Raffaele Corvasce, Legambiente Barletta. <span>Foto Ida Vinella</span>
Raffaele Corvasce, Legambiente Barletta. Foto Ida Vinella
La città

Polveri giallo-arancioni, Legambiente: «Sono trascorsi sette mesi dai rilevamenti, chiediamo chiarezza»

La nota firmata dal presidente Raffaele Corvasce

«Sono trascorsi esattamente sette mesi da quando numerosi cittadini residenti in area industriale, fra via Misericordia e via del Mare, lamentavano la presenza di anomale deposizioni di colore giallastro su immobili, automobili e suppellettili esposte all'aperto. Ad oggi non è dato sapere se le sostanze aerodisperse in atmosfera tra la fine del 2024 e le prime settimane del 2025 siano state in grado di cagionare danno alla salute dei cittadini o se al contrario siano risultate innocue, né è dato sapere cosa le abbia prodotte, se sia stata individuata una potenziale fonte di emissione; questo nonostante un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, una richiesta di accesso agli atti indirizzata al Comandante di Polizia Locale e un'ultima più recente richiesta di aggiornamenti, indirizzata sempre alla Procura». Così il presidente di Legambiente Barletta, Raffaele Corvasce

«Nel confermare la fiducia nell'operato degli organi preposti sentiamo il dovere, in quanto Associazione portatrice di interessi, di chiedere all'Amministrazione comunale di essere correttamente informati su quanto accaduto, di ricevere rassicurazioni sulla tossicità o meno delle sostanze disperse e sulle iniziative che si stanno portando o si intendono portare avanti per migliorare o integrare, come annunciato in principio d'anno il sistema di monitoraggio della qualità dell'aria. Per quanto limitate le risorse economiche a disposizione dell'Amministrazione, in realtà non mancano: esiste infatti un capitolo di entrata specifico del bilancio comunale che ha una destinazione vincolata finalizzata ad interventi di tutela e miglioramento ambientale. Ci aspettiamo che le risorse residue di questo capitolo vengano opportunamente destinate a efficentare il sistema di centraline e a prevedere l'implementazione di set ulteriori di analisi, mirate ad esaminare una gamma di inquinanti sempre più ampia. Ci auguriamo che queste nostre richieste possano trovare riscontro e accoglimento, dal momento che non rispondono ad un intento di sterile polemica o critica all'operato dell'Amministrazione e tutti gli Enti preposti, ma ad una reale esigenza di informazione e trasparenza dell'attività amministrativa».
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