teatino: da lì cominciò una veloce risalita fino alla C1. Gli anni '90 e 2000 hanno visto il Chieti oscillare tra la terza e la quarta serie nazionale, con risultati più o meno incoraggianti. Da Chieti sono passati talenti italiani come Enrico Chiesa (nel 1990/1991), Fabio Grosso (2000/2001) e Fabio Quagliarella (stagione 2003/2004). Ma una serie di problemi finanziari portano la Calcio Chieti 1922 a scomparire dai campionati italiani nel 2006. A partire dalla stagione successiva a Chieti cominciò una lenta scalata: la promozione in D arrivò il 27 aprile 2008 sul neutro di Teramo, e nel 2009/2010, con Vivarini in panchina, i neroverdi dominarono il campionato di serie D, approdando nuovamente tra i "professionisti". Il resto è storia recente: il Chieti continua a disputare da diversi anni il campionato di Seconda Divisione, riuscendo, stagione dopo stagione, a mantenere la categoria.
Il mercato
Il club teatino, una volta ufficializzata la partecipazione al prossimo campionato di Seconda Divisione, ha provveduto ad allestire una squadra che potesse lottare per i primi 9 posti, utili per "mantenere" la Lega Pro secondo i nuovi regolamenti. Nonostante il "doloroso" addio a De Sousa (il bomber della scorsa stagione è andato a L'Aquila), il nuovo direttore sportivo ha approntato una campagna acquisti importante. Spicca l'arrivo di Robertiello, esperto portiere che nella scorsa stagione ha vestito la maglia della Paganese. Vestiranno nero verde anche Capogna, Bagaglini, De Stefano, Della Penna, Terrenzio, Cinque, Arena, Borgese, Perfetti e Improta. Nelle ultime settimane si è aggregato anche l'ex biancorosso Marco Piccinni, la cui firma dovrebbe arrivare a giorni, così come l'ufficializzazione del matrimonio con l'attaccante Marco Guidone.
La probabile formazione
Mister Di Meo solitamente costruisce le sue squadre con un offensivo 4-2-3-1. Dovrebbe schierarsi così anche il Chieti che questa sera affronterà il Barletta. In porta ci sarà Robertiello, con la difesa composta da Bagaglini, Terrenzio, Dascoli e Rossi, anche se potrebbe trovare spazio dal 1' l'ex Andria De Giorgi ancora non in perfetta forma. In mediana, spazio ad una diga composta da Borgese e Piccinni (con l'alternativa Evangelisti), davanti a cui agiranno il talentuoso Cinque, De Stefano e Berardino alle spalle di uno tra Suriano e Improta.
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