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Calcio
Filo diretto con Cascia, parla Orlandi: «Ripartiamo da solida base, pronti a cambiare modulo»
L’allenatore biancorosso alla prima intervista stagionale
Barletta - lunedì 29 luglio 2013
15.51
All'alba della nuova stagione, il Barletta Calcio 2013/2014 riparte dall'"usato sicuro", ma con varianti in corso. E' questo il messaggio che arriva dalla prima uscita davanti ai microfoni dell'allenatore biancorosso Nevio Orlandi, protagonista oggi della conferenza stampa post-partita di fronte ai cronisti presenti in Umbria, dove la redazione di Barlettalife.it segue il ritiro con due inviati nello speciale "Filo diretto con Cascia". Tra mercato, primi bilanci e obiettivi stagionali, ecco le parole dell'allenatore di Castelmaggiore.
Mister, un bilancio di questi primi otto giorni di ritiro.
«E' stata una prima settimana ottima. Abbiamo lavorato su capacità e potenza aerobica ma anche sotto il profilo tecnico-tattico richiamando i dettami dell'anno scorso con il modulo 3-5-2 aiutando anche i nuovi ad inserirsi. La partita di ieri è servita ad oliare i meccanismi e anche se non è stata utile per tenere le distanze».
A un mese dall'avvio del campionato al Barletta servono 5-6 calciatori per completare la rosa. E' sbagliato dire che a questo Barletta mancano oltre ad un portiere, un centrale difensivo, un esterno destro e due centrocampisti?
«Questi argomenti sono di nostra conoscenza. Siamo una società con un filo diretto interno e ci stiamo muovendo in sede di mercato. Servono 3 portieri, questo è certo. Per quanto riguarda le altre zone del campo stiamo valutando anche il rendimento di altri ragazzi qui presenti».
Che impressioni le sta suscitando lo svizzero Rochat?
«E' un ragazzo con una buona capacità muscolare, non è per certi versi potente ma è sicuramente veloce. E' un atleta che ho avuto modo di visionare anche in dvd di partite precedenti, dove aveva messo in mostra ottime qualità che fanno parte della nostra idea di gioco».
In difesa, quanto manca Camilleri?
«Camilleri lo conosciamo per quanto ha fatto vedere nella seconda parte dello scorso campionato. Si era integrato bene al reparto e vogliamo 6 difensori per i ruoli del reparto arretrato. Stiamo provando anche qualcosa di diverso, ma qualcosina manca sicuramente. Sappiamo cosa occorre e in che qualità».
Tra i nuovi, abbiamo visto un Picci affamato. Un punto a suo favore?
«Mi è piaciuto molto, così come Mantovani e altri ragazzi che si sono aggregati da poco. Picci è un calciatore che vede la porta e ha fame di gol. Devo dire la stessa cosa però anche di La Mantia. Ben vengano queste caratteristiche».
Il Barletta riparte da 8/11 della scorsa stagione. Un indubbio vantaggio?
«Partendo dal pre-campionato, questo ci permette di approfondire la conoscenza dei singoli. Oggi, rispetto a marzo, dobbiamo entrare nel dettaglio tecnico e mentale del calciatore. Il tempo ci permette di fare questo tipo di studio. E' chiaro che partire con una base consolidata ti dà più vantaggi».
Ieri ha testato il 3-5-2. Proverà anche altri schemi?
«In questa settimana siamo ripartiti dal 3-5-2, la base dello scorso anno. In questa settimana proveremo un altro aspetto e modo di stare in campo, che potrebbe essere il 3-4-3. Non sono tanto i numeri a contare, i movimenti variano la squadra».
In attacco ci sono 3 calciatori oggi: se ne cercherà un quarto. Potrebbe trattarsi di una seconda punta più che di un centrale?
«Al di là di quello che si vuole, dipende anche dall'evoluzione del mercato. Di solito le trattative si fanno in 2 o in 3, noi siamo attenti e cercheremo di aumentare la qualità dell'impianto della squadra».
Mister, ha parlato di un possibile nuovo modulo. Passerà al 3-4-3?
«D'Errico è una componente fondamentale. E' coma una mina vagante nel reparto offensivo, ha grande predisposizione a corsa e sacrificio. Valuterò bene se ha caratteristiche che possano farlo giocare non solo nella trequarti offensiva. Ha qualità per fare tutta la fascia. Ieri la fase difensiva non è stata sollecitata e quindi ho deciso di avanzarlo accanto a Picci per vedere come si integrava».
Che risposte sta avendo dai Berretti? Qualcuno è già pronto?
«I ragazzi hanno tutti discreta e buona qualità. Devo capirne i margini di miglioramento ma posso dirvi che mi stanno sorprendendo in positivo. Una volta definito l'organico definitivo poi decideremo chi potrà rimanere con noi».
Si aspetta qualche arrivo prima del via alla campagna abbonamenti? Non dobbiamo darci scadenze. Dobbiamo essere attenti all'evolversi del mercato senza avere fretta e senza porsi date predefinite.
«Dover lavorare in ritiro con un gruppo e poi doverlo integrare non è un handicap per un tecnico? Siamo legati ai fattori del mercato, bisogna fare di necessità virtù e lavorare sulla situazione nel presente con un occhio al futuro immediato. Poi in base agli elementi che arriveranno vedremo che capacità avranno di integrarsi».
In questi giorni arriverà in ritiro il presidente. Farete un punto per capire meglio gli obiettivi?
«Faremo di certo un punto ma l'obiettivo lo capiremo davvero ai nastri di partenza con gli organici pieni. Dobbiamo cercare di mantenere l'obiettivo minimo poi vedremo se il mercato ci permetterà di puntare in alto. La squadra dal canto suo manterrà coesione e spirito di gruppo cercando di migliorarsi e puntare più in alto».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Mister, un bilancio di questi primi otto giorni di ritiro.
«E' stata una prima settimana ottima. Abbiamo lavorato su capacità e potenza aerobica ma anche sotto il profilo tecnico-tattico richiamando i dettami dell'anno scorso con il modulo 3-5-2 aiutando anche i nuovi ad inserirsi. La partita di ieri è servita ad oliare i meccanismi e anche se non è stata utile per tenere le distanze».
A un mese dall'avvio del campionato al Barletta servono 5-6 calciatori per completare la rosa. E' sbagliato dire che a questo Barletta mancano oltre ad un portiere, un centrale difensivo, un esterno destro e due centrocampisti?
«Questi argomenti sono di nostra conoscenza. Siamo una società con un filo diretto interno e ci stiamo muovendo in sede di mercato. Servono 3 portieri, questo è certo. Per quanto riguarda le altre zone del campo stiamo valutando anche il rendimento di altri ragazzi qui presenti».
Che impressioni le sta suscitando lo svizzero Rochat?
«E' un ragazzo con una buona capacità muscolare, non è per certi versi potente ma è sicuramente veloce. E' un atleta che ho avuto modo di visionare anche in dvd di partite precedenti, dove aveva messo in mostra ottime qualità che fanno parte della nostra idea di gioco».
In difesa, quanto manca Camilleri?
«Camilleri lo conosciamo per quanto ha fatto vedere nella seconda parte dello scorso campionato. Si era integrato bene al reparto e vogliamo 6 difensori per i ruoli del reparto arretrato. Stiamo provando anche qualcosa di diverso, ma qualcosina manca sicuramente. Sappiamo cosa occorre e in che qualità».
Tra i nuovi, abbiamo visto un Picci affamato. Un punto a suo favore?
«Mi è piaciuto molto, così come Mantovani e altri ragazzi che si sono aggregati da poco. Picci è un calciatore che vede la porta e ha fame di gol. Devo dire la stessa cosa però anche di La Mantia. Ben vengano queste caratteristiche».
Il Barletta riparte da 8/11 della scorsa stagione. Un indubbio vantaggio?
«Partendo dal pre-campionato, questo ci permette di approfondire la conoscenza dei singoli. Oggi, rispetto a marzo, dobbiamo entrare nel dettaglio tecnico e mentale del calciatore. Il tempo ci permette di fare questo tipo di studio. E' chiaro che partire con una base consolidata ti dà più vantaggi».
Ieri ha testato il 3-5-2. Proverà anche altri schemi?
«In questa settimana siamo ripartiti dal 3-5-2, la base dello scorso anno. In questa settimana proveremo un altro aspetto e modo di stare in campo, che potrebbe essere il 3-4-3. Non sono tanto i numeri a contare, i movimenti variano la squadra».
In attacco ci sono 3 calciatori oggi: se ne cercherà un quarto. Potrebbe trattarsi di una seconda punta più che di un centrale?
«Al di là di quello che si vuole, dipende anche dall'evoluzione del mercato. Di solito le trattative si fanno in 2 o in 3, noi siamo attenti e cercheremo di aumentare la qualità dell'impianto della squadra».
Mister, ha parlato di un possibile nuovo modulo. Passerà al 3-4-3?
«D'Errico è una componente fondamentale. E' coma una mina vagante nel reparto offensivo, ha grande predisposizione a corsa e sacrificio. Valuterò bene se ha caratteristiche che possano farlo giocare non solo nella trequarti offensiva. Ha qualità per fare tutta la fascia. Ieri la fase difensiva non è stata sollecitata e quindi ho deciso di avanzarlo accanto a Picci per vedere come si integrava».
Che risposte sta avendo dai Berretti? Qualcuno è già pronto?
«I ragazzi hanno tutti discreta e buona qualità. Devo capirne i margini di miglioramento ma posso dirvi che mi stanno sorprendendo in positivo. Una volta definito l'organico definitivo poi decideremo chi potrà rimanere con noi».
Si aspetta qualche arrivo prima del via alla campagna abbonamenti? Non dobbiamo darci scadenze. Dobbiamo essere attenti all'evolversi del mercato senza avere fretta e senza porsi date predefinite.
«Dover lavorare in ritiro con un gruppo e poi doverlo integrare non è un handicap per un tecnico? Siamo legati ai fattori del mercato, bisogna fare di necessità virtù e lavorare sulla situazione nel presente con un occhio al futuro immediato. Poi in base agli elementi che arriveranno vedremo che capacità avranno di integrarsi».
In questi giorni arriverà in ritiro il presidente. Farete un punto per capire meglio gli obiettivi?
«Faremo di certo un punto ma l'obiettivo lo capiremo davvero ai nastri di partenza con gli organici pieni. Dobbiamo cercare di mantenere l'obiettivo minimo poi vedremo se il mercato ci permetterà di puntare in alto. La squadra dal canto suo manterrà coesione e spirito di gruppo cercando di migliorarsi e puntare più in alto».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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