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Calcio
Barletta, dal pari con l'Aversa poche idee ma ben confuse
Peggiore prova stagionale al "Puttilli", ora un tris di ferro a fine 2014
Barletta - lunedì 1 dicembre 2014
13.54
Dopo uno 0-0, la soddisfazione per la classifica che si muove si miscela all'amarezza per l'occasione sfuggita. Se poi il pareggio a reti bianche arriva in casa, di fronte al fanalino di coda del torneo e al termine di una prova scialba, naturale commento popolare al match sono i fischi che domenica pomeriggio hanno animato l'aria del "Puttilli" intorno alle 18. Barletta-Aversa Normanna è stata una brutta partita, terminata senza reti e senza emozioni, con una divisione della posta che ha confermato come le due squadre valgano la posizione che occupano.
Attacco, un disperato bisogno di reti
Terzo 0-0 stagionale tra le mura amiche, e non è un caso. La sfida contro i campani di Marra ha vissuto rari picchi di coinvolgimento, su tutti le due chance capitate nella prima frazione sui piedi di Roberto Floriano. La storia però non cambia: se il top-scorer biancorosso non va a segno, come accaduto ieri con due conclusioni banali, l'attacco non ingrana. Fall in 15 prove non ha trovato la rete: non servono controprove, l'ex Rimini non è una prima punta. Così come Danti non ha ancora lo smalto che l'aveva portato agli onori delle cronache tre stagioni fa. Il piatto piange, e l'aver chiuso la partita con Guarco, terzino di professione, nei panni di centravanti aggiunto la dice lunga sulle polveri bagnate biancorosse.
Il massimo impegno? Ok, ma non basta
«Noi stiamo dando tutti li massimo, ci stiamo facendo un c... così, queste situazioni sono evidenti. Eppure io vedo le altre partite, vedo squadre che vincono 1-0 con il portiere come migliore in campo, a noi questo non riesce». Le parole di mister Marco Sesia nel dopo-gara testimoniano il massimo impegno offerto alla causa dai calciatori biancorossi: spiace dirlo, ma così non basta. La sensazione è quella di una squadra regredita nel ritmo, nell'aggressività e nel gioco: se contro Matera e Benevento le sconfitte avevano lasciato in eredità sorrisi per le prestazioni di Liverani e compagni, il pari con l'Aversa vale una sconfitta sul piano della manovra. Di qui e critiche del pubblico di casa al fischio finale: probabilmente quel "calcio che non si vedeva da tempo a Barletta" (Sesia dixit) appare lontano, ora serve sostanza.
Avanti con Sesia
«Sesia fa parte di un gruppo di persone di mia massima fiducia, ha la mia piena stima. Io credo che i problemi del Barletta non siano colpa del mister». Le rassicurazioni offerte dal presidente Giuseppe Perpignano ieri hanno blindato la posizione dell'allenatore piemontese sulla panchina biancorossa. I numeri restano però bisognosi di inversioni a U: per la prima volta in stagione il Barletta si trova in zona-playout, e gli ultimi 12 incontri di campionato hanno partorito il topolino di una vittoria. Nelle ultime cinque quello di via Vittorio Veneto è l'unico club a non aver cambiato guida tecnica: una scelta in controtendenza, una voglia di continuità e progettualità attesa ora alla crescita del monte-punti. Sui social si è di fatto proposto apertamente alla società Roberto Scarnecchia, vecchio idolo dei cuori biancorossi: un'idea più di folklore che tangibile, che riportiamo come tale e come mero fantacalcio. Sesia lavora con il massimo sostegno societario, a lui e al suo staff comprendere cosa si è perso per strada rispetto a inizio stagione.
Difesa, in casa un fortino
A margine dello sbiadito gioco offensivo, vi è una difesa che-perlomeno tra le mura amiche-non ha incassato gol per il quinto impegno su otto: al "Puttilli" Stendardo e Radi tengono alta la guardia per 90 e passa minuti, evitando quelle distrazioni fatali che lontano da casa sono costate care. Anche ieri l'Aversa-come da attese, presentandosi a Barletta da fanalino di coda senza vittoria all'attivo-non ha punto Liverani, praticamente disoccupato. Nel brodino partorito ieri pomeriggio dal campo, l'elemento con il segno "+" è proprio il reparto arretrato.
Calciomercato, si attende gennaio
E allora, per una squadra che ha smarrito la via del gol da tre partite e reca in dote il peggior attacco della competizione, appare chiara ed evidente la priorità: una prima punta di ruolo, ciò che Fall non è, che Biancolino non può essere con continuità per tenuta fisica e curriculum, che Dell'Agnello non sarà almeno a fine stagione. Le falle offensive sono evidenti e penalizzanti, a fronte di un gioco che spesso non è mancato. Occorre essere brutti, sporchi e cattivi per salvarsi in Lega Pro: Perpignano ha garantito che la società punterà a un attaccante e terrà in rosa De Rose e Floriano, i due gioielli biancorossi. L'impressione è che serva maggiore presenza anche in mediana, laddove Quadri è troppo compassato e Legras canta e porta la croce. C'è un mese per fare adeguate valutazioni: pochi ma buoni, questo l'identikit degli arrivi necessari.
Tris di ferro all'orizzonte
Alla fine del 2014 mancano tre incontri, che opporranno i biancorossi a tre avversari oggi nella parte sinistra della classifica, tra i 22 punti della Vigor Lamezia (domenica 7 alle 18 in terra calabrese) ai 34 della capolista Salernitana (attesa sabato 13 al "Puttilli") passando per i 25 del Foggia, avversaria nel sentito derby del 20 dicembre allo "Zaccheria". Muovere la classifica e guarire dal mal di trasferta (un punto in sette partite) sono direttrici fondamentali per trascorrere un Natale quantomeno tranquillo.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Attacco, un disperato bisogno di reti
Terzo 0-0 stagionale tra le mura amiche, e non è un caso. La sfida contro i campani di Marra ha vissuto rari picchi di coinvolgimento, su tutti le due chance capitate nella prima frazione sui piedi di Roberto Floriano. La storia però non cambia: se il top-scorer biancorosso non va a segno, come accaduto ieri con due conclusioni banali, l'attacco non ingrana. Fall in 15 prove non ha trovato la rete: non servono controprove, l'ex Rimini non è una prima punta. Così come Danti non ha ancora lo smalto che l'aveva portato agli onori delle cronache tre stagioni fa. Il piatto piange, e l'aver chiuso la partita con Guarco, terzino di professione, nei panni di centravanti aggiunto la dice lunga sulle polveri bagnate biancorosse.
Il massimo impegno? Ok, ma non basta
«Noi stiamo dando tutti li massimo, ci stiamo facendo un c... così, queste situazioni sono evidenti. Eppure io vedo le altre partite, vedo squadre che vincono 1-0 con il portiere come migliore in campo, a noi questo non riesce». Le parole di mister Marco Sesia nel dopo-gara testimoniano il massimo impegno offerto alla causa dai calciatori biancorossi: spiace dirlo, ma così non basta. La sensazione è quella di una squadra regredita nel ritmo, nell'aggressività e nel gioco: se contro Matera e Benevento le sconfitte avevano lasciato in eredità sorrisi per le prestazioni di Liverani e compagni, il pari con l'Aversa vale una sconfitta sul piano della manovra. Di qui e critiche del pubblico di casa al fischio finale: probabilmente quel "calcio che non si vedeva da tempo a Barletta" (Sesia dixit) appare lontano, ora serve sostanza.
Avanti con Sesia
«Sesia fa parte di un gruppo di persone di mia massima fiducia, ha la mia piena stima. Io credo che i problemi del Barletta non siano colpa del mister». Le rassicurazioni offerte dal presidente Giuseppe Perpignano ieri hanno blindato la posizione dell'allenatore piemontese sulla panchina biancorossa. I numeri restano però bisognosi di inversioni a U: per la prima volta in stagione il Barletta si trova in zona-playout, e gli ultimi 12 incontri di campionato hanno partorito il topolino di una vittoria. Nelle ultime cinque quello di via Vittorio Veneto è l'unico club a non aver cambiato guida tecnica: una scelta in controtendenza, una voglia di continuità e progettualità attesa ora alla crescita del monte-punti. Sui social si è di fatto proposto apertamente alla società Roberto Scarnecchia, vecchio idolo dei cuori biancorossi: un'idea più di folklore che tangibile, che riportiamo come tale e come mero fantacalcio. Sesia lavora con il massimo sostegno societario, a lui e al suo staff comprendere cosa si è perso per strada rispetto a inizio stagione.
Difesa, in casa un fortino
A margine dello sbiadito gioco offensivo, vi è una difesa che-perlomeno tra le mura amiche-non ha incassato gol per il quinto impegno su otto: al "Puttilli" Stendardo e Radi tengono alta la guardia per 90 e passa minuti, evitando quelle distrazioni fatali che lontano da casa sono costate care. Anche ieri l'Aversa-come da attese, presentandosi a Barletta da fanalino di coda senza vittoria all'attivo-non ha punto Liverani, praticamente disoccupato. Nel brodino partorito ieri pomeriggio dal campo, l'elemento con il segno "+" è proprio il reparto arretrato.
Calciomercato, si attende gennaio
E allora, per una squadra che ha smarrito la via del gol da tre partite e reca in dote il peggior attacco della competizione, appare chiara ed evidente la priorità: una prima punta di ruolo, ciò che Fall non è, che Biancolino non può essere con continuità per tenuta fisica e curriculum, che Dell'Agnello non sarà almeno a fine stagione. Le falle offensive sono evidenti e penalizzanti, a fronte di un gioco che spesso non è mancato. Occorre essere brutti, sporchi e cattivi per salvarsi in Lega Pro: Perpignano ha garantito che la società punterà a un attaccante e terrà in rosa De Rose e Floriano, i due gioielli biancorossi. L'impressione è che serva maggiore presenza anche in mediana, laddove Quadri è troppo compassato e Legras canta e porta la croce. C'è un mese per fare adeguate valutazioni: pochi ma buoni, questo l'identikit degli arrivi necessari.
Tris di ferro all'orizzonte
Alla fine del 2014 mancano tre incontri, che opporranno i biancorossi a tre avversari oggi nella parte sinistra della classifica, tra i 22 punti della Vigor Lamezia (domenica 7 alle 18 in terra calabrese) ai 34 della capolista Salernitana (attesa sabato 13 al "Puttilli") passando per i 25 del Foggia, avversaria nel sentito derby del 20 dicembre allo "Zaccheria". Muovere la classifica e guarire dal mal di trasferta (un punto in sette partite) sono direttrici fondamentali per trascorrere un Natale quantomeno tranquillo.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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