Marina Dimatteo. <span>Foto Ida Vinella</span>
Marina Dimatteo. Foto Ida Vinella
Politica

Politica e lavori pubblici, l'analisi dell'assessore Marina Dimatteo

Dalla scuola "D'Azeglio" alla tempesta politica, il bilancio di un anno a Palazzo di Città

Difficile restare insensibili dinanzi a manifestazioni di dissenso, allargate a tutta la cittadinanza, soprattutto in periodi turbolenti per la vita politica locale. Se da un lato la città di Barletta sembrerebbe ormai nell'occhio del ciclone per le varie vicissitudini riguardanti la gestione della cosa pubblica, dall'altro parrebbe necessaria un'analisi lucida dei motivi che potrebbero celarsi dietro alcuni dei disservizi denunciati. È così che – con grande disponibilità – l'Assessore ai Lavori Pubblici Marina Dimatteo e il Dirigente dello stesso settore Donato Lamacchia, hanno acconsentito a fare luce sulle ombre dell'Amministrazione Cascella. Abbiamo potuto realizzare questa intervista esattamente in concomitanza con l'anniversario di un anno di incarico per l'assessore Dimatteo, e dunque l'occasione è stata preziosa per trarre un bilancio di quanto fatto fino ad ora e lanciare uno sguardo d'insieme sullo stato delle cose a Barletta.

I problemi più vicini alla cittadinanza possono sembrare miseri rispetto alle grandi tematiche, ma di certo sono molto sentiti da chi sconta il disagio sulla propria pelle. Questione che ha destato abbastanza scalpore non molto tempo fa è stata quella dei lavori incompleti in via Pistergola. Quali eventi hanno portato a tale imprevisto?
«I lavori in zona San Giacomo riguardano innanzitutto il rifacimento della fogna nera con eventuale allacciamento idraulico al pozzo fognario sito in Corso Vittorio Emanuele e la sostituzione dell'asfalto con un basolato in pietra» ha esordito la Dimatteo, sottolineando che nella storica via cittadina si sarebbe trattato di una breve sospensione dei lavori causata da una richiesta dei residenti di allargare i marciapiedi per consentire soprattutto a carrozzine di circolare in quel tratto di strada. «Tale sospensione è scaturita anche da una quantificazione del costo in denaro successiva a tale richiesta» ha chiarito l'assessore aggiungendo: «In effetti i lavori sono ripresi regolarmente a partire dal 13 febbraio».

La scuola D'Azeglio è ancora al centro di una corposa polemica. L'istituto è ormai chiuso dallo scorso settembre e richiede un intervento rapido data la posizione urbanistica dello stabile, oltre alle pressanti e legittime richieste della popolazione scolastica. A che punto e di quale natura sono i lavori?
«Il piano d'intervento varato dall'Amministrazione prevede adeguamenti immediati e necessari dal punto di vista sismico e strutturale, volti alla messa in sicurezza ed agibilità dell'edificio». «Dopo un controllo preventivo effettuato su tutti i plessi scolastici prima dell'inizio delle lezioni, si è compreso che la D'Azeglio desse non poche risposte negative sotto il profilo della sicurezza». Preoccupazioni quelle del dirigente Lamacchia che ben presto si sono trasformate in realtà nel momento in cui alcune prove di resistenza sismica sullo stabile hanno dato riscontri tutt'altro che positivi.

«Missione primaria è quella di ammodernare i vari istituti cittadini con opportune soluzioni strutturali ed impiantistiche» ha continuato Lamacchia che poi ha approfondito la questione dal punto di vista tecnico. «Sin dalle prime indagini lo stabile si è subito dimostrato molto debole sul piano della resistenza statica che le successive relazioni tecniche e indagini strutturali hanno confermato pienamente. Dunque è stato deciso con l'assenso del preside Basile, di chiudere tale struttura e di spostare la popolazione scolastica in altre scuole locali». Si è parlato anche di tempistiche e della futura destinazione d'uso dell'istituto scolastico. «Entro maggio si dovrebbe ricevere un primo riscontro sull'entità degli interventi da compiere sulla D'Azeglio. Diverse sono state le voci infondate secondo cui, dopo gli adeguamenti strutturali, l'edificio sarebbe stato adibito a sede degli uffici amministrativi comunali» ha riferito il Dirigente ai Lavori Pubblici che ha inoltre rimarcato «la destinazione d'uso dello stabile rimarrà sempre e solo di ambito puramente scolastico».

L'attuale situazione della scuola D'Azeglio sarebbe di tipo emergenziale, come anche gli interventi da effettuare sulla struttura e l'Amministrazione sembrerebbe propensa a riconsegnare quanto prima almeno una parte delle aule, data la posizione di tale plesso, in un'area urbanisticamente molto densa. Difatti, a sentire gli addetti ai lavori, una buona parte degli studenti sarebbe stata trasferita nello storico edificio scolastico "Principe di Napoli" così da non creare eccessivi disagi negli spostamenti per i residenti dell'area interessata. «Paradossalmente, questa è una grande opportunità per la scuola "D'Azeglio" poiché sarà molto probabilmente la scuola con più investimenti e dunque più funzionale didatticamente parlando» ha concluso Lamacchia che ha poi ricordato: «Altri interventi saranno effettuati sulle scuole "Collodi" e "Fraggianni"».

L'ambito della conversazione è poi virato su argomenti di stampo puramente politico, partendo dalla vicenda che ha visto protagoniste la consigliera Grazia Desario e proprio l'assessore Dimatteo, in un dibattito riguardo il modo di fare politica dello stesso membro della Giunta. Abbiamo chiesto all'assessore riscontro sull'attacco giunto sull'approvazione delle variazioni di bilancio che, secondo la Desario, sarebbe avvenuta in modo ricattatorio, inserendo diverse voci in una stessa votazione. L'assessore Marina Dimatteo ha risposto mettendo in evidenza che i provvedimenti di variazione di bilancio portati in consiglio, afferissero a provvedimenti diversi con votazioni distinte su argomenti come il "P.U.M.S.", "Casa De Nittis" e poi manutenzioni senza alcuna pretesa ricattatoria. «In ogni caso ho dato seguito all'impegno preso con la consigliera e con la cittadinanza garantendo con non pochi problemi, in primis la copertura finanziaria poi l'acquisto e l'istallazione della pensilina necessaria».

Dalle tematiche strettamente legate alla città, concludiamo con un parere politico. L'Amministrazione Cascella è nell'occhio del ciclone: vengono denunciati cambi di rotta e di interpreti politici, oltre che una scarsa comunicazione con la cittadinanza. Traccerebbe un bilancio dell'ultimo anno amministrativo?
«Un punto cardine dell'operato amministrativo è stata la zona 167, sulla quale si è agito su più fronti, seguendo il progetto originario in continuità con chi mi ha preceduto. Vi sono state di certo alcune criticità, ma in ogni caso si cerca ogni giorno di portare a termine i lavori già in corso d'opera, si veda ad esempio via Romanelli». «In alcuni casi sono state segnalate delle problematiche da parte dei residenti ed esercenti del quartiere, ma si è sempre cercato di creare il minor disagio possibile ai cittadini» ha chiosato l'assessore Dimatteo.

«Col nostro lavoro, con l'impegno di tutta la giunta e la condivisione dalle forze politiche di maggioranza, è giunta finalmente a Barletta la possibilità di candidare un Parco Progetti al "Bando per la riqualificazione e sicurezza delle periferie". Sono stati stanziati 7,5 milioni di euro per la riqualificazione dell'ambito costiero della BAT e di certo non può passare inosservata la grande opera di ammodernamento tecnologico della città con l'installazione della fibra ottica in 167, presente solo nelle grandi città italiane» ci ha tenuto a precisare l'assessore che come si deduce dal suo lavoro, sta seguendo un modus operandi del tutto innovativo, lavorando più sul campo con personale qualificato che dietro una scrivania, toccando con mano la realtà. Anche il Dirigente Lamacchia è intervenuto in questo senso, indicando come meta primaria quella di dare una nuova impronta alla città, spingere gli abitanti ad agire e reagire attivamente alle questioni territoriali, risvegliando il senso civico e di appartenenza di ognuno.

Barletta pare dunque essere, sotto alcuni aspetti amministrativi, in "buone mani" nella misura in cui – come già ampiamente trattato – nuova verve sembrerebbe essere giunta tra le scrivanie degli addetti ai lavori. Spinta importante che di certo affianca alle solite richieste di "cambiare la situazione" effettivi interventi sul campo, con la meta ultima di apportare benefici alla comunità.
10 fotoIntervista all'assessore Marina Dimatteo
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