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Calcio
Barletta Calcio, parla Orlandi con la “bocca cucita”
Arriva il Pontedera, “no comment” sul deferimento
Barletta - martedì 17 dicembre 2013
14.46
A Barletta ormai da diverse settimane – se non da mesi - si vive una situazione al limite del paradosso. L'ambiente biancorosso sembra vivere in un altro mondo e su altri binari rispetto alla società, dove si continua a parlare di progetti e di valorizzazioni. La realtà parla di 9 punti in 15 partite, di sole sei reti fatte, di un umiliante 0 nella casella delle vittorie casalinghe. In via Vittorio Veneto, però, presso i locali del sodalizio biancorosso, ogni giorno si tenta di dissimulare la realtà, si accusano i tifosi e la stampa di questo periodo buio, come se in campo scendessero 11 giornalisti e se fossero i tifosi a scegliere rose, formazioni e moduli.
In questo mondo del paradosso, dove tutte le critiche vengono rimandate al mittente, dove ogni legittima richiesta di spiegazioni sembra rimbalzare su un muro di gomma, può anche succedere che si convochi una conferenza stampa prima di una partita a soli 25 minuti dal suo inizio. Non proprio una condizione ideale per i giornalisti, tanto più se, su indicazione della società, si è invitati a non rivolgere al mister Orlandi domande che esulino dal prossimo impegno di campionato, che vedrà i biancorossi affrontare tra poco meno di 24 ore l'ostico Pontedera. Non trovano così risposta domande riguardanti le indagini della Procura di Cremona su Carrarese-Barletta, nulla si sa di Allegretti e Pippa, che continuano a lavorare in maniera differenziata ufficialmente per recuperare da infortuni, ma che voci fondate vedono fuori dai piani societari. A queste domande non c'è risposte, ma volentieri si parla di "valorizzazione" e di "progetti". Queste le parole del tecnico Nevio Orlandi, che suonano come un ritornello ormai stantio, che tutti (tifosi compresi) conoscono a menadito:
«Le indicazioni della gara precedente ci hanno parlato di una partita equilibrata contro una squadra scorbutica, come ho già avuto modo di dire. Questa partita ci da la realtà di questo campionato: in questo momento la classifica, per lo meno per quanto riguarda la parte bassa non è veritiera. Le altre indicazioni sono state di una squadra che ha anche dato continuità al risultato anche se purtroppo si tratta solo di un pareggio. Abbiamo preso atto che questo è un gruppo che, al di là del risultato, sta crescendo. Domani andiamo ad affrontare una squadra che ha lavorato molto questo periodo, però abbiamo scaricato in questi due giorni, e quindi conto di avere comunque a disposizione una squadra brillante. Romeo, Allegretti, Maccarone e Pippa fanno ancora allenamento a parte, chi più, chi meno ha ancora problemi fisici, e non prenderanno parte al match contro il Pontedera».
«I toscani con Grassi e Arrighini hanno un potenziale offensivo discreto, è una squadra che gioca con i 5 in mezzo al campo, cercando di fare anche un discreto giro palla cominciando da dietro. È una squadra che va affrontata con attenzione. Sotto l'aspetto tattico leggo che sulle fasce laterali hanno un solo uomo e noi proveremo a sfruttare questo deficit. Ferreira si sta comportando molto bene, ha grande disponibilità e tanta voglia di imparare. Sto valutando attentamente qual è la condizione fisica generale, per cercare di capire se è il caso di far riposare qualcuno, fermo restando che abbiamo diverse soluzioni. I ragazzi sono consapevoli del momento, sappiamo che hanno delle difficoltà. Sono però anche coscienti di una certa crescita, è un gruppo molto compatto, hanno capito che solo attraverso il lavoro che si farà nel tempo che prima loro e poi la società possono trarne benefici».
In questo mondo del paradosso, dove tutte le critiche vengono rimandate al mittente, dove ogni legittima richiesta di spiegazioni sembra rimbalzare su un muro di gomma, può anche succedere che si convochi una conferenza stampa prima di una partita a soli 25 minuti dal suo inizio. Non proprio una condizione ideale per i giornalisti, tanto più se, su indicazione della società, si è invitati a non rivolgere al mister Orlandi domande che esulino dal prossimo impegno di campionato, che vedrà i biancorossi affrontare tra poco meno di 24 ore l'ostico Pontedera. Non trovano così risposta domande riguardanti le indagini della Procura di Cremona su Carrarese-Barletta, nulla si sa di Allegretti e Pippa, che continuano a lavorare in maniera differenziata ufficialmente per recuperare da infortuni, ma che voci fondate vedono fuori dai piani societari. A queste domande non c'è risposte, ma volentieri si parla di "valorizzazione" e di "progetti". Queste le parole del tecnico Nevio Orlandi, che suonano come un ritornello ormai stantio, che tutti (tifosi compresi) conoscono a menadito:
«Le indicazioni della gara precedente ci hanno parlato di una partita equilibrata contro una squadra scorbutica, come ho già avuto modo di dire. Questa partita ci da la realtà di questo campionato: in questo momento la classifica, per lo meno per quanto riguarda la parte bassa non è veritiera. Le altre indicazioni sono state di una squadra che ha anche dato continuità al risultato anche se purtroppo si tratta solo di un pareggio. Abbiamo preso atto che questo è un gruppo che, al di là del risultato, sta crescendo. Domani andiamo ad affrontare una squadra che ha lavorato molto questo periodo, però abbiamo scaricato in questi due giorni, e quindi conto di avere comunque a disposizione una squadra brillante. Romeo, Allegretti, Maccarone e Pippa fanno ancora allenamento a parte, chi più, chi meno ha ancora problemi fisici, e non prenderanno parte al match contro il Pontedera».
«I toscani con Grassi e Arrighini hanno un potenziale offensivo discreto, è una squadra che gioca con i 5 in mezzo al campo, cercando di fare anche un discreto giro palla cominciando da dietro. È una squadra che va affrontata con attenzione. Sotto l'aspetto tattico leggo che sulle fasce laterali hanno un solo uomo e noi proveremo a sfruttare questo deficit. Ferreira si sta comportando molto bene, ha grande disponibilità e tanta voglia di imparare. Sto valutando attentamente qual è la condizione fisica generale, per cercare di capire se è il caso di far riposare qualcuno, fermo restando che abbiamo diverse soluzioni. I ragazzi sono consapevoli del momento, sappiamo che hanno delle difficoltà. Sono però anche coscienti di una certa crescita, è un gruppo molto compatto, hanno capito che solo attraverso il lavoro che si farà nel tempo che prima loro e poi la società possono trarne benefici».
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