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Calcio
Filo diretto da Cascia, la parola ad Andrea D’Errico
«Qui sto bene, ma non faccio promesse»
Barletta - giovedì 8 agosto 2013
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È uno degli ultimi arrivati, ma anche uno dei più "chiacchierati" per il suo recentissimo passato a 7 chilometri di distanza da Barletta. L'identikit è presto fatto: parliamo di Andrea D'Errico, uno degli uomini più in forma di questo pre-campionato. Il giovane esterno, giunto a Barletta dopo l'esperienza negativa in quel di Andria, è alla ricerca di continuità con i colori biancorossi, dopo una stagione in biancoazzurra vissuta tra alti e bassi anche per problematiche legate alla società che hanno destabilizzato l'intero spogliatoio.
Andrea, qual è la condizione fisica del gruppo a meno di 24 ore dal match contro la Ternana e a pochi giorni dal ritorno a Barletta?
Sicuramente un po' di stanchezza c'è. Abbiamo comunque lavorato tanto. Posso testimoniare che abbiamo raggiunto una buona condizione sia singolare che generale.
Tu sei uno degli ultimi entrati nel gruppo biancorosso. Come ti sei integrato all'interno di un gruppo che già si era formato l'anno scorso?
Mi hanno accolto benissimo. Conoscevo già Romeo, ma posso affermare di aver "conosciuto" anche gli altri che sono rimasti nel "blocco" di partite tra Andria e Barletta. Quindi tutto sommato, mi hanno accolto bene.
Il 2 giugno 2013 è una data importante sia per i biancorossi che per te. Con che spirito ti sei avvicinato a questa nuova avventura e con quale motivazione hai scelto Barletta nonostante la tua pregressa esperienza non proprio "felice" da avversario dei biancorossi?
Innanzitutto tengo a precisare che porterò sempre con me un ottimo ricordo, nonostante sia andata a finire male a causa di tutte le vicende societarie. Ho ricominciato qui a Barletta perché c'è un progetto serio, c'è ambizione di far bene quest'anno. Ci sono tutti gli ingredienti per far bene. E poi, hanno creduto fortemente in me, e questo è importante.
Il mister sta provando il "solito" 3-5-2, ma probabilmente sta ritagliando per te una ruolo particolare. In che posizione preferiresti giocare?
Sto già provando a fare il quinto. Mi piace, dai, devo solo tornare più indietro a coprire, però mi ci sto abituando.
Le critiche che ti sono piovute addosso nella passata stagione ti hanno dato una spinta per ripartire in questa stagione?
Tutto fa parte del gioco. Quando andava bene mi sono beccato i complimenti, quando è andata male, sono piovute le critiche. Ho reagito, anche sbagliando, però mi è servito per andare più forte di prima.
Hai mai pensato di compiere quest'anno il salto in serie B?
Ci ho pensato, però sono giovane. Se è destino, farò il salto l'anno prossimo. Ho preferito rimanere in Lega Pro, cercherò di sfruttare al meglio le occasioni che mi verranno date.
Tra sabato e domenica ci sarà finalmente il ritorno a casa. Esordirete al "Puttilli" in un'amichevole contro il Chieti. Che accoglienza ti aspetti?
Un'accoglienza calorosa, anche perché il gruppo l'anno scorso ha fatto una grande impresa. Poi vedo che c'è entusiasmo, e questo è importante per partire bene quest'anno.
Che impressione ti ha fatto lo staff tecnico?
Un'ottima impressione. Sono tutti preparati, dal primo all'ultimo. Inoltre c'è ottima disponibilità al dialogo, che è una cosa molto importante.
Ora Barletta sarà la tua nuova patria. Qual è il messaggio che vuoi lanciare ai tifosi? Quali sono i tuoi obiettivi personali?
Ogni volta che lancio un messaggio mi va male quindi preferisco non lanciare messaggi (ride ndr). Meglio che sto zitto. A questo punto dico voglio retrocedere, tanto in questa stagione non sarà possibile. Anche parlare di obiettivi porta male. Ogni volta che parlo di qualcosa non la realizzo. Chiudo dicendo che vorrei fare 0 presenze e 0 gol, così si realizza il contrario.
Andrea, qual è la condizione fisica del gruppo a meno di 24 ore dal match contro la Ternana e a pochi giorni dal ritorno a Barletta?
Sicuramente un po' di stanchezza c'è. Abbiamo comunque lavorato tanto. Posso testimoniare che abbiamo raggiunto una buona condizione sia singolare che generale.
Tu sei uno degli ultimi entrati nel gruppo biancorosso. Come ti sei integrato all'interno di un gruppo che già si era formato l'anno scorso?
Mi hanno accolto benissimo. Conoscevo già Romeo, ma posso affermare di aver "conosciuto" anche gli altri che sono rimasti nel "blocco" di partite tra Andria e Barletta. Quindi tutto sommato, mi hanno accolto bene.
Il 2 giugno 2013 è una data importante sia per i biancorossi che per te. Con che spirito ti sei avvicinato a questa nuova avventura e con quale motivazione hai scelto Barletta nonostante la tua pregressa esperienza non proprio "felice" da avversario dei biancorossi?
Innanzitutto tengo a precisare che porterò sempre con me un ottimo ricordo, nonostante sia andata a finire male a causa di tutte le vicende societarie. Ho ricominciato qui a Barletta perché c'è un progetto serio, c'è ambizione di far bene quest'anno. Ci sono tutti gli ingredienti per far bene. E poi, hanno creduto fortemente in me, e questo è importante.
Il mister sta provando il "solito" 3-5-2, ma probabilmente sta ritagliando per te una ruolo particolare. In che posizione preferiresti giocare?
Sto già provando a fare il quinto. Mi piace, dai, devo solo tornare più indietro a coprire, però mi ci sto abituando.
Le critiche che ti sono piovute addosso nella passata stagione ti hanno dato una spinta per ripartire in questa stagione?
Tutto fa parte del gioco. Quando andava bene mi sono beccato i complimenti, quando è andata male, sono piovute le critiche. Ho reagito, anche sbagliando, però mi è servito per andare più forte di prima.
Hai mai pensato di compiere quest'anno il salto in serie B?
Ci ho pensato, però sono giovane. Se è destino, farò il salto l'anno prossimo. Ho preferito rimanere in Lega Pro, cercherò di sfruttare al meglio le occasioni che mi verranno date.
Tra sabato e domenica ci sarà finalmente il ritorno a casa. Esordirete al "Puttilli" in un'amichevole contro il Chieti. Che accoglienza ti aspetti?
Un'accoglienza calorosa, anche perché il gruppo l'anno scorso ha fatto una grande impresa. Poi vedo che c'è entusiasmo, e questo è importante per partire bene quest'anno.
Che impressione ti ha fatto lo staff tecnico?
Un'ottima impressione. Sono tutti preparati, dal primo all'ultimo. Inoltre c'è ottima disponibilità al dialogo, che è una cosa molto importante.
Ora Barletta sarà la tua nuova patria. Qual è il messaggio che vuoi lanciare ai tifosi? Quali sono i tuoi obiettivi personali?
Ogni volta che lancio un messaggio mi va male quindi preferisco non lanciare messaggi (ride ndr). Meglio che sto zitto. A questo punto dico voglio retrocedere, tanto in questa stagione non sarà possibile. Anche parlare di obiettivi porta male. Ogni volta che parlo di qualcosa non la realizzo. Chiudo dicendo che vorrei fare 0 presenze e 0 gol, così si realizza il contrario.
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