Fabio Lucioni
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Fabio Lucioni: «Contento per il Barletta, ora penso al mio ginocchio»

Il difensore di proprietà della Reggina in cura a Barletta

Come spesso si dice, i proverbi hanno ragione. E anche in questo caso uno dei primi amori non si scorda mai. Fabio Lucioni, ex difensore del Barletta, attualmente tesserato per la Reggina, è tornato nella Città della Disfida. Purtroppo per i colori biancorossi, però, non si tratta di un clamoroso scoop di calciomercato, ma di una notizia di carattere "medico". Il forte centrale difensivo, infatti, è reduce da un delicato intervento al legamento crociato e al menisco del ginocchio. La sua riabilitazione prosegue a Barletta, sotto l'occhio attento di Maurizio Nanula, con il placet del Barletta Calcio e della Reggina. Abbiamo contattato l'ex "ministro della difesa" biancorossa per parlare del suo momento particolare, del futuro e del Barletta, reduce dalla meritata salvezza di Andria.

Fabio, per te è appena terminata una stagione non fortunatissima, con tanti alti e bassi, dovuti più che altro alla fortuna avversa.
Veramente quest'anno la fortuna mi ha voltato le spalle. Ho avuto 3 infortuni, uno più grave dell'altro. Possiamo solo dire che la stagione non è stata positiva da questo punto di vista. Nonostante questo, malgrado tutto sono riuscito a disputare 12 partite.

In campo hai dato il tuo apporto in una stagione difficile per la Reggina, sicuramente non hai sfigurato quando sei stato chiamato in causa. Sei soddisfatto di quanto hai fatto vedere?
Come sempre ho fatto fino ad oggi, ho cercato di dare il massimo alla causa della squadra in cui sono stato. In quelle poche apparizioni, visto comunque un campionato così lungo come quello di B, ho cercato di dare il mio apporto alla squadra e ai suoi obiettivi.

Parliamo adesso del tuo infortunio, che ti sta costringendo ad una lunga convalescenza. Come ti stai riprendendo?
Bene, sono passati 3 mesi e mezzo dall'intervento che ho subito al crociato e al menisco. Ho fatto i primi 2 mesi a Roma a Villa Stuart e poi mi sono trasferito qui in Puglia tra Bari e Barletta, in quanto, essendo fidanzato qua, come posizione logistica è stata comoda. Poi ringrazio soprattutto la società, che mi ha permesso di venirmi ad allenare qui, e soprattutto Nanula, che mi sta aiutando nella preparazione.

Diciamo appunto che Barletta può considerarsi un amore che continua, nonostante tu non sia più un giocatore biancorosso?
Assolutamente, io non posso negare che a Barletta mi sono trovato più che bene. Quindi sono contento che posso venirmi ad allenare nonostante non sono un giocatore loro. Questo mi fa estremamente piacere, perché c'è stima reciproca, e anche io nei confronti sia di Maurizio (Nanula ndr) e del Presidente ne ho tantissima.

A proposito di Barletta, non possiamo non fare un passaggio per quel che riguarda la salvezza acquisita ad Andria. Come hai visto i ragazzi in campo? Ti aspettavi questo epilogo?
Le aspettative a questo punto della stagione riguardavano proprio la salvezza. Da parte mia ho sempre tifato Barletta. Poi ho avuto modo di parlare con qualcuno dei ragazzi prima delle partite, perché qualcuno si è venuto a curare a Roma. Vedevo che la squadra era concentrata per raggiungere la salvezza, e così è stato.

Mentre Lucioni è legato a Barletta, Barletta è legata a Reggio Calabria, visto che Orlandi, Martino e Mondilla hanno un passato importante alla Reggina e sono stati gli artefici di questa salvezza. Anche lì a Reggio sono soddisfatti di questo passato che torna in voga?
Sicuramente si, perché hanno lavorato in passato, e quando si lavora in una città con una squadra è difficile, a meno che non ci siano stravolgimenti importanti, è difficile che si porti rancore. Sicuramente sono contenti dell'obiettivo raggiunto dal Barletta. Anche perché so che la Reggina aveva molti ragazzi in prestito a Barletta. Sicuramente saranno contenti.

A proposito di prestito, c'è il tuo "erede" qui a Barletta, Vincenzo Camilleri, proveniente proprio dalla Reggina, che ha fatto un ottimo campionato. C'è stato un ideale passaggio di consegne: tu eri un leader della difesa di qualche anno fa, lui è stato un grande protagonista di questa salvezza.
La Reggina ha dato dei giocatori per farli crescere. Camilleri è giovane, e già aveva dimostrato di essere forte. Non a caso, è venuto qui a Barletta, ha fatto un buon campionato e ha dimostrato di poter meritare qualcosa di più importante.

Parliamo invece del tuo futuro. Cosa c'è alle porte per te?
Innanzitutto c'è una comproprietà da risolvere tra Reggina e Siena. Vediamo quello che ne sarà, da quale parte tirerà il vento, vediamo cosa si ricava.

Però, tu innanzitutto punti ad arrivare al massimo alla preparazione, per recuperare al meglio dall'infortunio.
Assolutamente si, in questo momento penso solo ed esclusivamente al mio stato di salute, monitorato giorno per giorno con il prof. qui a Barletta, con i dottori di Roma e con il prof. della Reggina Favasuli. In questo momento, penso solo al ginocchio. Poi, una volta che starò bene, si penserà alla prossima stagione, che mi auguro sia in serie B.

Auguriamo le migliori fortune a Fabio Lucioni, con la speranza di rivederlo presto in campo.
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