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Calcio
Barletta Calcio, telenovela-Ferreira: le parole del procuratore Sergio Lancini
"Va verso Varese, per poi essere girato probabilmente in Brasile"
Barletta - giovedì 24 gennaio 2013
1.27
Molti sostenitori biancorossi a Barletta si ricorderanno di Sergio Lancini, nato a Rovato nel gennaio 1966, come di un difensore centrale arcigno, che con la maglia della città della Disfida collezionò 65 presenze e 2 reti a cavallo tra il 1987 e il 1990 in serie B, anni d'oro per la piazza, prima della retrocessione del 1991. Oggi Lancini fa il procuratore, e tra i suoi assistiti vi è anche Daniel Ferreira, attaccante esterno brasiliano classe 1991 in forza al Barletta ma nei fatti "desaparecido" da oltre un mese. Dopo il "rompete le righe" seguente al 2-2 interno contro il Benevento del 22 dicembre, il calciatore è tornato nella sua terra natale per le vacanze e di lì non è ancora tornato. La motivazione? "Saudade" del calcio brasiliano, sembrerebbe di capire. "Già a dicembre Ferreira aveva chiesto di cambiare aria. E' stato deciso di farlo restare in Brasile, perché sapevamo che il calciatore era in uscita- spiega Lancini- Ora le società devono incontrarsi, forse l'hanno fatto già stasera (ieri sera, ndr) per stabilire il da farsi sulla situazione".
Cresciuto nella Primavera del Varese (19 presenze e 5 gol nella stagione 2008/2009), i biancorossi lombardi l'avevano inizialmente dirottato alla Sestese fra i dilettanti, dove aveva poi collezionato 13 presenze e 6 reti. Nella scorsa stagione è stato per sei mesi a Verona, per poi passare al Foggia di Pavone: 11 partite giocate e 3 reti in Prima Divisione. A Barletta Ferreira era arrivato ad agosto 2012 in comproprietà con ampie credenziali, salvo offrire prestazioni altalenanti nelle 13 volte in cui è sceso in campo, senza mai trovare la via della rete. "Credo che la comproprietà sarà risolta in favore del Varese- dice Lancini- e il calciatore potrebbe tornare in Brasile, dove è appena iniziato il campionato e stiamo valutando soluzioni interne". Alla domanda su cosa non abbia funzionato tra Ferreira e il Barletta, Lancini spiega che "l'avere una squadra nuova e tanto giovane non è cosa semplice, in particolare quando si tratta di assemblarla. Ora con il ritorno di Novelli hanno cambiato marcia. Ci sono tanti ragazzi con qualità che dovevano venire fuori. Lui, come tutta la squadra, ha avuto difficoltà all'inizio: la squadra sta venendo fuori solo ora".
"Non so che problemi abbia il ragazzo, mi sono sentito personalmente con il suo procuratore e il ds del Varese: c'è un contenzioso in corso, e in questa settimana ci ritroveremo per decidere tutti e tre cosa fare. I giovani devono capire che il calcio va fatto seriamente e con rispetto verso società e dirigenti" Queste le parole rilasciate dal ds biancorosso Martino sul caso-Ferreira domenica scorsa. Limiti caratteriali del brasiliano alla base dell'addio? "Per Ferreira sono sorte comprensibili difficoltà di ambientamento in Italia- ammette Lancini- non si è mai trovato in determinate situazioni ambientali, è più abituato al calcio brasiliano, più spensierato, e non era abituato alle responsabilità che ha dovuto affrontare: non ha superato questo tipo di pressione e ha voluto tornare a casa. Si è trovato a recitare un ruolo da protagonista in una squadra giovane e ha fatto fatica, siamo spiaciuti di questo". La parola "fine" alla telenovela-Ferreira arriverà dunque nelle prossime ore, anche se di fatto il brasiliano non è più un calciatore del Barletta da circa un mese. Un arrivo maturato a suon di samba, un addio al lento ritmo di bossa nova.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Cresciuto nella Primavera del Varese (19 presenze e 5 gol nella stagione 2008/2009), i biancorossi lombardi l'avevano inizialmente dirottato alla Sestese fra i dilettanti, dove aveva poi collezionato 13 presenze e 6 reti. Nella scorsa stagione è stato per sei mesi a Verona, per poi passare al Foggia di Pavone: 11 partite giocate e 3 reti in Prima Divisione. A Barletta Ferreira era arrivato ad agosto 2012 in comproprietà con ampie credenziali, salvo offrire prestazioni altalenanti nelle 13 volte in cui è sceso in campo, senza mai trovare la via della rete. "Credo che la comproprietà sarà risolta in favore del Varese- dice Lancini- e il calciatore potrebbe tornare in Brasile, dove è appena iniziato il campionato e stiamo valutando soluzioni interne". Alla domanda su cosa non abbia funzionato tra Ferreira e il Barletta, Lancini spiega che "l'avere una squadra nuova e tanto giovane non è cosa semplice, in particolare quando si tratta di assemblarla. Ora con il ritorno di Novelli hanno cambiato marcia. Ci sono tanti ragazzi con qualità che dovevano venire fuori. Lui, come tutta la squadra, ha avuto difficoltà all'inizio: la squadra sta venendo fuori solo ora".
"Non so che problemi abbia il ragazzo, mi sono sentito personalmente con il suo procuratore e il ds del Varese: c'è un contenzioso in corso, e in questa settimana ci ritroveremo per decidere tutti e tre cosa fare. I giovani devono capire che il calcio va fatto seriamente e con rispetto verso società e dirigenti" Queste le parole rilasciate dal ds biancorosso Martino sul caso-Ferreira domenica scorsa. Limiti caratteriali del brasiliano alla base dell'addio? "Per Ferreira sono sorte comprensibili difficoltà di ambientamento in Italia- ammette Lancini- non si è mai trovato in determinate situazioni ambientali, è più abituato al calcio brasiliano, più spensierato, e non era abituato alle responsabilità che ha dovuto affrontare: non ha superato questo tipo di pressione e ha voluto tornare a casa. Si è trovato a recitare un ruolo da protagonista in una squadra giovane e ha fatto fatica, siamo spiaciuti di questo". La parola "fine" alla telenovela-Ferreira arriverà dunque nelle prossime ore, anche se di fatto il brasiliano non è più un calciatore del Barletta da circa un mese. Un arrivo maturato a suon di samba, un addio al lento ritmo di bossa nova.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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