
Calcio
Barletta Calcio, ora palla (e parola) a Carrara
L’ex giocatore ha tre giornate per fare meglio del predecessore
Barletta - venerdì 4 aprile 2014
12.37
Il cielo cupo su Barletta non lascia trasparire tanto di buono, ma per chi ama il Barletta calcio quella odierna è stata una mattinata memorabile. Con un solo "colpo di spugna", il dimissionario presidente Roberto Tatò ha fatto partire il direttore generale Gabriele Martino, l'allenatore Nevio Orlandi e il preparatore atletico Luigi Mondilla. Dopo la salvezza ottenuta nella scorsa stagione sportiva, evento che sembra ormai un ricordo tanto lontano quanto sbiadito, il trio non era riuscito a riconfermarsi quest'anno, mettendo insieme una serie di risultati disastrosi, allestendo una squadra non in grado di competere non solo per raggiungere la zona playoff, ma anche per mantenere l'obiettivo minimo: valorizzazione del patrimonio societario e dei giovani. Orlandi, Martino e Mondilla vanno via, ma a Barletta difficilmente saranno ricordati per il loro operato. Il presidente Tatò, invece, è passato dalle parole ai fatti, dando seguito a quanto annunciato in tv. A tre giornate dalla fine, risulta anche difficile cambiare, è complicato mandare via tre tesserati quando ormai gli obiettivi sono svaniti e il morale è sotto i tacchi. Tatò ha preferito cancellare tutto il pregresso, dare un segnale forte, forse uno degli ultimi del suo mandato.
Ora palla e parola passeranno a Marco Carrara, che guiderà la squadra contro Pontedera, Catanzaro e Grosseto. Non un uomo qualunque, visto che l'ex difensore ha vestito in passato la maglia del Barletta, probabilmente sente più di tutti il peso dell'umiliazione subita e ha tanta voglia di rialzarsi. Ora la palla passa a lui, alla sua sapienza tattica, alle sue idee calcistiche. Toccherà a lui spronare una squadra che non sa più dove mettere la faccia. Scelta quanto meno singolare, visto che finora Carrara non era mai stato nemmeno presentato, non aveva mai rilasciato dichiarazioni, per qualche mese temevamo fosse affetto da mutismo degenerante. Ora tutti conosceranno il pensiero di Carrara, quello vero, genuino, quello che produce il campo. Ci sarà poco tempo per preparare la sfida al Pontedera, ma quanto meno il terremoto è servito, come un pranzo luculliano che i tifosi potranno gustare dopo tante umiliazioni, dopo la fame calcistica patita in questi mesi. E chissà che Carrara in un mese scarso riesca a far meglio di quanto fatto da Orlandi e company in un'intera stagione.
Ora palla e parola passeranno a Marco Carrara, che guiderà la squadra contro Pontedera, Catanzaro e Grosseto. Non un uomo qualunque, visto che l'ex difensore ha vestito in passato la maglia del Barletta, probabilmente sente più di tutti il peso dell'umiliazione subita e ha tanta voglia di rialzarsi. Ora la palla passa a lui, alla sua sapienza tattica, alle sue idee calcistiche. Toccherà a lui spronare una squadra che non sa più dove mettere la faccia. Scelta quanto meno singolare, visto che finora Carrara non era mai stato nemmeno presentato, non aveva mai rilasciato dichiarazioni, per qualche mese temevamo fosse affetto da mutismo degenerante. Ora tutti conosceranno il pensiero di Carrara, quello vero, genuino, quello che produce il campo. Ci sarà poco tempo per preparare la sfida al Pontedera, ma quanto meno il terremoto è servito, come un pranzo luculliano che i tifosi potranno gustare dopo tante umiliazioni, dopo la fame calcistica patita in questi mesi. E chissà che Carrara in un mese scarso riesca a far meglio di quanto fatto da Orlandi e company in un'intera stagione.
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