
Calcio
Barletta Calcio, il punto dopo l'annegamento nell'acquitrino di Nocera Inferiore
Una mazzata secca per tutti, dai giocatori alla dirigenza
Barletta - lunedì 4 febbraio 2013
13.58
Sul campo come sul mercato
Per capire che sarebbe stata una giornata particolare sarebbe stato sufficiente guardare i presagi offerti dal cielo e dal meteo. Un autentico diluvio nelle 24 ore precedenti la partita, il terreno del "San Francesco" simile a un acquitrinio e il Barletta è lentamente colato a picco, come un'armata che minuto dopo minuto perde resistenza fino ad affondare. A Barletta si è consumata una delle peggiori recite stagionali, si è visto il lato oscuro delle casacche biancorosse che non avevamo più visto dopo l'addio di Stringara e il ritorno di mister Novelli. La prestazione vista ieri contro la Nocerina e il poker al passivo derivatone è stata quasi la prosecuzione della coda di calciomercato invernale intrapreso in via Veneto: un "vorrei ma non posso" o meglio "vorrei ma non riesco", che ha lasciato un pugno di mosche in mano, una brusca retromarcia nel momento in cui sarebbe stata necessaria un'evidente accelerazione. Un'altra porta chiusa in faccia, dopo i tanti "no" dai salotti dell'Ata Hotel Executive, che ha gettato ombre sull'ottimo lavoro fatto sul campo da un mese a questa parte. Non è su campi come quelli di Nocera che si conquista la salvezza, ma certi passi indietro non possono materializzarsi.
Novelli uomo solo al comando?
C'è un filo doppio tra il pre-partita di Nocera e la conferenza stampa successiva al fischio finale: è la sensazione di solitudine che trapela dalle parole di mister Raffaele Novelli davanti ai microfoni. Sabato aveva risposto in maniera evasiva alle domande sul mercato , trincerandosi dietro una corazza, nella quale aveva racchiuso l'intera rosa ("Chiedete al direttore sportivo" è stata la risposta a ogni domanda sul mercato), deludendo le attese perchè sembrava essere giunto il momento di togliersi qualche spina, decisione questa rinviata probabilmente a fine torneo per restituire compattezza all'ambiente, destabilizzato dalle trattative di mercato. Ieri l'allenatore salernitano ha glissato sulle domande sul mercato, ribadendo la trama già vista 36 ore prima. Che Novelli sia deluso per il mancato arrivo degli attesi "quattro rinforzi di qualità" appare ormai evidente, ciò che si denota negli ultimi tempi è una sorta di distacco tra mister e dirigenza, con l'"ombra" di Nevio Orlandi che aleggia in sottofondo. Speriamo di essere smentiti a breve dai fatti.
In difesa tornano i buchi, segnare è sempre un problema
Avevamo spesso elogiato la retroguardia biancorossa negli ultimi tempi: in 3 partite nel 2013, Burzigotti e compagni avevano visto solo una volta la sfera terminare alle spalle di Liverani, per effetto di un rigore inventato dall'arbitro Maresca nel ko interno contro il Catanzaro. Da bravi alunni che avevano appreso la lezione a memoria, ieri i difensori biancorossi, complice anche l'elevata quantità del reparto offensivo nocerino, si sono trasformati in allievi impreparati e in costante affanno di fronte alle avanzate rossonere. Oltre alle 4 reti al passivo, vi sono i 13 calci d'angolo in favore dei padroni di casa a testimoniare una gara a senso unico, con la retroguardia biancorossa poco protetta dalla mediana e Carretta e Molina in ritardo quando si trattava di rinculare sugli attacchi di Garufo e Daffara, terzini con licenza di offendere. La Nocerina ha capito subito l'atteggiamento biancorosso, mirante a soffocare le geometrie di De Liguori con Meduri, e ha preferito sfondare sulle fasce, laddove ha trovato ampi spazi. E' tornata una sensazione: questo Barletta quando subisce gol raramente reagisce, per demerito anche di un attacco che manca di spunti, alternative ai soli La Mantia e Barbuti e deve affidarsi alla giocata dei suoi fantasisti (vedi Meduri a Perugia o Dezi contro il Pisa) per essere adeguatamente pericoloso. Ma questa è storia vecchia, una storia che il mese di gennaio e la dirigenza biancorossa non sono riusciti a riscrivere.
Nessuna sosta concessa, ultime chances in entrata
Si dice che dopo una sconfitta sia bene tornare quanto prima in campo. Al Barletta, in tal senso, una minima "mano" la offre il calendario. La squadra è tornata al lavoro già questa mattina sul prato del "Puttilli": Barletta-Avellino, valevole per la 20^ giornata del torneo di Prima Divisione, si disputerà sabato 9 febbraio alle 16, con diretta tv su Sportitalia. Tra cinque giorni arriverà a Barletta la seconda forza del campionato: occorre leccarsi di fretta le ferite, ornare quanto prima la squadra che ha superato Perugia e Pisa. e capire che con questo atteggiamento il baratro della Seconda Divisione si avvicina sempre più. Troppo evidenti i "mismatches" che il campo ieri ha evidenziato, troppo profonde le crepe che il fallimentare mercato di gennaio non ha colmato. Il mercato, appunto: il ds Martino raccontò che gli arrivi in biancorosso non si sarebbero chiusi il 31, ma sarebbero proseguiti "pescando" tra gli svincolati o i nomi dei "fuori lista" in serie B. Un nome su tutti è quello di Alessandro Noselli (33 anni, ex-Mantova) per l'attacco, sarà l'ennesimo falso allarme o qualcosa si muoverà fino a sabato?
(Twitter: @GuerraLuca88)
Per capire che sarebbe stata una giornata particolare sarebbe stato sufficiente guardare i presagi offerti dal cielo e dal meteo. Un autentico diluvio nelle 24 ore precedenti la partita, il terreno del "San Francesco" simile a un acquitrinio e il Barletta è lentamente colato a picco, come un'armata che minuto dopo minuto perde resistenza fino ad affondare. A Barletta si è consumata una delle peggiori recite stagionali, si è visto il lato oscuro delle casacche biancorosse che non avevamo più visto dopo l'addio di Stringara e il ritorno di mister Novelli. La prestazione vista ieri contro la Nocerina e il poker al passivo derivatone è stata quasi la prosecuzione della coda di calciomercato invernale intrapreso in via Veneto: un "vorrei ma non posso" o meglio "vorrei ma non riesco", che ha lasciato un pugno di mosche in mano, una brusca retromarcia nel momento in cui sarebbe stata necessaria un'evidente accelerazione. Un'altra porta chiusa in faccia, dopo i tanti "no" dai salotti dell'Ata Hotel Executive, che ha gettato ombre sull'ottimo lavoro fatto sul campo da un mese a questa parte. Non è su campi come quelli di Nocera che si conquista la salvezza, ma certi passi indietro non possono materializzarsi.
Novelli uomo solo al comando?
C'è un filo doppio tra il pre-partita di Nocera e la conferenza stampa successiva al fischio finale: è la sensazione di solitudine che trapela dalle parole di mister Raffaele Novelli davanti ai microfoni. Sabato aveva risposto in maniera evasiva alle domande sul mercato , trincerandosi dietro una corazza, nella quale aveva racchiuso l'intera rosa ("Chiedete al direttore sportivo" è stata la risposta a ogni domanda sul mercato), deludendo le attese perchè sembrava essere giunto il momento di togliersi qualche spina, decisione questa rinviata probabilmente a fine torneo per restituire compattezza all'ambiente, destabilizzato dalle trattative di mercato. Ieri l'allenatore salernitano ha glissato sulle domande sul mercato, ribadendo la trama già vista 36 ore prima. Che Novelli sia deluso per il mancato arrivo degli attesi "quattro rinforzi di qualità" appare ormai evidente, ciò che si denota negli ultimi tempi è una sorta di distacco tra mister e dirigenza, con l'"ombra" di Nevio Orlandi che aleggia in sottofondo. Speriamo di essere smentiti a breve dai fatti.
In difesa tornano i buchi, segnare è sempre un problema
Avevamo spesso elogiato la retroguardia biancorossa negli ultimi tempi: in 3 partite nel 2013, Burzigotti e compagni avevano visto solo una volta la sfera terminare alle spalle di Liverani, per effetto di un rigore inventato dall'arbitro Maresca nel ko interno contro il Catanzaro. Da bravi alunni che avevano appreso la lezione a memoria, ieri i difensori biancorossi, complice anche l'elevata quantità del reparto offensivo nocerino, si sono trasformati in allievi impreparati e in costante affanno di fronte alle avanzate rossonere. Oltre alle 4 reti al passivo, vi sono i 13 calci d'angolo in favore dei padroni di casa a testimoniare una gara a senso unico, con la retroguardia biancorossa poco protetta dalla mediana e Carretta e Molina in ritardo quando si trattava di rinculare sugli attacchi di Garufo e Daffara, terzini con licenza di offendere. La Nocerina ha capito subito l'atteggiamento biancorosso, mirante a soffocare le geometrie di De Liguori con Meduri, e ha preferito sfondare sulle fasce, laddove ha trovato ampi spazi. E' tornata una sensazione: questo Barletta quando subisce gol raramente reagisce, per demerito anche di un attacco che manca di spunti, alternative ai soli La Mantia e Barbuti e deve affidarsi alla giocata dei suoi fantasisti (vedi Meduri a Perugia o Dezi contro il Pisa) per essere adeguatamente pericoloso. Ma questa è storia vecchia, una storia che il mese di gennaio e la dirigenza biancorossa non sono riusciti a riscrivere.
Nessuna sosta concessa, ultime chances in entrata
Si dice che dopo una sconfitta sia bene tornare quanto prima in campo. Al Barletta, in tal senso, una minima "mano" la offre il calendario. La squadra è tornata al lavoro già questa mattina sul prato del "Puttilli": Barletta-Avellino, valevole per la 20^ giornata del torneo di Prima Divisione, si disputerà sabato 9 febbraio alle 16, con diretta tv su Sportitalia. Tra cinque giorni arriverà a Barletta la seconda forza del campionato: occorre leccarsi di fretta le ferite, ornare quanto prima la squadra che ha superato Perugia e Pisa. e capire che con questo atteggiamento il baratro della Seconda Divisione si avvicina sempre più. Troppo evidenti i "mismatches" che il campo ieri ha evidenziato, troppo profonde le crepe che il fallimentare mercato di gennaio non ha colmato. Il mercato, appunto: il ds Martino raccontò che gli arrivi in biancorosso non si sarebbero chiusi il 31, ma sarebbero proseguiti "pescando" tra gli svincolati o i nomi dei "fuori lista" in serie B. Un nome su tutti è quello di Alessandro Noselli (33 anni, ex-Mantova) per l'attacco, sarà l'ennesimo falso allarme o qualcosa si muoverà fino a sabato?
(Twitter: @GuerraLuca88)
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