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Calcio
Di Bella:« Ai tifosi prometto divertimento, il passato nel calcio conta poco»
Il leader della retroguardia biancorossa traccia le coordinate della prossima stagione
Barletta - sabato 3 agosto 2013
Il Barletta Calcio 2013/2014 che sta lavorando nel ritiro di Cascia da circa una settimana ha una solida base di partenza: parliamo della difesa, reparto praticamente impenetrabile (2 reti al passivo) nei 10 incontri della gestione-Orlandi nella scorsa annata. Uno dei confermati davanti a Liverani è Fabrizio Di Bella. Arrivato sull'Adriatico con le credenziali di leader arretrato dopo un'annata sfortunata a Livorno, non è stato premiato in avvio dalla buona sorte e alla quinta giornata si è fermato in quel di Avellino. Tornato in rosa con Stringara, si è rivisto nel Novelli-bis, ma è con Orlandi e il suo 3-5-2 che si è affermato appieno come centrale di sinistra: 14 presenze e un'ottima media voto il suo "bottino" finale. Durante una pausa-pranzo tra gli allenamenti, il difensore romano ha fatto il punto sui primi 15 giorni di lavoro nella nuova stagione:
Fabrizio, partiamo da un bilancio dei primi giorni di lavoro.
«Sin qui abbiamo corso abbastanza, con carichi elevati, lavorando per mettere benzina nel serbatoio per l'anno che viene».
Le uniche variazioni che mister Orlandi sta tentando sono in attacco, mentre la base è la difesa a 3: quanto è stato importante ritrovare compagni affiatati lì dietro?
«E' davvero importante, abbiamo fatto bene ma quel rendimento appartiene al passato. Adesso dobbiamo di nuovo ritrovare quel feeling in campo, interrotto il 2 giugno, perché il passato nel calcio conta poco».
A poche centinaia di metri da qui è al lavoro il Livorno, la tua ex-squadra. Eri già stato al lavoro a Cascia?
«No, eravamo stati in Trentino e in Abruzzo. Il posto mi piace, è carino, abbiamo un'ottima struttura a disposizione e c'è il clima adatto».
Con chi condividi la stanza?
«Con Romeo, siamo uniti anche fuori dal campo. Il problema è che guarda solo programmi di calcio, 24 ore su 24 (ride, ndr) ».
Durante la prima uscita stagionale sugli spalti c'era un tuo piccolo fan club, composto da tuo padre e tua madre.
«Sì, ogni anno in avvio di stagione vengono con i miei zii a trovarmi in ritiro. Non seguono molto il calcio, ma sono contenti di aver rivisto buona parte del vecchio gruppo in campo».
Quanti arrivi ti aspetti ancora in difesa?
«Più siamo e meglio è. Io direi che dobbiamo essere 5 o 6 centrali. Aspettiamo tutti quanti il ritorno di Vincenzo (Camilleri, ndr), che per noi è stato un calciatore importante, ma nel caso in cui non dovesse verificarsi, sicuramente il direttore Martino troverà un rinforzo all'altezza».
Gruppo molto unito: i nuovi arrivati come si stanno inserendo?
«Molto bene, Mantovani sembra sia qui da una vita, ma sono ottimi ragazzi anche Picci, Cascione e Rochat, sebbene non parli bene l'italiano».
Domenica arriveranno per la prima volta in ritiro i tifosi biancorossi. Che messaggio vuoi lanciare per la nuova stagione?
«Penso che quest'anno insieme ci possiamo divertire, purtroppo l'anno scorso li abbiamo fatti penare per un bel po', quest'anno possono essere 10 mesi di divertimento».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fabrizio, partiamo da un bilancio dei primi giorni di lavoro.
«Sin qui abbiamo corso abbastanza, con carichi elevati, lavorando per mettere benzina nel serbatoio per l'anno che viene».
Le uniche variazioni che mister Orlandi sta tentando sono in attacco, mentre la base è la difesa a 3: quanto è stato importante ritrovare compagni affiatati lì dietro?
«E' davvero importante, abbiamo fatto bene ma quel rendimento appartiene al passato. Adesso dobbiamo di nuovo ritrovare quel feeling in campo, interrotto il 2 giugno, perché il passato nel calcio conta poco».
A poche centinaia di metri da qui è al lavoro il Livorno, la tua ex-squadra. Eri già stato al lavoro a Cascia?
«No, eravamo stati in Trentino e in Abruzzo. Il posto mi piace, è carino, abbiamo un'ottima struttura a disposizione e c'è il clima adatto».
Con chi condividi la stanza?
«Con Romeo, siamo uniti anche fuori dal campo. Il problema è che guarda solo programmi di calcio, 24 ore su 24 (ride, ndr) ».
Durante la prima uscita stagionale sugli spalti c'era un tuo piccolo fan club, composto da tuo padre e tua madre.
«Sì, ogni anno in avvio di stagione vengono con i miei zii a trovarmi in ritiro. Non seguono molto il calcio, ma sono contenti di aver rivisto buona parte del vecchio gruppo in campo».
Quanti arrivi ti aspetti ancora in difesa?
«Più siamo e meglio è. Io direi che dobbiamo essere 5 o 6 centrali. Aspettiamo tutti quanti il ritorno di Vincenzo (Camilleri, ndr), che per noi è stato un calciatore importante, ma nel caso in cui non dovesse verificarsi, sicuramente il direttore Martino troverà un rinforzo all'altezza».
Gruppo molto unito: i nuovi arrivati come si stanno inserendo?
«Molto bene, Mantovani sembra sia qui da una vita, ma sono ottimi ragazzi anche Picci, Cascione e Rochat, sebbene non parli bene l'italiano».
Domenica arriveranno per la prima volta in ritiro i tifosi biancorossi. Che messaggio vuoi lanciare per la nuova stagione?
«Penso che quest'anno insieme ci possiamo divertire, purtroppo l'anno scorso li abbiamo fatti penare per un bel po', quest'anno possono essere 10 mesi di divertimento».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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