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Calcio
Barletta Calcio, una domenica di riflessione forzata
Tra maltempo e cambiamenti tattici. Intanto il calendario di dicembre si infittisce
Barletta - lunedì 2 dicembre 2013
11.41
Ci si attendeva il riscatto biancorosso, invece per una domenica gli unici rumori uditi al "Cosimo Puttilli" sono stati quelli della pioggia battente sul terreno di gioco barlettano. Barletta-Pontedera, match in programma ieri pomeriggio per il turno numero 14 del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, non si è giocato: le forti piogge imperversanti sui cieli della nostra città dalle prime ore del pomeriggio di sabato hanno influito in maniera determinante sulle condizioni del manto erboso del "Puttilli": già in mattinata il sodalizio di via Vittorio Veneto aveva informato Questura, Prefettura e Lega della situazione dell'impianto, ma ogni decisione era stata demandata dagli organi al direttore di gara. Il Barletta aveva effettuato già una prima verifica in mattinata, ma il terreno di gioco presentava tanti punti inagibili. La decisione definitiva è stata presa dall'arbitro Ros alle 14.25. Porte chiuse al calcio, giusto quando a rischio c'è l'incolumità di calciatori e spettatori.
Tante assenze, opportuno non aver giocato?
Per il Barletta Calcio quella di ieri è stata così una domenica di riflessione forzata. Sullo sfondo restano il penultimo posto, una irrisolta voglia di riscatto dopo il 2-4 di Benevento e la consapevolezza che il rinvio è venuto forse nel momento giusto, considerata l'infermeria a pieno carico in casa biancorossa. Ieri pomeriggio mister Orlandi avrebbe dovuto fare a meno degli infortunati Romeo, Pippa, Allegretti e La Mantia, oltre che dello squalificato Picci. Quattro titolari e mezzo, defezioni pesanti nell'economia di gioco biancorossa. Probabilmente, in sede di recupero, i primi due- e forse anche Allegretti- oltre a Picci, che sarà fermo a Catanzaro, saranno a disposizione. Assenze non di poco calibro, dal peso specifico maggiore in una rosa dai valori tecnici non certo eccelsi in seno al Barletta Calcio. Se a queste aggiungiamo le aumentate possibilità di infortuni o traumi su un terreno ai limiti dell'agibilità, ecco che la scelta del signor Ros raggiunge livelli alti di credibilità e condivisibilità.
Orlandi e la virata a 4
Liverani; Cane, Maccarone, Camilleri, Di Bella; Ilari, Legras, Mantovani; D'Errico, Zigon, Cicerelli. Questo il Barletta che sarebbe sceso in campo contro i toscani. Al netto delle assenze, resta però la sensazione di un cambiamento importante sul piano tattico: l'avvento dal primo minuto della difesa a 4, sin qui un limite inesplorato in salsa biancorossa, se non a gara in corso, quando era necessario recuperare il punteggio. La soluzione, già testata in settimana da Orlandi e "caldeggiata" da tempo nelle disamine tattiche post-gara, appare un nuovo solco percorribile da Camilleri e compagni. Che quella ottenuta domenica 11 novembre al "Barbetti" di Gubbio in doppia superiorità numerica per il Barletta fosse stata una "vittoria di Pirro", di quelle che fanno più male che bene, era ormai un fondato sospetto. Il successo contro gli umbri di Bucchi aveva fatto delineare un punto di ripartenza fissato per Liverani e compagni, ma le successive sconfitte contro Viareggio e Benevento, in cui la squadra ha incassato sei centri realizzandone due e sciorinando lampi di calcio solo nel finale della sfida nel Sannio, hanno confermato limiti e confini della realtà biancorossa. Ora, dopo sette mesi all'insegna del 3-5-2, si cambia: se sia stato un episodio o un'inversione di marcia, lo dirà solo il tempo.
Tour de force dicembrino
Al momento due sono le date gettonate per il recupero: 11 e 18 dicembre. In entrambi i casi si tratterebbe di un turno infrasettimanale, giocandosi di mercoledì. Le due società hanno avuto un primo contatto verbale ieri pomeriggio negli spogliatoi del "Puttilli", ma le richieste andranno poi inoltrate in Lega. Da parte del Barletta massima disponibilità tra le due date oggi apparentemente disponibili in calendario, mentre il Pontedera, che il 15 osserverà il turno di riposo, preme per la disputa del recupero l'11. Sul tema si pronuncerà la Lega: sta di fatto che, a prescindere dalla data, di qui a Natale il Barletta scenderà in campo quattro volte in soli 15 giorni: l'8 si va a Catanzaro, il 15 al "Puttili" arriva la Nocerina, mentre il 22 si chiude il 2013 a Grosseto. Nel mezzo anche il recupero con il Pontedera. Quattro sfide dal coefficiente di difficoltà variegato, probabilmente l'ultima chance per dare un senso a questo campionato sin qui all'insegna dell'anonimato.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Tante assenze, opportuno non aver giocato?
Per il Barletta Calcio quella di ieri è stata così una domenica di riflessione forzata. Sullo sfondo restano il penultimo posto, una irrisolta voglia di riscatto dopo il 2-4 di Benevento e la consapevolezza che il rinvio è venuto forse nel momento giusto, considerata l'infermeria a pieno carico in casa biancorossa. Ieri pomeriggio mister Orlandi avrebbe dovuto fare a meno degli infortunati Romeo, Pippa, Allegretti e La Mantia, oltre che dello squalificato Picci. Quattro titolari e mezzo, defezioni pesanti nell'economia di gioco biancorossa. Probabilmente, in sede di recupero, i primi due- e forse anche Allegretti- oltre a Picci, che sarà fermo a Catanzaro, saranno a disposizione. Assenze non di poco calibro, dal peso specifico maggiore in una rosa dai valori tecnici non certo eccelsi in seno al Barletta Calcio. Se a queste aggiungiamo le aumentate possibilità di infortuni o traumi su un terreno ai limiti dell'agibilità, ecco che la scelta del signor Ros raggiunge livelli alti di credibilità e condivisibilità.
Orlandi e la virata a 4
Liverani; Cane, Maccarone, Camilleri, Di Bella; Ilari, Legras, Mantovani; D'Errico, Zigon, Cicerelli. Questo il Barletta che sarebbe sceso in campo contro i toscani. Al netto delle assenze, resta però la sensazione di un cambiamento importante sul piano tattico: l'avvento dal primo minuto della difesa a 4, sin qui un limite inesplorato in salsa biancorossa, se non a gara in corso, quando era necessario recuperare il punteggio. La soluzione, già testata in settimana da Orlandi e "caldeggiata" da tempo nelle disamine tattiche post-gara, appare un nuovo solco percorribile da Camilleri e compagni. Che quella ottenuta domenica 11 novembre al "Barbetti" di Gubbio in doppia superiorità numerica per il Barletta fosse stata una "vittoria di Pirro", di quelle che fanno più male che bene, era ormai un fondato sospetto. Il successo contro gli umbri di Bucchi aveva fatto delineare un punto di ripartenza fissato per Liverani e compagni, ma le successive sconfitte contro Viareggio e Benevento, in cui la squadra ha incassato sei centri realizzandone due e sciorinando lampi di calcio solo nel finale della sfida nel Sannio, hanno confermato limiti e confini della realtà biancorossa. Ora, dopo sette mesi all'insegna del 3-5-2, si cambia: se sia stato un episodio o un'inversione di marcia, lo dirà solo il tempo.
Tour de force dicembrino
Al momento due sono le date gettonate per il recupero: 11 e 18 dicembre. In entrambi i casi si tratterebbe di un turno infrasettimanale, giocandosi di mercoledì. Le due società hanno avuto un primo contatto verbale ieri pomeriggio negli spogliatoi del "Puttilli", ma le richieste andranno poi inoltrate in Lega. Da parte del Barletta massima disponibilità tra le due date oggi apparentemente disponibili in calendario, mentre il Pontedera, che il 15 osserverà il turno di riposo, preme per la disputa del recupero l'11. Sul tema si pronuncerà la Lega: sta di fatto che, a prescindere dalla data, di qui a Natale il Barletta scenderà in campo quattro volte in soli 15 giorni: l'8 si va a Catanzaro, il 15 al "Puttili" arriva la Nocerina, mentre il 22 si chiude il 2013 a Grosseto. Nel mezzo anche il recupero con il Pontedera. Quattro sfide dal coefficiente di difficoltà variegato, probabilmente l'ultima chance per dare un senso a questo campionato sin qui all'insegna dell'anonimato.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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