Barletta-Fidelis Andria 1-2. <span>Foto Cosimo Campanella</span>
Barletta-Fidelis Andria 1-2. Foto Cosimo Campanella
Calcio

Barletta-Fidelis Andria 1-2: una sconfitta malinconica e per certi versi umiliante - FOTO

Una Fidelis quasi svogliata spinge il Barletta verso il baratro

Sono bastate due sgasate in apertura e chiusura di match ad una Fidelis Andria pigra e sonnacchiosa per far suo il derby della sesta provincia contro un Barletta che per impegno e abnegazione avrebbe meritato quanto meno il pari. Un Barletta che però in questo triste e malinconico derby (soprattutto a causa del lutto per la prematura scomparsa del tifoso biancorosso Pietro Di Giorgio detto "Pedro") ha ancora una volta drammaticamente palesato limiti tecnici imbarazzanti e, diciamocelo francamente, del tutto inadeguati al campionato di Serie D.

Ed è così che alla Fidelis, una volta trovato il vantaggio, è stato sufficiente abbandonarsi a una difesa del risultato quasi distratta e sonnacchiosa, tanta era la pochezza della manovra offensiva barlettana, fatta di inutili palle messe al centro, due o tre tocchi per riuscire ad addomesticare un pallone, lanci lunghi prevalentemente finiti sui cartelloni pubblicitari ed ogni tanto qualche buon tiro da fuori che spesso trovava la deviazione del difensore biancazzurro di turno.

Del resto non è un caso se anche contro la Fidelis Andria il gol del momentaneo pareggio barlettano è arrivato sugli sviluppi di un calcio da fermo, come ampiamente dimostrato dal fatto che i biancorossi non segnano su azione dal gol di Caputo contro l'Angri nell'ultima giornata del girone di andata!
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Subito il gol, la Fidelis ha poi nuovamente alzato i giri del motore fino all'inevitabile gol del 2-1 del gioiellino Cecere. Ed è stata proprio questa la cosa più umiliante per i tifosi biancorossi in questa ennesima debacle del Barletta edizione 2023/2024, cioè assistere per quasi ottanta minuti circa al triste spettacolo di un Barletta che prova a colpire affannosamente e inutilmente a far male ad un avversario palesemente più forte al quale, come nei film del compianto Bud Spencer, sono bastati due sganassoni ben assestati per mettere definitivamente al tappeto i disorientati ragazzi di mister Ciullo.

L'unica nota positiva della giornata per il Barletta arriva dagli altri campi, dove a parte il rimaneggiatissimo Gravina che ha espugnato il campo della Paganese con un clamoroso 5-2, nessuna tra le dirette concorrenti del Barletta ha mosso la classifica. E questo non è poco visto il ruolo di agnello sacrificale che il Barletta sembra inevitabilmente destinato a recitare contro Team Altamura e Martina, con ottime possibilità di ripetersi in casa contro il Casarano fra diciassette giorni al Puttilli quando, si spera, la situazione ambientale al Puttilli dovrebbe tornare alla quasi normalità.

Un'altra ancora di salvezza dagli altri campi inoltre è giunta da Bitonto, dove la Gelbison ha letteralmente passeggiato su quel che resta dei neroverdi dopo il fattaccio post Rotonda, e da Capaccio-Paestum, dove il Santa Maria Cilento si è arreso al Casarano dopo essere stato in vantaggio di due lunghezze. Risultati, questi di Bitonto e Santa Maria Cilento che a cinque partite dal termine dovrebbero per lo meno risparmiare al Barletta una umiliante retrocessione diretta. Per il resto è inutile illudersi: ci si cominci a preparare per i play out, nella speranza di riuscire a disputarli al Puttilli.
  • Asd Barletta 1922
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