Tatò e Martino parlano del mercato appena concluso
Tatò e Martino parlano del mercato appena concluso
Calcio

Barletta Calcio, dall’ultimo giorno a Milano due arrivi e…Tatò

Ganz e Bijimine completano la rosa, la presenza del presidente apre interrogativi sul futuro

Con sei mesi di ritardo, il Barletta cala le carte sul tavolo e abbraccia quella linea verde votata alla "spending review" tanto reclamizzata a parole in autunno e in inverno, quando il club biancorosso aveva lentamente perso- con modalità a tinte opache- i vari Prutsch, Picci e Allegretti. I proclami di playoff dell'estate sono lontani, l'attualità racconta di un progetto di crescita a marcia lenta e di una cessione procrastinata in extremis come quella del giovanissimo Guglielmi, trattato da club di categoria superiore ma ad oggi rimasto all'ombra di Eraclio.

Un mercato con diritto di riscatto
Campagna, Innocenti, Bijimine e Ganz. Le entrate biancorosse sono state "Under 21", tutte orchestrate attraverso la via del prestito con diritto di riscatto, eccezion fatta per il figlio del "segna semper lu" Maurizio, giunto temporaneamente a titolo secco. Quattro acquisti di prospettiva, che alle spalle hanno però complessivamente 16 presenze e nessuna rete nei tornei di Lega Pro. No all'esperienza, sì all'ulteriore abbassamento dell'età media, dentro con moderati investimenti, sebbene a metà, con riserva di…riscatto, economico per il club e tecnico per i detti calciatori: questa la politica intrapresa da qualche mese a questa parte dal sodalizio di via Vittorio Veneto, confermata dalle mosse di gennaio. Numericamente si è andati oltre il paradigma "un entrata per ogni uscita" portato avanti da patron Tatò nell'ultima apparizione pubblica, datata 21 novembre, con quattro arrivi a fronte di tre partenze. Ora l'organico biancorosso conta due portieri, otto difensori, sei centrocampisti e sei attaccanti e permette se non altro un maggior ventaglio di scelte per mister Orlandi. Per la qualità in tempi ristretti e l'esperienza, sarà necessario attendere.

Romeo e Pippa, permanenza di riserva. Guglielmi resta.
Nell'ultimo giorno di calciomercato, così come avveniva da diverso tempo, sono apparsi passibili di partenza due componenti del reparto arretrato fuori dai radar dell'undici titolare da diverso tempo, nel dettaglio Fabio Antonio Romeo e Andrea Pippa. Il difensore salentino è stato cercato dalla Pergolettese, team di Seconda Divisione che non ha però riscosso il gradimento del 24enne ex-Lecce, mentre il terzino cilentano ha avuto contatti sempre in quarta serie con la Torres, ma l'offerta del club sardo per i prossimi quattro mesi non ha incontrato le idee del difensore classe 1985, che si sarebbe mosso solo per un contratto pluriennale. I due restano in rosa, con destini lontani dalla titolarità imminente, per la maglia che oggi è di Daniele Guglielmi: il difensore classe 1998, dopo diversi rumors che l'avevano accostato a club di categoria superiore, è rimasto all'ombra di Eraclio. Nessun trasferimento e nessuna opzione per il futuro, che lo vedrà masticare ancora calcio in Lega Pro, in quello che sino a due mesi fa per lui non era comunque neppure un sogno.

A Salerno quanti volti nuovi
Quattro arrivi e tre partenze in casa biancorossa, stessa solfa su sponda granata, dove i numeri sono quasi duplicati. Basti pensare che vestono granata elementi del calibro di Pestrin, Scalise, Pasqualini, Ampuero, Gori, mentre hanno salutato Salerno calciatori di valore quali Guazzo e Siniscalchi. Quella di domani pomeriggio sul prato dell'"Arechi" sarà una sfida tra formazioni composte da diversi volti nuove ma soprattutto con voglia di cambiare, in termini di classifica e prospettive. Allora il primo "mini-voto" al calciomercato di Salernitana e Barletta lo darà dopo meno di 48 ore l'unico arbitro, il campo.

Schetter: sogno di un pomeriggio di pieno inverno
Due arrivi all'ultimo giorno, l'anno scorso Prutsch e Camilleri, stavolta Bijimine e Ganz, preceduti da Innocenti e Campagna, al contrario dell'apripista rappresentato da Pippa di due sessioni fa. Il bilancio del mercato biancorosso è questo: a metà giornata, però, il 31 gennaio ha assunto un sapore di amarcord, quando è ventilata negli ambienti di Milano l'affascinante ipotesi del ritorno di Tony Schetter, stimato protagonista della stagione 2011/2012. Un contatto tra l'agente del calciatore e il presidente Tatò aveva fatto scattare la macchina del mercato, incontrando anche il gradimento di Schetter («Non so nulla, il mio procuratore è impegnato in qualche trattativa. Ieri si è incontrato con il presidente Tatò, ma non si è parlato di una trattativa. Non ti nascondo che, se ci fosse la possibilità di tornare a Barletta, verrei molto volentieri»), ma il tutto si è concluso come un sogno di un pomeriggio di pieno inverno, smentito dal dg Martino e tramontato tra mezze verità e manovrine di procuratori. Nulla di fatto, nessun ritorno di fiamma e Schetter che riparte da Gubbio. All'ombra di Eraclio tornerà solo a marzo, e da avversario.

Tatò: un nuovo "acquisto"?
Il dato più significativo, non ce ne vogliano i nuovi volti in biancorosso, è stato però rappresentato dalla presenza nei salotti milanesi del presidente Roberto Tatò, redivivo in pubblico a poco più di due mesi dall'ultima volta e protagonista delle trattative accanto al dg Martino e al segretario Damato, atteggiamento quantomeno "inusuale" per un patron che ha intenzione di disimpegnarsi. Che possa essere il preludio a un ritorno in sella del numero uno ad interim (dimissioni valide dal 1 luglio 2014) del numero 1 di via Vittorio Veneto, alla fine di un'assenza di prese di posizione, la risposta alla domanda sul futuro biancorosso che fa tremare tanti tifosi visti i bui momenti che l'economia locale e tricolore vive, come i pochi pugni che hanno sin qui bussato alle porte del Barletta Calcio testimoniano? Di certo c'è che Tatò avrebbe diritto di spiegare se la sua scelta è passibile di ripensamenti o meno e il dovere di intervenire sull'azienda Barletta Calcio, di sua proprietà ma al tempo stesso- mai dimenticarlo- di interesse collettivo. Questa piazza ha bisogno di programmi, non di un mercato condotto a vista, di un futuro che nasconde incognite dietro ogni angolo, insomma di chiarezza: il presidente lo sa. E se il vero "acquisto" di questa sessione di mercato fosse proprio lui?...
(Twitter: @GuerraLuca88)
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