
Calcio
Andrea Giallombardo: «Contro il Barletta non sarà facile»
Il difensore rossoblù analizza il momento del Gubbio
Barletta - sabato 9 novembre 2013
Dopo la buona prestazione offerta contro il Perugia, il Barletta Calcio di mister Orlandi è chiamato a dare continuità al proprio campionato e a non ripetere lo stesso errore di Pagani, quando ai biancorossi sembravano mancare coraggio e determinazione. Il prossimo avversario del Barletta è il Gubbio, una squadra in forma che ha raccolto 7 dei suoi 11 punti nelle ultime 3 partite. Ad analizzare il momento dei rossoblu eugubini è l'esperto terzino sinistro Andrea Giallombardo, arrivato in estate dall'Ascoli:
Giallombardo, nelle ultime partite il Gubbio ha invertito la rotta: sono arrivati 7 punti nelle ultime 3 partite. A cosa è dovuto questo cambiamento?
«Più che un'inversione di rotta, adesso riusciamo a portare a casa l'intera posta in palio. Forse un pizzico di cattiveria ci è mancata, anche se prima giocavamo meglio, eravamo meno concreti. Ora, invece, abbiamo trovato questi risultati e un po' più di concretezza».
La vostra squadra è composta da tanti giovani. Le ultime vittorie hanno riportato consapevolezza nei vostri mezzi?
«Sicuramente, queste vittorie hanno portato entusiasmo all'interno di un gruppo formato da tanti giovani. Ci mancava una vittoria per sbloccarci».
L'unica pecca di questo inizio stagione sono i troppi gol subiti. Cosa non ha funzionato nel reparto arretrato finora?
«Si attacca in undici e si difende in undici. Non accuserei quindi il reparto arretrato. Quando si prendono troppi gol, la colpa è di tutta la squadra, e quando si fa gol, il merito è di tutti».
Che partita si aspetta di affrontare domenica? Cosa si aspetta da questo Barletta che recentemente ha fermato il Perugia?
«Sarà una partita difficilissima, il Barletta verrà qui a cercare di fare del proprio meglio. Noi dobbiamo stare attenti, perché ogni partita nel campionato di Lega Pro non è mai scontata».
Al "Barbetti" sinora avete incontrato qualche difficoltà in più. Come mai in casa avete fatto più fatica?
«In casa non riuscivamo mai ad andare in vantaggio per primi. Quando siamo andati in vantaggio, siamo riusciti a vincere la partita. Era questo che ci penalizzava: partivamo e subivamo sempre gol. Abbiamo avuto sempre buone reazioni, però rimontare e vincere non è mai facile».
Come vede la crescita dei ragazzi più giovani che compongono la rosa del Gubbio?
«Bene, sono tutti ragazzi fantastici che si mettono a disposizione. Noi più vecchi cerchiamo di farli crescere nel modo migliore. Poi loro sono intelligenti e, se ci seguono, qualcosa in più riusciranno a farla».
La partita contro il Barletta sarà uno spartiacque per la stagione del Gubbio?
«Sicuramente per noi è una partita fondamentale, perché può dirci già da ora che tipo di campionato andremo a fare. Di certo, però, se non vinceremo domenica, nulla sarà precluso».
Quali obiettivi vi siete dati ad inizio stagione?
«Non ci siamo posti obiettivi. Avendo la nona posizione alla portata un po' di acquolina ti viene. Questo è un campionato difficile, e in ogni caso ci sarà da lottare».
Dove può andare, invece, questo Barletta che avete avuto modo di studiare in questi giorni?
«Anche il Barletta farà un campionato simile al nostro con diverse difficoltà. È comunque una buona squadra, ha giocatori anche esperti come Allegretti. Anche il Barletta secondo me può fare un buon campionato».
Il Barletta verrà a Gubbio senza 4 titolari (out Allegretti, La Mantia, D'Errico e Camilleri). Sarà un motivo per voi per dormire sonni più sereni?
«Se andiamo a contare gli infortunati, anche noi non siamo messi benissimo. Abbiamo la fortuna di avere dei ragazzi bravi che domenica hanno sostituito chi gioca sempre facendosi trovare pronti. Perciò questo può avvenire anche in casa Barletta».
Giallombardo, nelle ultime partite il Gubbio ha invertito la rotta: sono arrivati 7 punti nelle ultime 3 partite. A cosa è dovuto questo cambiamento?
«Più che un'inversione di rotta, adesso riusciamo a portare a casa l'intera posta in palio. Forse un pizzico di cattiveria ci è mancata, anche se prima giocavamo meglio, eravamo meno concreti. Ora, invece, abbiamo trovato questi risultati e un po' più di concretezza».
La vostra squadra è composta da tanti giovani. Le ultime vittorie hanno riportato consapevolezza nei vostri mezzi?
«Sicuramente, queste vittorie hanno portato entusiasmo all'interno di un gruppo formato da tanti giovani. Ci mancava una vittoria per sbloccarci».
L'unica pecca di questo inizio stagione sono i troppi gol subiti. Cosa non ha funzionato nel reparto arretrato finora?
«Si attacca in undici e si difende in undici. Non accuserei quindi il reparto arretrato. Quando si prendono troppi gol, la colpa è di tutta la squadra, e quando si fa gol, il merito è di tutti».
Che partita si aspetta di affrontare domenica? Cosa si aspetta da questo Barletta che recentemente ha fermato il Perugia?
«Sarà una partita difficilissima, il Barletta verrà qui a cercare di fare del proprio meglio. Noi dobbiamo stare attenti, perché ogni partita nel campionato di Lega Pro non è mai scontata».
Al "Barbetti" sinora avete incontrato qualche difficoltà in più. Come mai in casa avete fatto più fatica?
«In casa non riuscivamo mai ad andare in vantaggio per primi. Quando siamo andati in vantaggio, siamo riusciti a vincere la partita. Era questo che ci penalizzava: partivamo e subivamo sempre gol. Abbiamo avuto sempre buone reazioni, però rimontare e vincere non è mai facile».
Come vede la crescita dei ragazzi più giovani che compongono la rosa del Gubbio?
«Bene, sono tutti ragazzi fantastici che si mettono a disposizione. Noi più vecchi cerchiamo di farli crescere nel modo migliore. Poi loro sono intelligenti e, se ci seguono, qualcosa in più riusciranno a farla».
La partita contro il Barletta sarà uno spartiacque per la stagione del Gubbio?
«Sicuramente per noi è una partita fondamentale, perché può dirci già da ora che tipo di campionato andremo a fare. Di certo, però, se non vinceremo domenica, nulla sarà precluso».
Quali obiettivi vi siete dati ad inizio stagione?
«Non ci siamo posti obiettivi. Avendo la nona posizione alla portata un po' di acquolina ti viene. Questo è un campionato difficile, e in ogni caso ci sarà da lottare».
Dove può andare, invece, questo Barletta che avete avuto modo di studiare in questi giorni?
«Anche il Barletta farà un campionato simile al nostro con diverse difficoltà. È comunque una buona squadra, ha giocatori anche esperti come Allegretti. Anche il Barletta secondo me può fare un buon campionato».
Il Barletta verrà a Gubbio senza 4 titolari (out Allegretti, La Mantia, D'Errico e Camilleri). Sarà un motivo per voi per dormire sonni più sereni?
«Se andiamo a contare gli infortunati, anche noi non siamo messi benissimo. Abbiamo la fortuna di avere dei ragazzi bravi che domenica hanno sostituito chi gioca sempre facendosi trovare pronti. Perciò questo può avvenire anche in casa Barletta».
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