.jpg)
Calcio
Filo diretto con Cascia, Allegretti: «Mi sento bene, il gruppo è solido»
Dal ritiro biancorosso parla il capitano
Barletta - mercoledì 31 luglio 2013
Tra le liete novelle del Barletta Calcio 2013/2014 al lavoro a Cascia c'è senza dubbio il veterano del gruppo, Riccardo Allegretti. Il capitano non conosce soste e amichevoli: sbraita, guida il gruppo, rimprovera e motiva i compagni ove necessario, verticalizza e soprattutto mette in mostra un'ottima condizione fisica, condita da un paio di lanci illuminanti, come avvenuto nella prima uscita contro il Cascia. Non c'è Barletta senza Allegretti, anche se lui ribadisce l'importanza del gruppo e del lavoro. Parole che arrivano da un'intervista rilasciata nel giardino dell'hotel che ospita il ritiro biancorosso, in una pausa pranzo "condita" dagli interventi scherzosi di Romeo e La Mantia:
Riccardo, ti mancava il ritiro?
«Sì, erano due anni che non facevo un ritiro estivo, partire con il gruppo è sempre importante».
Domenica ti abbiamo trovato in ottime condizioni fisiche.
«Sì, non sto affatto male. Ogni giorno per due volte faccio terapie per assorbire un ematoma dovuto alla pubalgia dello scorso anno, un problema che spero di risolvere presto, ma sono in ottime condizioni fisiche».
Ti abbiamo visto nei panni di allenatore in campo contro il Cascia. Domani contro il Castel Rigone si replica. Ti ritieni un po' un appendice di mister Orlandi sul rettangolo verde?
«L'etichetta di allenatore in campo conta relativamente: è vero che sono il calciatore più esperto e magari qualche cosa la leggo prima, ma il mister lavora benissimo e entriamo in campo con direttive ben precise. Domani sarà il vero primo test, anche se stiamo facendo un lavoro fisico pesante che si fa sentire sulle gambe. Mi piace vincere le partite, tutte, e ci tengo a far bene».
Dal punto di vista fisico, qual è il compagno che hai trovato meglio? E chi sta soffrendo di più?
«Sinceramente non vedo compagni di squadra che stanno soffrendo, nessuno si è fermato, anche ora che i carichi di lavoro stanno aumentando. Il fatto che tutti riusciamo ad allenarci regolarmente è indice di un'ottima scaletta di allenamenti. Chi sta meglio? Io (ride, ndr). No, a parte gli scherzi, ho visto diversi compagni con ottime condizioni, in particolare direi Fabio Romeo ».
Come stanno lavorando i più giovani ed i nuovi arrivati?
«Si stanno impegnando tutti, è una cosa normale abbiamo la fortuna di poter svolgere questo lavoro e la fatica che stiamo facendo adesso ci tornerà utile in futuro».
Chi è il più ritardatario a pranzo?
«Nessuno, abbiamo delle regole ben precise. Se non ci sono permessi dati dalla società, non abbiamo altro da fare se non mangiare e fare allenamento».
Stiamo facendo questa intervista ai piedi del Santuario di Santa Rita. Il calcio è uno sport profano, ma magari questa ombra sacra porterà bene in stagione al Barletta?
«Personalmente preferisco evitare di affidarmi al sacro per queste cose, mi affido solo alla cultura del lavoro. Speriamo che la spinta maggiore venga da noi e dai nostri tifosi, che non ci hanno mai fatto mancare il loro calore».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Riccardo, ti mancava il ritiro?
«Sì, erano due anni che non facevo un ritiro estivo, partire con il gruppo è sempre importante».
Domenica ti abbiamo trovato in ottime condizioni fisiche.
«Sì, non sto affatto male. Ogni giorno per due volte faccio terapie per assorbire un ematoma dovuto alla pubalgia dello scorso anno, un problema che spero di risolvere presto, ma sono in ottime condizioni fisiche».
Ti abbiamo visto nei panni di allenatore in campo contro il Cascia. Domani contro il Castel Rigone si replica. Ti ritieni un po' un appendice di mister Orlandi sul rettangolo verde?
«L'etichetta di allenatore in campo conta relativamente: è vero che sono il calciatore più esperto e magari qualche cosa la leggo prima, ma il mister lavora benissimo e entriamo in campo con direttive ben precise. Domani sarà il vero primo test, anche se stiamo facendo un lavoro fisico pesante che si fa sentire sulle gambe. Mi piace vincere le partite, tutte, e ci tengo a far bene».
Dal punto di vista fisico, qual è il compagno che hai trovato meglio? E chi sta soffrendo di più?
«Sinceramente non vedo compagni di squadra che stanno soffrendo, nessuno si è fermato, anche ora che i carichi di lavoro stanno aumentando. Il fatto che tutti riusciamo ad allenarci regolarmente è indice di un'ottima scaletta di allenamenti. Chi sta meglio? Io (ride, ndr). No, a parte gli scherzi, ho visto diversi compagni con ottime condizioni, in particolare direi Fabio Romeo ».
Come stanno lavorando i più giovani ed i nuovi arrivati?
«Si stanno impegnando tutti, è una cosa normale abbiamo la fortuna di poter svolgere questo lavoro e la fatica che stiamo facendo adesso ci tornerà utile in futuro».
Chi è il più ritardatario a pranzo?
«Nessuno, abbiamo delle regole ben precise. Se non ci sono permessi dati dalla società, non abbiamo altro da fare se non mangiare e fare allenamento».
Stiamo facendo questa intervista ai piedi del Santuario di Santa Rita. Il calcio è uno sport profano, ma magari questa ombra sacra porterà bene in stagione al Barletta?
«Personalmente preferisco evitare di affidarmi al sacro per queste cose, mi affido solo alla cultura del lavoro. Speriamo che la spinta maggiore venga da noi e dai nostri tifosi, che non ci hanno mai fatto mancare il loro calore».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Barletta 



.jpg)

.jpg)


