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Calcio
Daniel Ferreira: "Pavone mi ha convinto a scegliere Barletta"
La prima intervista in biancorosso dell'attaccante esterno brasiliano
Barletta - mercoledì 22 agosto 2012
10.42
Arriva dal Brasile la nuova "freccia" nella faretra del 4-3-3 di mister Novelli. E' di meno di 24 ore la sua firma con il Barletta, ma il biancorosso lo sognava da almeno un mese: parliamo di Daniel "Rivaldinho" Ferreira, ultimo arrivato in casa-Barletta Calcio, fresco di ufficializzazione dopo circa un mese di prova alla corte di mister Novelli. Attaccante esterno, rapido, mancino, classe 1991, Ferreira è stato a Foggia con il ds Pavone nella scorsa stagione, ma arriva dal Varese, dove era tornato dopo il fallimento dei dauni. Ai nostri microfoni ha raccontato in esclusiva le sensazioni dopo le prime ore da tesserato del Barletta Calcio:
Daniel, dopo quasi un mese di anticamera, finalmente è arrivata la firma con il Barletta. Hai mai temuto di non firmare da quando sei arrivato in ritiro?
"No, ero molto tranquillo, sapevo della stima del direttore e sapevo che avrei firmato. Serviva prima però trovare alcuni accordi con il Varese, e finalmente ora sono ufficialmente un calciatore del Barletta".
Il tuo soprannome è "Rivaldinho". Come nasce questo nomignolo?
"Ovviamente dal calciatore Rivaldo: quando giocavo in Brasile i miei amici vedevano una certa somiglianza tra me e lui".
Qual è la tua collocazione ideale nel 4-3-3 di Novelli? Preferisci giocare a destra per rientrare sul sinistro o sulla fascia del tuo piede naturale?
"Mi piace molto rientrare per poter calciare, mi trovo decisamente meglio sulla destra".
Con quali compagni hai già stretto un ottimo rapporto? E chi già conoscevi dei ragazzi in gruppo?
" Nello scorso anno ho giocato con De Leidi e Meduri (in attesa di ufficializzazione, ndr) a Foggia, poi c'è Menegaz che è brasiliano come me. Con tutti ho comunque già un ottimo rapporto".
Quanto ha contato la presenza del ds Pavone per spingerti verso Barletta?
"Tanto. Lui crede fortemente in me, poi sapendo che lui conosceva bene la città e la società ho visto in questo una garanzia. Lui mi vuole bene, io voglio bene a lui e sono contento di poterci lavorare insieme".
Il Barletta ha una rosa dall'età media molto bassa. Serve qualche innesto di esperienza, a tuo parere?
"Credo di sì. L'anno scorso ho avuto modo di giocare a Foggia, dove eravamo tutti giovani e molti sentivano la pressione della piazza e del torneo: ben venga a Barletta qualche giocatore di esperienza, che ci dia modo di lavorare con calma".
Com è il tuo rapporto con mister Novelli?
"E' un allenatore che ti insegna calcio, dalla tattica all'aspetto comportamentale. Con lui bisogna correre sempre, non mollare mai: sa lavorare con i giovani, per me è l'allenatore giusto per il Barletta".
Siamo arrivati al termine della tua intervista: un saluto in portoghese per i tuoi nuovi tifosi e i lettori di Barlettalife.it.
"Dico barabarabarà berebereberè, Forza Barletta e un grande abbraccio ai tifosi biancorossi e ai vostri lettori".
Entusiasmo brasiliano per una piazza in cerca di entusiasmo...
(Twitter: @GuerraLuca88)
Daniel, dopo quasi un mese di anticamera, finalmente è arrivata la firma con il Barletta. Hai mai temuto di non firmare da quando sei arrivato in ritiro?
"No, ero molto tranquillo, sapevo della stima del direttore e sapevo che avrei firmato. Serviva prima però trovare alcuni accordi con il Varese, e finalmente ora sono ufficialmente un calciatore del Barletta".
Il tuo soprannome è "Rivaldinho". Come nasce questo nomignolo?
"Ovviamente dal calciatore Rivaldo: quando giocavo in Brasile i miei amici vedevano una certa somiglianza tra me e lui".
Qual è la tua collocazione ideale nel 4-3-3 di Novelli? Preferisci giocare a destra per rientrare sul sinistro o sulla fascia del tuo piede naturale?
"Mi piace molto rientrare per poter calciare, mi trovo decisamente meglio sulla destra".
Con quali compagni hai già stretto un ottimo rapporto? E chi già conoscevi dei ragazzi in gruppo?
" Nello scorso anno ho giocato con De Leidi e Meduri (in attesa di ufficializzazione, ndr) a Foggia, poi c'è Menegaz che è brasiliano come me. Con tutti ho comunque già un ottimo rapporto".
Quanto ha contato la presenza del ds Pavone per spingerti verso Barletta?
"Tanto. Lui crede fortemente in me, poi sapendo che lui conosceva bene la città e la società ho visto in questo una garanzia. Lui mi vuole bene, io voglio bene a lui e sono contento di poterci lavorare insieme".
Il Barletta ha una rosa dall'età media molto bassa. Serve qualche innesto di esperienza, a tuo parere?
"Credo di sì. L'anno scorso ho avuto modo di giocare a Foggia, dove eravamo tutti giovani e molti sentivano la pressione della piazza e del torneo: ben venga a Barletta qualche giocatore di esperienza, che ci dia modo di lavorare con calma".
Com è il tuo rapporto con mister Novelli?
"E' un allenatore che ti insegna calcio, dalla tattica all'aspetto comportamentale. Con lui bisogna correre sempre, non mollare mai: sa lavorare con i giovani, per me è l'allenatore giusto per il Barletta".
Siamo arrivati al termine della tua intervista: un saluto in portoghese per i tuoi nuovi tifosi e i lettori di Barlettalife.it.
"Dico barabarabarà berebereberè, Forza Barletta e un grande abbraccio ai tifosi biancorossi e ai vostri lettori".
Entusiasmo brasiliano per una piazza in cerca di entusiasmo...
(Twitter: @GuerraLuca88)
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