Andrea Pippa
Andrea Pippa
Calcio

Calcio, tra conferenze, campo e mercato prosegue la settimana del Barletta

Ieri presentato Pippa. Intanto Martino era a Milano

Smaltita la sbornia per il successo di Perugia, il primo con Novelli in panchina al tentativo numero 13 tra campionato e coppe, ieri pomeriggio il Barletta Calcio ha ripreso i lavori sul campo: nel mirino il Pisa, quarta forza del campionato di Prima Divisione, girone B, e prossimo avversario sul terreno di gioco del "Cosimo Puttilli". Proprio sul manto erboso di casa i biancorossi hanno avviato la marcia che porterà alla sfida ai toscani di mister Pane: assente, oltre a Ferreira ancora in Brasile, anche l'altro "carioca" Menegaz, mentre Di Bella e Dall'Oglio hanno sostenuto lavoro differenziato; allenamento specifico per Piccinni e Allegretti. Riguardo quest'ultimo, uscito nel finale di gara in quel di Perugia, non destano preoccupazione le sue condizioni e il suo rientro in gruppo dovrebbe essere immediato. Non è a rischio contro il Pisa. Il campo è però solo una delle tre componenti che hanno caratterizzato il 15 gennaio a tinte bianche e rosse. L'agenda ha contemplato anche conferenze stampa e incroci di mercato sull'asse Milano-Barletta.

Pippa si presenta, Novelli sa che la strada è lunga
Un volto nuovo e una "vecchia" conoscenza si sono presentati in Sala Stampa. Il primo è stato il 27enne Andrea Pippa (nella foto): terzino sinistro di 186 cm per 82 kg, con trascorsi anche in B con la Salernitana e nell'ultima stagione in Prima Divisione a Siracusa, è l'ultimo arrivato in casa-Barletta Calcio. Abbottonato davanti ai microfoni, ha dimostrato comunque voglia di risalire e fame, componenti dalle quali il Barletta fino a maggio 2013 non potrà prescindere. Una fame di far bene, di contribuire alla salvezza biancorossa, che ha animato anche i discorsi di mister Raffaele Novelli, più sorridente dopo la prima vittoria di Perugia, entusiasta anche per "aver potuto ricambiare la stima, l'affetto della tifoseria biancorossa con una vittoria. Un Novelli che ha glissato le domande sul calciomercato ("la società sa cosa fare") e ha mostrato di sapere su quali uomini contare tra quelli presenti in rosa per percorrere il cammino-salvezza. Sul successo di Pisa l'allenatore salernitano ha spiegato che "è aumentata la fiducia, l'autostima. Non cambia il futuro, ma ci aiuta sicuramente". Messaggio chiaro: la pagina è già voltata, dal biancorosso umbro si passa al nerazzurro toscano, ma la fame deve restare la stessa.

Caliandro (ag. Migliaccio): "A Barletta si è trovato molto bene". Ritorno al passato?
L'obiettivo numero uno per la difesa biancorossa, imbattuta a Perugia ma colpita già 26 volte in 17 partite, è Vincenzo Migliaccio. Il roccioso centrale difensivo classe 1980, fratello del più famoso Giulio, ha salutato Barletta dopo una sola stagione in estate e veste da agosto la maglia azzurra dei "cugini" andriesi: nella sua carriera vanta oltre 300 presenze tra i professionisti, a Barletta ha collezionato 31 presenze nella scorsa stagione, affiancando Mengoni nella difesa a quattro. Un'annata condizionata sul piano delle prestazioni anche dal recupero dall'intervento al crociato al quale si era sottoposto nell'inverno precedente ai tempi di Taranto, ma il suo pieno recupero è arrivato ad Andria, con 15 presenze e una media-voto su livelli pienamente sufficienti. Il suo procuratore, l'avvocato Francesco Caliandro, non ha smentito ai nostri microfoni la trattativa ("Non sono sicuro che resterà ad Andria, attendiamo sviluppi. A Barletta si è trovato molto bene nella scorsa stagione"): la sensazione è che per il centrale campano possa davvero concretizzarsi il ritorno al passato, nonostante ieri il patron biancazzurro Francesco Depasquale, abbia spiegato che "nella lista dei partenti ci sono i vari Menegon, Nocerino, Mascolo, Bruno, Perfetti, Maisto, Lanteri che non fanno più parte del nostro progetto tecnico". Nessuna menzione a Migliaccio, Larosa e Giorgino, obiettivi biancorossi. La verità o un bluff nel "derby di mercato della Bat"?

Martino a Milano: novità a breve?
C'era però un assente di rilievo ieri nel sodalizio biancorosso: parliamo del ds Gabriele Martino, ieri "in missione" a Milano nei saloni del mercato per definire l'"agibilità" di alcune trattative in entrata e in uscita, componenti determinanti per registrare la rosa in vista del rush salvezza. Le necessità dell'organico appaiono chiare, ma potrebbero essere modellate in base alle cessioni: un rinforzo per reparto, al netto di imprevisti dietrofront, dovrebbe arrivare. Va eliminato dalla lista dei papabili arrivi il barlettano Francesco Di Tacchio, oggi a Perugia, come confermato dal suo procuratore Mario Giuffredi ai nostri microfoni, mentre per l'attacco resta nel mirino l'altro umbro, Romano Tozzi Borsoi. In avanti, reparto dove sembra urgere un leader, resta vivo anche l'interesse per Domenico Germinale, in uscita da Benevento, mentre continuano i sondaggi per Francesco Zizzari, svincolato dopo aver rescisso in ottobre con la Reggina. Proprio dalla Calabria va depennato un obiettivo: il portiere Facchin difficilmente lascerà il "Granillo", così per i pali biancorossi l'opzione numero uno, e forse l'unica, resta portiere spagnolo Nicolas Bremec: classe 1977, ex-Taranto e Foggia (2008-09 alle dipendenze di Novelli, che lo stima) attualmente in forza al Grosseto dove ha collezionato 10 presenze. Nella Maremma ha un contratto di 150mila euro annui, e sul piatto per venire a Barletta ci sarebbero proprio pretese economiche da limare. Resta l'impressione che l'affare si farà, magari nei giorni a venire.

In entrata gli altri nomi buoni sono quelli di De Franco (Nocerina), richiesto ai molossi, e Lanzolla (Pisa) che potrebbe entrare nell'affare Petterini per la difesa, Larosa e Giorgino (Andria) oltre che De Risio, centrocampista centrale classe 1991 del Benevento in mezzo. Restano in partenza i vari Vacca, Simoncelli (sempre più vicino a L'Aquila), Petterini, Angeletti, Castellani e Ferreira, che sembrano fuori dal progetto-Barletta, mentre per definire la situazione di Pasquale Pane bisognerà attendere: il destino del portierone campano classe 1990 è legato a doppio filo a quello di un nuovo estremo difensore nell'organico biancorosso. La sensazione è che entro la partita contro il Pisa potrebbe arrivare al massimo un rinforzo, e che la strategia del club di via Veneto- già enunciata da Martino in precedenza- sia quella di procedere con calma nelle agitate acque del calciomercato invernale.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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