Donazione apparecchiature alla casa-famiglia
Donazione apparecchiature alla casa-famiglia "Mons. Vincenzo Frezza"
Eventi

Una mano per i bisogni della casa-famiglia "Mons. Frezza"

Il Rotary Club di Barletta dona due apparecchi per terapie e cure a ultrasuoni

"L'apparecchiatura arriva in un momento provvidenziale, in cui la Asl ci aveva privato di un fisioterapista: queste apparecchiature non cambieranno la vita dei nostri ragazzi, ma certamente allevieranno i dolori di chi è costretto a restare seduto per 24 ore al giorno". Le parole di Cosimo Cilli, direttore e "mente creatrice" della Casa-Famiglia dell'Unitalsi, sita in via Regina Margherita adiacente alla Chiesa di San Benedetto, restituiscono il senso dell'evento celebrato questa mattina presso l'edificio dedicato a "Mons. Vincenzo Frezza" - Fondazione "Lamacchia": un esempio di gratuità e solidarietà, consapevole di essere una goccia in un oceano di bisogni. Il Rotary Club di Barletta, presieduto da Nuccia Cafagna, ha infatti donato agli abitanti della casa-famiglia un apparecchio combinato per elettroterapia e ultrasuoni, ed un altro per laser-terapia a scansione, mezzi efficaci per il trattamento delle patologie osteo-articolari e per il recupero del tono e del trofismo muscolare che diminuisce drasticamente in seguito al non uso.

Nella palestra dedicata alla riabilitazione dei nove abitanti disabili della struttura, fra cui anche ragazzi e ragazze molto giovani con gravi disabilità motorie, il tavolo composto dal medico fisiatra Giovanni Papeo, dalla Cafagna, dallo stesso Cilli e Don Angelo Dipasquale. Presenti anche tanti rappresentanti dell'Asl, un segnale forte verso i ragazzi che animano e vivono la casa-famiglia, protagonisti in passato di dure, per qualcuno forse insuperabili, esperienze di vita, a volte subite, molto più spesso affrontate vis-a-vis, grazie al supporto dello staff medico e psicologico messo a disposizione. "E' vero che in Italia mancano le risorse ma non mancano i bisogni- ha ammonito Cilli- quelli dei nostri ragazzi sono stati aiutati da cuori di uomini in questo caso, cuori semplici, spesso anonimi".

Anime semplici, come quelle dei donatori, ringraziati dal personale della casa-famiglia con un simbolico video, spiegato da Cilli: "Il gesto dei Rotary è frutto di disinteressata solidarietà: il nostro medico incaricato è un fisiatra e, vista la disponibilità dei Rotary, ho delegato a lui la scelta dei macchinari necessari. Per noi questa casa ha un enorme valore, non dimentichiamoci che per i nostri ragazzi, che non hanno una famiglia, è il sinonimo di amore". Amore che guida ogni gesto, come spiegato da Don Angelo Dipasquale, parroco della chiesa di San Benedetto, e risponde ai bisogni "fisici e morali dei malati cronici". Tra le necessità c'è anche la riabilitazione in acqua, che oggi i ragazzi svolgono in strutture esterne e non con costanza: sarà questa la prossima pesca nel mare della solidarietà?
(Twitter: @GuerraLuca88)
6 fotoDonazione apparecchiature alla Casa-Famiglia "Mons. Vincenzo Frezza"
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