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Calcio
Barletta, parla Di Bella: «Vincere con il Pisa ci darebbe fiducia»
La carica del difensore biancorosso a due giorni dall'esordio in campionato
Barletta - venerdì 30 agosto 2013
2.24
Ha solo 25 anni ma senza dubbio è uno degli elementi con maggior esperienza di questo Barletta 2013-2014. Fabrizio Di Bella, difensore romano arrivato nella città della Disfida all'inizio della scorsa stagione, dopo qualche problema fisico si è letteralmente preso le chiavi della difesa contribuendo in maniera decisiva alla salvezza conquistata nei play-out contro l'Andria. A soli due giorni dalla sfida inaugurale della stagione contro il Pisa abbiamo voluto sentire la sua voce per provare a capire che stagione sarà per Fabrizio Di Bella e per tutta la squadra biancorossa.
Fabrizio, mancano due giorni all'inizio del campionato, qual'è la tua condizione e quella della squadra?
«Vedendo giorno dopo giorno la nostra condizione credo che sia in costante miglioramento. Stiamo raggiungendo sia io che il gruppo una buona condizione fisica, spero e credo che domenica staremo bene ».
Un giudizio sulla tua prestazione e su quella della squadra a Martina.
«A Martina non abbiamo fatto male. Abbiamo concesso due tre palle gol a loro per demeriti nostri, ma penso sia stato un buon test per provare la nostra condizione fisica che credo nel secondo tempo si addirittura migliorata rispetto alla prima frazione ».
Domenica potrebbero essere indisponibili sia Pippa che D'Errico, lasciando così spazio ai giovani Cane e Cascione, come li vedi?
«Non so se Andrea (Pippa, ndr) riuscirà a recuperare per domenica. Sia Cascione che Cane, nonostante la giovane età si sono inseriti bene tenendo conto che in un gruppo come il nostro nessuno è titolare, siamo tutti sullo stesso piano e quindi se verranno chiamati in causa di sicuro faranno bene ».
Passando alla sfida di domenica, chi temi di più del Pisa? Avendo giocato nel Livorno senti la sfida in maniera particolare?
«Avendo giocato Livorno ho subito molto la forza della rivalità tra le due piazze che pur essendo molto vicine sono differenti l'una dall'altra. Comunque sia per me è una partita come tutte le altre che va affrontata con il piglio giusto, consapevoli che stiamo affrontando una squadra di grande blasone in una sfida molto stimolante e in caso di vittoria avremmo una bella iniezione di fiducia ».
Lunedì si chiuderà il calciomercato, secondo te cosa manca a questa squadra?
«Di sicuro arriverà qualcuno e questo mi fa felice, più siamo meglio è. La competizione tra giocatori stimola il gruppo e spinge ognuno di noi a dare sempre di più per poter essere scelto dal mister ».
Quali sono secondo te le favorite per la vittoria finale, e dove può arrivare questo Barletta?
«Lecce, Benvento e Perugia hanno secondo me organici superiori agli altri e sono le squadre candidate al primo posto. Poi ci sono le squadre di seconda fascia e le outsider tra cui possiamo esserci noi. Se tu mi chiedi un obiettivo io devo puntare la massimo, lo devo al mister, ai tifosi e tutti quanti quindi ti dico che voglio arrivare ai play-off. Non è detto che ci riesca, ma devo provarci insiema a tutta la squadra ».
In chiusura, una curiosità: ci ha colpito molto il rapporto di amicizia fuori dal campo tra te Camilleri e Romeo, come è nato? Vi è utile anche in campo?
«E' vero, abbiamo un bellissimo rapporto e questo ci aiuta in campo. Ovviamente però se arriverà qualcun'altro lo faremo sentire uno di noi. E' anche normale però che in un gruppo ci possa essere qualcuno con cui condividere più cose anche fuori dal campo, ed è quello che è accaduto tra me Romeo e Camilleri: ci troviamo bene insieme, andiamo spesso a cena e facciamo quattro passi in centro quando ci è possibile».
Adriano Antonucci
Fabrizio, mancano due giorni all'inizio del campionato, qual'è la tua condizione e quella della squadra?
«Vedendo giorno dopo giorno la nostra condizione credo che sia in costante miglioramento. Stiamo raggiungendo sia io che il gruppo una buona condizione fisica, spero e credo che domenica staremo bene ».
Un giudizio sulla tua prestazione e su quella della squadra a Martina.
«A Martina non abbiamo fatto male. Abbiamo concesso due tre palle gol a loro per demeriti nostri, ma penso sia stato un buon test per provare la nostra condizione fisica che credo nel secondo tempo si addirittura migliorata rispetto alla prima frazione ».
Domenica potrebbero essere indisponibili sia Pippa che D'Errico, lasciando così spazio ai giovani Cane e Cascione, come li vedi?
«Non so se Andrea (Pippa, ndr) riuscirà a recuperare per domenica. Sia Cascione che Cane, nonostante la giovane età si sono inseriti bene tenendo conto che in un gruppo come il nostro nessuno è titolare, siamo tutti sullo stesso piano e quindi se verranno chiamati in causa di sicuro faranno bene ».
Passando alla sfida di domenica, chi temi di più del Pisa? Avendo giocato nel Livorno senti la sfida in maniera particolare?
«Avendo giocato Livorno ho subito molto la forza della rivalità tra le due piazze che pur essendo molto vicine sono differenti l'una dall'altra. Comunque sia per me è una partita come tutte le altre che va affrontata con il piglio giusto, consapevoli che stiamo affrontando una squadra di grande blasone in una sfida molto stimolante e in caso di vittoria avremmo una bella iniezione di fiducia ».
Lunedì si chiuderà il calciomercato, secondo te cosa manca a questa squadra?
«Di sicuro arriverà qualcuno e questo mi fa felice, più siamo meglio è. La competizione tra giocatori stimola il gruppo e spinge ognuno di noi a dare sempre di più per poter essere scelto dal mister ».
Quali sono secondo te le favorite per la vittoria finale, e dove può arrivare questo Barletta?
«Lecce, Benvento e Perugia hanno secondo me organici superiori agli altri e sono le squadre candidate al primo posto. Poi ci sono le squadre di seconda fascia e le outsider tra cui possiamo esserci noi. Se tu mi chiedi un obiettivo io devo puntare la massimo, lo devo al mister, ai tifosi e tutti quanti quindi ti dico che voglio arrivare ai play-off. Non è detto che ci riesca, ma devo provarci insiema a tutta la squadra ».
In chiusura, una curiosità: ci ha colpito molto il rapporto di amicizia fuori dal campo tra te Camilleri e Romeo, come è nato? Vi è utile anche in campo?
«E' vero, abbiamo un bellissimo rapporto e questo ci aiuta in campo. Ovviamente però se arriverà qualcun'altro lo faremo sentire uno di noi. E' anche normale però che in un gruppo ci possa essere qualcuno con cui condividere più cose anche fuori dal campo, ed è quello che è accaduto tra me Romeo e Camilleri: ci troviamo bene insieme, andiamo spesso a cena e facciamo quattro passi in centro quando ci è possibile».
Adriano Antonucci
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