
Calcio
Focus biancorosso, nel grigio del Barletta riparte La Mantia
Il centravanti una delle poche note positive: tre centri nel 2014
Barletta - giovedì 27 marzo 2014
1.18
Nel Barletta Calcio edizione 2013/2014, ricco di numeri grigi e in cerca di un futuro roseo, uno dei pochi a salvarsi è stato Andrea La Mantia. Atteso come un novello "Godot" da mister Orlandi da settembre a gennaio, rimpianto da compagni e tifoseria, l'attaccante ciociaro ha dato qualche scossa vitale allo smunto attacco biancorosso dalla data del suo rientro, 26 gennaio 2014, quando è tornato in campo contro il suo passato, il Frosinone. Un ritorno con gol, che aveva aperto al calciatore classe 1991 le porte del "paradiso" calcistico (dopo essere passato dall'inferno del crociato ko) e illuso forse la piazza, poi tornata a volare basso, bassissimo, con i recenti risultati della squadra.
Dopo Frosinone, un rigore fallito a Salerno, ma anche la rete decisiva contro la Paganese e il centro del provvisorio vantaggio domenica scorsa a Viareggio: in campionato 693 minuti, 11 presenze, 3 centri e tante occasioni. E' lui lo spirito vitale dell'attacco biancorosso, che in stagione non ha mai trovato un'identità e oggi ancora rincorre la Nocerina- esclusa dal torneo da due mesi- con soli 17 centri all'attivo. Orlandi ne aveva spesso addebitato all'assenza la scarsa vena realizzativa: certo non è una giustificazione per una manovra con "mali" congeniti, ma sicuramente con La Mantia a disposizione tout court, senza quel maledetto infortunio risalente al 19 settembre in un allenamento infrasettimanale, le domeniche biancorosse sarebbero state meno "stitiche" sotto porta.
«Tornerò più forte di prima» aveva assicurato il "Lama" ai nostri microfoni a fine dicembre 2013, quando stava ancora recuperando dal ko al crociato. Certamente è rientrato incidendo, dimostrando di meritare la Lega Pro e di poter far parte del Barletta del domani, con il quale ha ancora un anno di contratto. Negli ultimi turni di campionato, privi di significato per la classifica, ci sarà spazio per migliorare il suo score e magari toccare il dato della scorsa stagione (5 gol in regular season più una rete nei playoff). In attesa di decifrare il Barletta che verrà.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Dopo Frosinone, un rigore fallito a Salerno, ma anche la rete decisiva contro la Paganese e il centro del provvisorio vantaggio domenica scorsa a Viareggio: in campionato 693 minuti, 11 presenze, 3 centri e tante occasioni. E' lui lo spirito vitale dell'attacco biancorosso, che in stagione non ha mai trovato un'identità e oggi ancora rincorre la Nocerina- esclusa dal torneo da due mesi- con soli 17 centri all'attivo. Orlandi ne aveva spesso addebitato all'assenza la scarsa vena realizzativa: certo non è una giustificazione per una manovra con "mali" congeniti, ma sicuramente con La Mantia a disposizione tout court, senza quel maledetto infortunio risalente al 19 settembre in un allenamento infrasettimanale, le domeniche biancorosse sarebbero state meno "stitiche" sotto porta.
«Tornerò più forte di prima» aveva assicurato il "Lama" ai nostri microfoni a fine dicembre 2013, quando stava ancora recuperando dal ko al crociato. Certamente è rientrato incidendo, dimostrando di meritare la Lega Pro e di poter far parte del Barletta del domani, con il quale ha ancora un anno di contratto. Negli ultimi turni di campionato, privi di significato per la classifica, ci sarà spazio per migliorare il suo score e magari toccare il dato della scorsa stagione (5 gol in regular season più una rete nei playoff). In attesa di decifrare il Barletta che verrà.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Barletta 





.jpg)

.jpg)
