Calciomercato-Barletta, idea-Magnaghi in attacco

Arriva da Chiavari, passando per l'Atalanta, proprietaria del cartellino, il nome nuovo per l'attacco del Barletta Calcio, oggi composto solo da due esterni come D'Errico e Cicerelli e dallo sloveno Zigon, dopo il ko di La Mantia e la risoluzione del contratto con Picci, maturata a inizio mese, e autore di appena 8 reti in 17 partite (4 le hanno realizzate centrocampisti come Ilari e Allegretti): parliamo di Simone Magnaghi, attaccante classe 1993 oggi in forza alla Virtus Entella, dove ha collezionato nove presenze nella prima parte di stagione, ma autore nella scorsa stagione di 7 reti in 30 partite con la maglia del Viareggio, con cui andò a segno anche nel 3-0 dello stadio "Dei Pini" di Barletta del primo dicembre 2012.

Attaccante fisico che cerca di sfruttare la statura (è alto 1,88) per farsi rispettare in area di rigore, nato il 12 ottobre 1993, Magnaghi potrebbe arrivare a rinfoltire il reparto offensivo biancorosso, ma al momento il club ligure non sembra pienamente intenzionato a farlo partire. Il suo nome si aggiunge a quello- difficilmente raggiungibile- di Alessandro Marotta, attaccante classe 1986 in forza al Bari, dove ha realizzato una rete in nove presenze ma oggi fuori dai piani del duo tecnico Alberti-Zavettieri. Il centravanti campano, sotto contratto fino al 2015 con i "galletti", è infatti nel mirino della Pro Vercelli, club avversario della Virtus Entella nel girone A di Prima Divisione Lega Pro.

In entrata, mentre si attende di conoscere con chiarezza le strategie societarie circa il futuro di Pippa e Allegretti, potrebbe rafforzarsi l'asse con il Bari, già avviato in estate con gli arrivi di Cascione in Prima Squadra e Guglielmi nella formazione "Allievi": si guarda con attenzione a Anthony Partipilo e Vito Leonetti, esterni offensivi classe 1994. Uno dei due- probabilmente Partipilo- dovrebbe lasciare Strada Torrebella in gennaio: le contrattazioni partiranno il 3 gennaio, ma è già tempo di definire strategie, per permettere al Barletta di uscire dalla fase di stallo tra uscite ipotizzate e prossime e ricerca di operazioni in entrata da compiere con "esborso zero", secondo la strategia lanciata dal dimissionario Roberto Tatò in sede di archiviazione a giugno della sua esperienza da presidente del club.
(Twitter: @GuerraLuca88)