
Calcio
Barletta, una prima volta tra speranze e polemiche
Al ritorno da Gubbio con in tasca la prima vittoria e una partita ricca di episodi
Barletta - lunedì 11 novembre 2013
8.30
Prima vittoria stagionale, ma quanta fatica e quanti episodi fonte di discussione ieri pomeriggio al "Pietro Barbetti", nel turno numero 11 del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B. Il Barletta ha portato a casa la "gioia" numero 1 in una gara discussa dall'inizio alla fine, complici i tre cartellini rossi incassati dal Gubbio e la coda polemica nel finale. Oltre all'arbitro Lacagnina, semi-esordiente "bruciato" dal verdetto del campo, protagonista della gara è stato Antonio Giulio Picci: il bomber barese ha finalizzato l'azione avviata dal duo Prutsch-Ilari e consegnato a Orlandi il primo acuto stagionale. Biancorossi che salgono così a quota 7 punti e si avviano alla gara interna contro il Viareggio con una piccola luce che squarcia le tenebre, sapendo però che il lavoro da fare è davvero tanto.
Superata la "prova del nove", anzi dell'otto?
Non raccontavamo il day-after di una vittoria in campionato del Barletta dal 3 giugno, dopo la salvezza di Andria. Nel mezzo cinque mesi, tante asperità e pochi sorrisi: certo, che poi si dovesse tornare a scrivere di un successo dopo una cornice tanto ricca di polemiche e veleni, era difficilmente immaginabile. La partita in terra eugubina è stata fortemente condizionata- come ammesso dagli stessi protagonisti- dagli episodi: due "rossi"- il primo opinabile, il secondo conseguenza del primo- rifilati agli umbri Moroni e Longobardi a nemmeno 15' dal fischio d'inizio sembravano poter spianare la strada al team di Orlandi, che ha invece sofferto più del dovuto e ha trovato la vittoria solo a pochi minuti dal termine, su un campo reso molto complicato dalla copiosa acqua piovuta prima e durante la gara. Certo, occasioni di giocare in 11 contro 9 (avrebbero dovuto essere 8 nel finale) saranno rare nel corso del torneo: occorre capire che bisogna continuare a correre, su un motore che ha perlomeno innestato le marce.
Il bicchiere mezzo pieno: Picci-gol e difesa immacolata
Buona la decima, quindi. Tanti sono stati i turni necessari al Barletta per festeggiare il primo successo, per estirpare quell'antipatico detto che recitava "Mai' na gioia". Nonostante le condizioni favorevoli, i ragazzi di Orlandi possono godersi il momento e fissare un punto di ripartenza dopo i due incroci con Perugia e Gubbio: in cascina c'è la caparbietà messa in campo ieri, al cospetto di schemi e tattiche che tardano a manifestarsi- complici anche assenze pesanti come quelle di D'Errico, Camilleri, Allegretti e La Mantia- e il secondo centro stagionale di Antonio Giulio Picci, che certo non sarà un lusso per la categoria come altri suoi colleghi ma ha sin qui portato in dote 4 punti tra L'Aquila e il "Barbetti" e ha riscattato il rigore fallito contro il Perugia. Se all'attacco che lentamente torna a registrarsi come tale sommiamo una difesa che per la prima volta in stagione non incassa gol per due partite di fila, allora il bicchiere mezzo pieno acquista consistenza.
Finalmente il tridente
Era stata un'idea spesso testata quest'estate, abbozzata in avvio di stagione trasformandosi sempre più spesso in un 2+1, con D'Errico e Cicerelli dietro Picci (o La Mantia fino all'infortunio). Parliamo del tridente offensivo del Barletta: ieri, complice la doppia superiorità numerica, in avvio di ripresa mister Orlandi ha richiamato Romeo e inserito lo sloveno Zigon, tenendo così in campo tre punte di ruolo. L'effetto sperato, seppur sul rettilineo finale, è arrivato. In una stagione che non vede retrocessioni ed è atipica nei risultati, si può anche essere atipici negli schemi, senza dover attendere di giocare con due uomini in più: appunti per il futuro prossimo.
Orlandi: dal Gubbio a Gubbio con dedica speciale
Il 3 marzo 2013: il Barletta cadeva per 1-2 in casa contro il Gubbio sotto i colpi di Galabinov e Belfasti, in una partita che verrà ricordata soprattutto per il secondo esonero di Raffaele Novelli e l'approdo di Nevio Orlandi alla corte di Roberto Tatò. Ieri, 10 novembre 2013: il Barletta passa per 1-0 a Gubbio e (forse) mette una pietra su un gramo avvio di stagione e guarda con un pizzico in più al futuro dei ragazzi guidati da Orlandi. Nel mezzo otto mesi tanto densi di avvenimenti quanto emozionanti- nel bene e nel male- per i tifosi biancorossi: per questo la vittoria del "Barbetti" ha avuto una dedica speciale da parte dell'allenatore di Casalmaggiore. "Dedichiamo la vittoria al presidente Tatò, una persona che fa bene non solo al Barletta Calcio ma a tutta la città di Barletta" da detto Orlandi. 3 pareggi e 6 sconfitte, uniti all'eliminazione al Secondo Turno di Coppa Italia Lega Pro per mano del Lecce sono i dati che hanno condotto il numero uno di via Vittorio Veneto a rassegnare le dimissioni "post-datate" a luglio 2014 dopo lo 0-2 subìto al "Torre" di Pagani a fine ottobre. Da quel giorno sono arrivati il pari con il Perugia e la vittoria di Gubbio: che altri risultati positivi possano agire da deterrente all'addio a fine stagione? A proposito di dediche, ne abbozziamo una alla società: ieri nel dopo-partita hanno parlato con i media quattro calciatori più mister Orlandi, numeri chiaramente al di sopra delle abitudini di ogni conferenza post-partita sin qui vissuta in stagione. La cosa non può che far piacere, ora è lecito attendersi sia sempre così, a prescindere dal risultato.
Verso il Viareggio con "giallo" finale
Minuto 94: il numero 13 umbro Laezza commette fallo ai danni di Cicerelli. Rosso diretto per il difensore, Gubbio in otto uomini. Fin qui potrebbe sembrare un episodio contestato come gli altri della sfida del "Barbetti". In realtà è il cordone ombelicale con il giallo che ha animato il dopo-partita: sul tavolo l'operato del direttore di gara, il 27enne Eros Lacagnina della sezione di Caltanissetta, che avrebbe permesso al calciatore umbro di restare in campo e completare il match. Stando a quanto raccolto negli spogliatoi dai colleghi umbri, sarebbe addirittura stato l'assistente Pignone a dire a Laezza di restare in campo, mentre Lacagnina non avrebbe notato che nel restante minuto di gioco il calciatore del Gubbio è rimasto in campo. Una storia che ha quasi del surreale, ma che avrà una coda nel referto del Giudice Sportivo. La reazione umbra è ferma alla volontà di presentare ricorso nel caso ci siano gli estremi per configurare un errore tecnico, come spiegato ds Giammarioli. Al momento il risultato e i tre punti biancorossi non dovrebbero essere in discussione: anche se il Gubbio dovesse far ricorso, è difficile pensare che possa verificarsi la ripetizione della partita, in quanto l'arbitro dovrebbe ammettere l'errore. Le vie della giustizia sportiva- come recenti avvenimenti hanno insegnato- sono però sempre mutabili, mentre Lacagnina rischia uno stop di circa un mese. A meno che non venga fuori che il direttore di gara sia tornato sui suoi passi e abbia cambiato idea, estraendo il cartellino giallo. E' il dubbio con cui si chiude il sipario su Gubbio-Barletta 0-1: è il lascito con il quale i biancorossi prepareranno la sfida di sabato al "Puttilli" contro il Viareggio.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Superata la "prova del nove", anzi dell'otto?
Non raccontavamo il day-after di una vittoria in campionato del Barletta dal 3 giugno, dopo la salvezza di Andria. Nel mezzo cinque mesi, tante asperità e pochi sorrisi: certo, che poi si dovesse tornare a scrivere di un successo dopo una cornice tanto ricca di polemiche e veleni, era difficilmente immaginabile. La partita in terra eugubina è stata fortemente condizionata- come ammesso dagli stessi protagonisti- dagli episodi: due "rossi"- il primo opinabile, il secondo conseguenza del primo- rifilati agli umbri Moroni e Longobardi a nemmeno 15' dal fischio d'inizio sembravano poter spianare la strada al team di Orlandi, che ha invece sofferto più del dovuto e ha trovato la vittoria solo a pochi minuti dal termine, su un campo reso molto complicato dalla copiosa acqua piovuta prima e durante la gara. Certo, occasioni di giocare in 11 contro 9 (avrebbero dovuto essere 8 nel finale) saranno rare nel corso del torneo: occorre capire che bisogna continuare a correre, su un motore che ha perlomeno innestato le marce.
Il bicchiere mezzo pieno: Picci-gol e difesa immacolata
Buona la decima, quindi. Tanti sono stati i turni necessari al Barletta per festeggiare il primo successo, per estirpare quell'antipatico detto che recitava "Mai' na gioia". Nonostante le condizioni favorevoli, i ragazzi di Orlandi possono godersi il momento e fissare un punto di ripartenza dopo i due incroci con Perugia e Gubbio: in cascina c'è la caparbietà messa in campo ieri, al cospetto di schemi e tattiche che tardano a manifestarsi- complici anche assenze pesanti come quelle di D'Errico, Camilleri, Allegretti e La Mantia- e il secondo centro stagionale di Antonio Giulio Picci, che certo non sarà un lusso per la categoria come altri suoi colleghi ma ha sin qui portato in dote 4 punti tra L'Aquila e il "Barbetti" e ha riscattato il rigore fallito contro il Perugia. Se all'attacco che lentamente torna a registrarsi come tale sommiamo una difesa che per la prima volta in stagione non incassa gol per due partite di fila, allora il bicchiere mezzo pieno acquista consistenza.
Finalmente il tridente
Era stata un'idea spesso testata quest'estate, abbozzata in avvio di stagione trasformandosi sempre più spesso in un 2+1, con D'Errico e Cicerelli dietro Picci (o La Mantia fino all'infortunio). Parliamo del tridente offensivo del Barletta: ieri, complice la doppia superiorità numerica, in avvio di ripresa mister Orlandi ha richiamato Romeo e inserito lo sloveno Zigon, tenendo così in campo tre punte di ruolo. L'effetto sperato, seppur sul rettilineo finale, è arrivato. In una stagione che non vede retrocessioni ed è atipica nei risultati, si può anche essere atipici negli schemi, senza dover attendere di giocare con due uomini in più: appunti per il futuro prossimo.
Orlandi: dal Gubbio a Gubbio con dedica speciale
Il 3 marzo 2013: il Barletta cadeva per 1-2 in casa contro il Gubbio sotto i colpi di Galabinov e Belfasti, in una partita che verrà ricordata soprattutto per il secondo esonero di Raffaele Novelli e l'approdo di Nevio Orlandi alla corte di Roberto Tatò. Ieri, 10 novembre 2013: il Barletta passa per 1-0 a Gubbio e (forse) mette una pietra su un gramo avvio di stagione e guarda con un pizzico in più al futuro dei ragazzi guidati da Orlandi. Nel mezzo otto mesi tanto densi di avvenimenti quanto emozionanti- nel bene e nel male- per i tifosi biancorossi: per questo la vittoria del "Barbetti" ha avuto una dedica speciale da parte dell'allenatore di Casalmaggiore. "Dedichiamo la vittoria al presidente Tatò, una persona che fa bene non solo al Barletta Calcio ma a tutta la città di Barletta" da detto Orlandi. 3 pareggi e 6 sconfitte, uniti all'eliminazione al Secondo Turno di Coppa Italia Lega Pro per mano del Lecce sono i dati che hanno condotto il numero uno di via Vittorio Veneto a rassegnare le dimissioni "post-datate" a luglio 2014 dopo lo 0-2 subìto al "Torre" di Pagani a fine ottobre. Da quel giorno sono arrivati il pari con il Perugia e la vittoria di Gubbio: che altri risultati positivi possano agire da deterrente all'addio a fine stagione? A proposito di dediche, ne abbozziamo una alla società: ieri nel dopo-partita hanno parlato con i media quattro calciatori più mister Orlandi, numeri chiaramente al di sopra delle abitudini di ogni conferenza post-partita sin qui vissuta in stagione. La cosa non può che far piacere, ora è lecito attendersi sia sempre così, a prescindere dal risultato.
Verso il Viareggio con "giallo" finale
Minuto 94: il numero 13 umbro Laezza commette fallo ai danni di Cicerelli. Rosso diretto per il difensore, Gubbio in otto uomini. Fin qui potrebbe sembrare un episodio contestato come gli altri della sfida del "Barbetti". In realtà è il cordone ombelicale con il giallo che ha animato il dopo-partita: sul tavolo l'operato del direttore di gara, il 27enne Eros Lacagnina della sezione di Caltanissetta, che avrebbe permesso al calciatore umbro di restare in campo e completare il match. Stando a quanto raccolto negli spogliatoi dai colleghi umbri, sarebbe addirittura stato l'assistente Pignone a dire a Laezza di restare in campo, mentre Lacagnina non avrebbe notato che nel restante minuto di gioco il calciatore del Gubbio è rimasto in campo. Una storia che ha quasi del surreale, ma che avrà una coda nel referto del Giudice Sportivo. La reazione umbra è ferma alla volontà di presentare ricorso nel caso ci siano gli estremi per configurare un errore tecnico, come spiegato ds Giammarioli. Al momento il risultato e i tre punti biancorossi non dovrebbero essere in discussione: anche se il Gubbio dovesse far ricorso, è difficile pensare che possa verificarsi la ripetizione della partita, in quanto l'arbitro dovrebbe ammettere l'errore. Le vie della giustizia sportiva- come recenti avvenimenti hanno insegnato- sono però sempre mutabili, mentre Lacagnina rischia uno stop di circa un mese. A meno che non venga fuori che il direttore di gara sia tornato sui suoi passi e abbia cambiato idea, estraendo il cartellino giallo. E' il dubbio con cui si chiude il sipario su Gubbio-Barletta 0-1: è il lascito con il quale i biancorossi prepareranno la sfida di sabato al "Puttilli" contro il Viareggio.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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