
Calcio
Calcio, alta tensione nel ritiro del Barletta
Sicignano aggredito al termine dell'allenamento di ieri
Barletta - mercoledì 2 novembre 2011
14.01
Aveva raggiunto la Campania per ritrovare tranquillità e concentrazione dopo due impreviste sconfitte casalinghe la formazione biancorossa, ma l'aria tesa che circonda la squadra e gli strascichi dell'inattesa quanto meritata sconfitta subita contro la Feralpi Salò ha raggiunto il Barletta Calcio in quel di Sturno (AV) il contestato mister Cari e i giocatori sono in ritiro da lunedi' sera. Il posto isolato in località "Castagneto", era stato scelto dopo che a fine agosto il Barletta vi aveva disputato un test amichevole (3-3) contro il Sorrento, e sembrava la meta ideale per preparare la prossima sfida in casa del Portogruaro.
Ieri sera l'accaduto: secondo quanto riportato sulle colonne del Corriere dello Sport (a firma di Leondino Pescatore) oggi in edicola, al termine della sessione pomeridiana di allenamento, due auto con diverse persone a bordo hanno avvicinato l'ingresso degli spogliatoi del centro sportivo, mentre il gruppo di giocatori prendeva la via delle docce. L'ultimo a rientrare è stato Vincenzo Sicignano, colpito da due schiaffi sferrati da parte degli "pseudo-tifosi", ma ci sono stati spintoni e strattonate anche per altri giocatori e, parrebbe, anche per mister Cari, alla presenza del team manager Urban. "Lunga e prevedibile la lista di richieste avanzata dai tifosi-si legge sulle colonne del Corriere- :attaccamento alla maglia, sfoggio degli attributi, serietà, compattezza ".
Dell'episodio è stato subito messo al corrente il ds Renzo Castagnini, anch'egli nell'occhio del ciclone, che era al "Menti" di Castellamare di Stabia per assistere al match tra i padroni di casa e il Vicenza; Castagnini, appena raggiunto il ritiro, ha messo al corrente l'Aic, intervenuta per voce del suo vice-presidente Umberto Calcagno, ex-calciatore biancorosso: " Sono episodi che vanno fortemente condannati. Barletta è una piazza importante, ho giocato lì, so che ha un grande seguito e una società seria, ma i tifosi veri devono emarginare certe presenze che con queste missioni punitive rovinano l'immagine della città e creano disagio pure alla società. E' anacronistico e grave- ha aggiunto Calcagno- ricorrere ad atti del genere, per questo esprimiamo ferma condanna per l'accaduto riservandoci di tutelare i nostri associati in ogni sede".
Un episodio frutto dell'azione di uno sparuto gruppo di tifosi, che acuisce certamente la tensione in casa- Barletta Calcio, al culmine di due settimane complicate durante le quali diversi tifosi avevano chiesto l'allontanamento del tecnico Cari e del direttore sportivo Castagnini, artefici di una squadra che ha mostrato diverse lacune nei primi 10 turni di campionato. Nelle prossime ore si attende la presa di posizione della società biancorossa, nelle persone del presidente Roberto Tatò e del vice-presidente, il figlio Walter. Possibile che già nel pomeriggio sia diramato un comunicato stampa che chiarifichi la vicenda.
Ieri sera l'accaduto: secondo quanto riportato sulle colonne del Corriere dello Sport (a firma di Leondino Pescatore) oggi in edicola, al termine della sessione pomeridiana di allenamento, due auto con diverse persone a bordo hanno avvicinato l'ingresso degli spogliatoi del centro sportivo, mentre il gruppo di giocatori prendeva la via delle docce. L'ultimo a rientrare è stato Vincenzo Sicignano, colpito da due schiaffi sferrati da parte degli "pseudo-tifosi", ma ci sono stati spintoni e strattonate anche per altri giocatori e, parrebbe, anche per mister Cari, alla presenza del team manager Urban. "Lunga e prevedibile la lista di richieste avanzata dai tifosi-si legge sulle colonne del Corriere- :attaccamento alla maglia, sfoggio degli attributi, serietà, compattezza ".
Dell'episodio è stato subito messo al corrente il ds Renzo Castagnini, anch'egli nell'occhio del ciclone, che era al "Menti" di Castellamare di Stabia per assistere al match tra i padroni di casa e il Vicenza; Castagnini, appena raggiunto il ritiro, ha messo al corrente l'Aic, intervenuta per voce del suo vice-presidente Umberto Calcagno, ex-calciatore biancorosso: " Sono episodi che vanno fortemente condannati. Barletta è una piazza importante, ho giocato lì, so che ha un grande seguito e una società seria, ma i tifosi veri devono emarginare certe presenze che con queste missioni punitive rovinano l'immagine della città e creano disagio pure alla società. E' anacronistico e grave- ha aggiunto Calcagno- ricorrere ad atti del genere, per questo esprimiamo ferma condanna per l'accaduto riservandoci di tutelare i nostri associati in ogni sede".
Un episodio frutto dell'azione di uno sparuto gruppo di tifosi, che acuisce certamente la tensione in casa- Barletta Calcio, al culmine di due settimane complicate durante le quali diversi tifosi avevano chiesto l'allontanamento del tecnico Cari e del direttore sportivo Castagnini, artefici di una squadra che ha mostrato diverse lacune nei primi 10 turni di campionato. Nelle prossime ore si attende la presa di posizione della società biancorossa, nelle persone del presidente Roberto Tatò e del vice-presidente, il figlio Walter. Possibile che già nel pomeriggio sia diramato un comunicato stampa che chiarifichi la vicenda.
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