Riccardo Allegretti, capitano del Barletta Calcio
Riccardo Allegretti, capitano del Barletta Calcio
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Centrocampo biancorosso, la virtù sta nel mezzo

Da Vacca a Allegretti, la regia cambia musica e orchestra

Cambiata la regia, cambia la musica
Nove interpreti diversi per trovare la quadratura del cerchio. Tanti se si pensa che la rotondità in questione riguarda il centrocampo, reparto cruciale di un "undici" calcistico. Ad una sola settimana dalla storica ed fondamentale vittoria nel derby contro l'Andria che è valsa la permanenza in Prima Divisione è tempo di bilanci in casa biancorossa: la dirigenza guidata da patron Roberto Tatò sta studiando a quali interpreti affidarsi tra i cantori del vecchio spartito per la stagione sportiva 2013/2014. Difficile pensare ai biancorossi senza il loro direttore d'orchestra, Riccardo Allegretti. Il centrocampista milanese classe 1978 è il principale punto di domanda nel futuro del club biancorosso: il suo contratto scade il 30 giugno e il futuro, tra gli interessamenti di Cremonese, Perugia, Vicenza e Ascoli, appare quantomai nebuloso, ma se i piani biancorossi nella prossima stagione- che non prevede retrocessioni dalla Prima Divisione- saranno ambiziosi, non potranno prescindere dal loro leader tecnico e morale sul campo. 18 presenze in biancorosso tra regular season e playout, tre gemme su punizione (contro Avellino, Prato e Andria) e una media-voto stratosferica ne hanno dimostrato l'essenzialità in mezzo al campo, ponendolo di diritto nella "hall of fame" di via Vittorio Veneto. Un punto di arrivo dopo una partenza affidata al 4-3-3 novelliano, con la gioventù e l'inesperienza di Antonio Junior Vacca (3 partite prima del dimenticatoio e il passaggio al Livorno), maturato attraverso gli esperimenti con Fabio Meduri e Marco Piccinni nel 3-5-2 di Stringara e completato con "Re" Riccardo.

Tante incompiute, poche certezze
Piccinni, Meduri, Dall'Oglio, Meucci. Oltre al suddetto Vacca, sono loro le principali incompiute in casa biancorossa: problemi fisici (vedi Piccinni e Dall'Oglio), caratteriali (Meucci) e tecnici (Meduri) ne hanno ridotto notevolmente il rendimento. Arrivati come potenziali titolari, insieme a Dezi, tutti hanno deluso e non saranno confermati. Bollino rosso per loro. Semaforo verde per Jacopo Dezi: dopo un avvio altalenante di stagione, ha trovato la sua collocazione ideale nel 3-5-2 di mister Orlandi. Il centrocampista del Barletta Calcio, nato nel 1992 ad Atri e proveniente dal vivaio del Napoli, con 7 reti in 27 partite è stato il capocannoniere biancorosso 2012/2013. Il suo futuro è ormai certo: l'anno prossimo con ogni probabilità sarà protagonista in Serie B, alla pari di Salvatore Molina, di ritorno all'Atalanta . Stesso discorso per l'austriaco Jurgen Prutsch: dopo il timido esordio dal 1' in quel di Latina davanti alla difesa, il centrocampista di proprietà del Livorno è stato rispolverato da Nevio Orlandi nei pani di mezz'ala, bravo in entrambe le fasi e autentico "motorino" di una mediana che nella seconda parte di campionato ha trovato nuove energie.

Sliding doors: chi viene e chi va
In sede di mercato, dei 9 componenti del centrocampo biancorosso che hanno completato la stagione sotto l'egida-Orlandi in via Vittorio Veneto, solo due sembrano avere qualche chances di riconferma: parliamo appunto di Allegretti e Molina, con quest'ultimo che ha mercato anche in cadetteria ma recentemente attraverso il proprio profilo Facebook ha lanciato messaggi di "arrivederci" alla piazza barlettana. Dalla "Berretti" potrebbero essere promossi in Prima Squadra, sulla falsa riga di Cicerelli, Basso e Albanese. Tornerà in biancorosso Giacomo Zappacosta,in scadenza di contratto nel 2014, oggi in prestito a Lecce: 14 partite e due reti in stagione in Salento, dove si è ritagliato uno spazio importante prima con Toma e successivamente con Gustinetti. Il centrocampista abruzzese nel 2-1 interno sulla Virtus Entella, valevole come semifinale di ritorno dei playoff nel girone A di Prima Divisione Lega Pro, ha riportato una grave distorsione al ginocchio destro (con interessamento dei legamenti). Zappacosta, classe 1988, aveva salutato Barletta a settembre (scambio con Romeo), muovendosi a titolo temporaneo verso Lecce dopo un anno e mezzo e tanti problemi fisici: per lui 17 presenze e zero reti in biancorosso, dove non ha mai trovato continuità e la giusta posizione in campo. Le sliding doors per la linea mediana in via Veneto sono aperte.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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