Scelta Civica mette nero su bianco la sfiducia a Chieppa. E’ il via al rimpasto?

Il momento in cui si sarebbe passati dai proclami a mezzo stampa e dagli interventi in Consiglio comunale, alle parole messe nere su bianco, era ipotizzabile che sarebbe prima o poi arrivato. A rimanere era il dubbio su chi per prima, tra le forze politiche di maggioranza, avrebbe rotto il ghiaccio, e richiesto formalmente un cambio della composizione della Giunta Cascella. Ora qualcuno quel primo passo sembrerebbe averlo compiuto.

E così, passati già un buon numero di mesi (quasi una gravidanza), sarebbe in questi giorni arrivata sulla scrivania di Cascella, la richiesta per iscritto da parte della forza politica che in maniera più esplicita rispetto ad altre aveva già espresso in questi mesi di non più riconoscere politicamente il proprio assessore in Giunta, ma che si era fin ad ora fermata, come detto, a proclami a mezzo stampa e interventi in Consiglio comunale: stiamo parlando di Scelta Civica.

Il partito, rappresentato nell'assemblea consiliare dai consiglieri Marcello Lanotte e Michele Maffione, avrebbe infatti chiesto per iscritto al Sindaco, la testa dell'assessore al Bilancio, Lorenzo Chieppa, lamentando un rapporto di fiducia tra consiglieri e assessore ormai compromesso, e sottolineando la necessità di dover procedere ad una sostituzione. La sfiducia finora latente sarebbe così ora stata messa nero su bianco. La conseguenza paventata, nel caso in cui la richiesta non venga accolta, sarebbe quella di un appoggio esterno all'amministrazione, con una valutazione volta per volta dei provvedimenti che arriveranno in Consiglio comunale.

Nulla che non sapevamo? Certo, ma mai come in questi casi: verba volant scripta manent. E non solo. Tale richiesta rischia ora di fare da apripista alle richieste delle altre forze politiche, tra le quali, eccetto Buona Politica e Centro Democratico, c'è chi come PD e Sinistra Unita che, con un solo assessore a testa, si sentirebbero sottorappresentate, e chi come la lista civica Cascella Sindaco Insieme che vorrebbe una più chiara rappresentanza, essendo l'assessore Rizzi considerabile più come espressione del sindaco. Dalla singola sostituzione all'effetto domino che porta dritto al rimpasto, il passo potrebbe perciò ora essere breve.

Nell'esclusiva intervista di inizio anno, Cascella sul tema si era così pronunciato: «Il rimpasto della giunta lo escludo, non ne vedo la ragione. Ciò non significa che non ci possono essere aggiustamenti o interventi. Di rimpasto si è parlato sin dal primo giorno. Se una o più forze politiche ne sentono la necessità, possono esporre le proprie ragioni e ci potremo confrontare. Se una forza politica ritiene che la propria rappresentanza sia problematica io ne terrò conto e mi aspetto da questa forza che rispetti a sua volta i criteri che sin dall'inizio avevo espresso, ovvero la presentazione di una rosa di nomi con competenze particolari di cui poter tenere conto. Non escludo che questo possa accadere, anzi qualcuno l'ha già messa in campo. Altra cosa è mettere in discussione la natura e il carattere complessivo della giunta: in quel caso il problema riguarderebbe me come sindaco. Non cambierà l'equilibrio tra la rappresentanza dei partiti e quella politico sociale della città, cambiare questo equilibrio apparterrebbe a logiche politiche vecchie che non sono le mie».

Il rimpasto escluso rimarrà tale? Cosa risponderà il sindaco a singole richieste di cambiamenti, a incominciare da quella in questione? Staremo a vedere.