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Calcio
Azionariato popolare, "I Biancorossi" raccolgono le prime adesioni
Zingrillo: «Il 10 maggio presentazione all'amministrazione e alla Lega Pro»
Barletta - lunedì 21 aprile 2014
Sullo sfondo del futuro del calcio biancorosso resta a chiare lettere il grido di aiuto per la sopravvivenza del Barletta Calcio, lanciato dal presidente Roberto Tatò, ma ad ora l'aria intorno al sodalizio di via Vittorio Veneto non è ancora "frizzante" come si potrebbe sperare a 70 giorni da una dead-line che suscita non poche preoccupazioni. Al momento, l'unica iniziativa concreta- sebbene non sostenibile da sola- resta quella dell'azionariato popolare, lanciata dal Barletta Club "I Biancorossi".
A otto giorni dalla presentazione dell'iniziativa ai soci, avvenuto il 12 aprile, i passi in avanti sono raccontati dal coordinatore del club, Mimmo Zingrillo, imprenditore già vicino al Barletta Calcio con ruoli di sponsorship negli scorsi anni: «A breve metteremo in chiaro un indicatore che darà segno limpido dell'accrescimento delle quote- spiega Zingrillo- Abbiamo intanto registrato lo statuto, grazie alla collaborazione di Agostino Cafagna, e questo ci permetterà di rilasciare ricevute fiscali e di usufruire degli sgravi previsti. Molto attivo nel nostro direttivo è Francesco Dicorato (ex segretario Settore Giovanile SS Barletta Calcio, ndr) che è molto attivo come collettore di interessi intorno al Barletta».
Si parte da un contributo minimo di € 10.00 ad uno massimo di € 5000.00. Numeri in continuo aumento per dare una mano al Barletta Calcio, in un'epoca caratterizzata dai termini "incertezza" e "opacità" dentro e fuori dal campo. Fulcro ispiratore dell'iniziativa sono i Taras, che a Taranto possiedono il 18% del Taranto FC 1927 dall'estate 2012, un'idea che piace molto. Il macro-obiettivo de "I Biancorossi" è quello di creare una piccolissima cordata di piccoli imprenditori e professionisti che possano sostenere Tatò o chi per lui e altri personaggi importanti al fine di ridestare l'amore verso il Barletta in Lega Pro. L'obiettivo è quello di acquisire una quota superiore all'1%, ma realisticamente intorno al 10%. «Sarà scelta del contribuente quella di palesarsi o essere rappresentato da numeri progressivi- continua Zingrillo- per il momento sono tutti anonimi e si attengono ai parametri stabiliti, questo proprio per dare un senso di correttezza ed equità. Abbiamo attivato un count-down a crescere, che è già partito, e siamo leggermente più ottimisti sul futuro del Barletta».
Mentre sullo sfondo degli imprenditori interessati restano sempre più sfumati i rumors legati a cordate liguri o salentine e al presidente del Bisceglie Nicola Canonico, con i nomi di Pasquale Di Cosola o altri imprenditori locali "in caldo", una tappa è delineata: «Il 10 maggio sarà tempo di presentare il progetto di azionariato popolare alla piazza- conclude Zingrillo- inviteremo in forma settoriale professionisti e imprenditori della città, e al tempo stesso i rappresentati del Barletta Calcio, l'amministrazione comunale e la Lega Pro: il direttore generale Ghirelli ha ascoltato le nostre istanze, e potrebbe esserci il referente per quanto riguarda la Supporters Trust, Emanuele Paolucci». Un sostegno invidiabile, che attende però redini certe per il futuro biancorosso per avere un senso utile.
(Twitter: @GuerraLuca88)
A otto giorni dalla presentazione dell'iniziativa ai soci, avvenuto il 12 aprile, i passi in avanti sono raccontati dal coordinatore del club, Mimmo Zingrillo, imprenditore già vicino al Barletta Calcio con ruoli di sponsorship negli scorsi anni: «A breve metteremo in chiaro un indicatore che darà segno limpido dell'accrescimento delle quote- spiega Zingrillo- Abbiamo intanto registrato lo statuto, grazie alla collaborazione di Agostino Cafagna, e questo ci permetterà di rilasciare ricevute fiscali e di usufruire degli sgravi previsti. Molto attivo nel nostro direttivo è Francesco Dicorato (ex segretario Settore Giovanile SS Barletta Calcio, ndr) che è molto attivo come collettore di interessi intorno al Barletta».
Si parte da un contributo minimo di € 10.00 ad uno massimo di € 5000.00. Numeri in continuo aumento per dare una mano al Barletta Calcio, in un'epoca caratterizzata dai termini "incertezza" e "opacità" dentro e fuori dal campo. Fulcro ispiratore dell'iniziativa sono i Taras, che a Taranto possiedono il 18% del Taranto FC 1927 dall'estate 2012, un'idea che piace molto. Il macro-obiettivo de "I Biancorossi" è quello di creare una piccolissima cordata di piccoli imprenditori e professionisti che possano sostenere Tatò o chi per lui e altri personaggi importanti al fine di ridestare l'amore verso il Barletta in Lega Pro. L'obiettivo è quello di acquisire una quota superiore all'1%, ma realisticamente intorno al 10%. «Sarà scelta del contribuente quella di palesarsi o essere rappresentato da numeri progressivi- continua Zingrillo- per il momento sono tutti anonimi e si attengono ai parametri stabiliti, questo proprio per dare un senso di correttezza ed equità. Abbiamo attivato un count-down a crescere, che è già partito, e siamo leggermente più ottimisti sul futuro del Barletta».
Mentre sullo sfondo degli imprenditori interessati restano sempre più sfumati i rumors legati a cordate liguri o salentine e al presidente del Bisceglie Nicola Canonico, con i nomi di Pasquale Di Cosola o altri imprenditori locali "in caldo", una tappa è delineata: «Il 10 maggio sarà tempo di presentare il progetto di azionariato popolare alla piazza- conclude Zingrillo- inviteremo in forma settoriale professionisti e imprenditori della città, e al tempo stesso i rappresentati del Barletta Calcio, l'amministrazione comunale e la Lega Pro: il direttore generale Ghirelli ha ascoltato le nostre istanze, e potrebbe esserci il referente per quanto riguarda la Supporters Trust, Emanuele Paolucci». Un sostegno invidiabile, che attende però redini certe per il futuro biancorosso per avere un senso utile.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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