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Calcio
Barletta Calcio, parola ai forumisti
Gli utenti di Biangoross.com analizzano la debacle casalinga contro il Prato
Barletta - martedì 17 settembre 2013
11.04
Come successo già nella scorsa giornata, la redazione di Barlettalife.it vuole dare spazio ai messaggi provenienti da una community virtuale "made in Barletta". Oltre alle solite analisi dettagliate e mai banali fatte dagli utenti, è emersa una piccola curiosità: i biancorossi, nonostante i tre turni giocati, non hanno ancora gonfiato la rete. Dal 1928 ad oggi, il record negativo appartiene al Barletta della stagione 2008-09, quando fu Zotti contro l'Andria ad interrompere il digiuno che durava da tre giornate. Queste le voci dei forumisti dal cuore biancorosso:
"Io mi ripeto, ieri la partita l'ha sbagliata completamente il mister, e sbagliando non ha messo nessuno o quasi nelle condizioni di far bene. Ieri hanno fatto male anche Di Bella e Camilleri, è semplice, abbiamo giocato senza centrocampo. La presunzione e la faciloneria del mister è stata trasmessa alla squadra. Certo dei 3 centrocampisti Mantovani è stato il più positivo, ma insomma se gli altri sono da 4 lui è da 5, cambia poco la sostanza. La squadra è stata presuntuosa, specchio della società. Di Bella ieri non si reggeva in piedi dopo un 1 ora di gioco (come sempre) ma non avevi cambi, e quando un tifoso a Milano vi ha chiesto "tornate a mani vuote?" ti sei permesso di fare battute. Io è con questa gente che ce l'ho, gente ca non capisc nind e fac pour u sapout."
"Non voglio e non posso credere che Viola non sia venuto a Barletta perché il nostro Dg si sia fatto soffiare il calciatore dall'Albinoleffe, qui parliamo di un giocatore che lui conosce bene e che aveva un pre accordo con la nostra società. Oggi un presidente di calcio, oltre ad avere disponibilità economiche, deve anche essere competente in materia, il nostro spende solo per i giocatori che conosce (pochi), per gli altri, dopo l'esperienza Castagnini, non ne ha alcuna intenzione. Da qui il mercato a costo zero della passata stagione, fatto di prestiti e ingaggi al minimo federale o quasi e ancora da qui la riconferma dei giocatori dello scorso anno che lui conosceva, per i quali ha investito qualcosina. Penso, spero, che neanche a Tatò piaccia essere settimanalmente umiliato e quel che più rode in casa,ma il nostro sta facendo tutti gli errori possibili e immaginabili che un neofita o ex (è nel mondo del calcio almeno da tre anni) potrebbe commettere. All'amico che parla dell'eventuale dopo Tatò, del pericolo del fallimento ecc. questi anni di professionismo, in particolare le stagioni di prima divisione avrebbero dovuto far rinascere l'amore per i biancorossi, invece, in maniera inversamente proporzionale alla serie di appartenenza, anno dopo anno Il Barletta calcio perde appeal,e questo non solo per gli scadenti risultati sportivi, ma per un'assenza totale di una politica di marketing e coinvolgimento della società civile, questo è già un fallimento. Concludo, ribadendo un concetto già espresso,nessuno ha mai chiesto la luna, proprio perché si è coscienti degli sforzi fatti e degli anni passati nei campionati dilettantistici, ma non essere competitivi, non avere le forze e le capacità per potersela giocare alla pari con gli avversari di turno è nei fatti come non essere nella terza serie nazionale. E' vero che dopo Tatò c'è il nulla, però fratello caro, non è manco vita (da tifoso) quella di esser presi in giro in modo continuato."
"I membri del ricco organigramma societario si devono fare un esame di coscienza sul modo in cui si pongono verso i tifosi. Non basta iscrivere una squadra ad un campionato per essere sommersi dagli abbonamenti, a Barletta come a Pistoia come a Parma. Il calcio è così. L'anno del ripescaggio in C1 era cominciato con una conferenza stampa al Massawa, due sedie di plastica ed una persona che parlava chiaramente di una situazione difficile. C'era coinvolgimento e rispetto anche nei confronti del tifoso più pittoresco. E Barletta ha risposto. La verità è che ci trattano come dei benemeriti *******, e Barletta risponde anche in questo caso. Fregandosene del Barletta e dei suoi tronfi rappresentanti."
"Io mi ripeto, ieri la partita l'ha sbagliata completamente il mister, e sbagliando non ha messo nessuno o quasi nelle condizioni di far bene. Ieri hanno fatto male anche Di Bella e Camilleri, è semplice, abbiamo giocato senza centrocampo. La presunzione e la faciloneria del mister è stata trasmessa alla squadra. Certo dei 3 centrocampisti Mantovani è stato il più positivo, ma insomma se gli altri sono da 4 lui è da 5, cambia poco la sostanza. La squadra è stata presuntuosa, specchio della società. Di Bella ieri non si reggeva in piedi dopo un 1 ora di gioco (come sempre) ma non avevi cambi, e quando un tifoso a Milano vi ha chiesto "tornate a mani vuote?" ti sei permesso di fare battute. Io è con questa gente che ce l'ho, gente ca non capisc nind e fac pour u sapout."
"Non voglio e non posso credere che Viola non sia venuto a Barletta perché il nostro Dg si sia fatto soffiare il calciatore dall'Albinoleffe, qui parliamo di un giocatore che lui conosce bene e che aveva un pre accordo con la nostra società. Oggi un presidente di calcio, oltre ad avere disponibilità economiche, deve anche essere competente in materia, il nostro spende solo per i giocatori che conosce (pochi), per gli altri, dopo l'esperienza Castagnini, non ne ha alcuna intenzione. Da qui il mercato a costo zero della passata stagione, fatto di prestiti e ingaggi al minimo federale o quasi e ancora da qui la riconferma dei giocatori dello scorso anno che lui conosceva, per i quali ha investito qualcosina. Penso, spero, che neanche a Tatò piaccia essere settimanalmente umiliato e quel che più rode in casa,ma il nostro sta facendo tutti gli errori possibili e immaginabili che un neofita o ex (è nel mondo del calcio almeno da tre anni) potrebbe commettere. All'amico che parla dell'eventuale dopo Tatò, del pericolo del fallimento ecc. questi anni di professionismo, in particolare le stagioni di prima divisione avrebbero dovuto far rinascere l'amore per i biancorossi, invece, in maniera inversamente proporzionale alla serie di appartenenza, anno dopo anno Il Barletta calcio perde appeal,e questo non solo per gli scadenti risultati sportivi, ma per un'assenza totale di una politica di marketing e coinvolgimento della società civile, questo è già un fallimento. Concludo, ribadendo un concetto già espresso,nessuno ha mai chiesto la luna, proprio perché si è coscienti degli sforzi fatti e degli anni passati nei campionati dilettantistici, ma non essere competitivi, non avere le forze e le capacità per potersela giocare alla pari con gli avversari di turno è nei fatti come non essere nella terza serie nazionale. E' vero che dopo Tatò c'è il nulla, però fratello caro, non è manco vita (da tifoso) quella di esser presi in giro in modo continuato."
"I membri del ricco organigramma societario si devono fare un esame di coscienza sul modo in cui si pongono verso i tifosi. Non basta iscrivere una squadra ad un campionato per essere sommersi dagli abbonamenti, a Barletta come a Pistoia come a Parma. Il calcio è così. L'anno del ripescaggio in C1 era cominciato con una conferenza stampa al Massawa, due sedie di plastica ed una persona che parlava chiaramente di una situazione difficile. C'era coinvolgimento e rispetto anche nei confronti del tifoso più pittoresco. E Barletta ha risposto. La verità è che ci trattano come dei benemeriti *******, e Barletta risponde anche in questo caso. Fregandosene del Barletta e dei suoi tronfi rappresentanti."
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