Droga Siringa
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Cronaca

Piove droga su Barletta

25 dosi, poi altre 24, ancora altre 8. E' solo la punta dell'iceberg?. Dimensioni inquietanti del fenomeno

Che si tratti di intere piantagioni di Cannabis Indica o di spacciatori al dettaglio poco importa: la guardia dei Carabinieri di Barletta e della dipendente Stazione di Canosa di Puglia rimane sempre molto alta. Nonostante le inquietanti dimensioni assunte dal fenomeno della produzione dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle due cittadine del nord barese, testimoniate dagli ingenti sequestri operati negli ultimi tempi, i militari continuano ad operare un pressing asfissiante su spacciatori e "coltivatori". Anche il fine settimana appena trascorso ha fatto registrare numerose operazioni che hanno avuto, come bilancio conclusivo, 7 arresti, il sequestro di quasi 2 kg di stupefacente, tra cocaina e marijuana, e la segnalazione alla Prefettura di Bari di numerosi assuntori.

Tra venerdì e sabato sono stati due i blitz messi a segno dai Carabinieri di Canosa di Puglia: i militari hanno dapprima arrestato un 24enne canosino, bracciante agricolo, che è stato sorpreso all'interno del proprio fondo mentre annaffiava quattro piante di Cannabis, per un peso di circa 1,5 kg. Successivamente le attenzioni dei Carabinieri si sono rivolte sul 31enne Francesco Fiore, del luogo e già noto alle Forze dell'ordine. A casa dell'uomo, infatti, gli operanti, supportati da unità cinofile di Bari, hanno rinvenuto 2 involucri in "cellophane" con all'interno 15 grammi di cocaina oltre a 1300 euro in contanti, sostanze da taglio, bilancino di precisione e 3 carte da gioco intrise della medesima sostanza stupefacente.

A Barletta, invece, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile, in meno di 12 ore, hanno sorpreso ed arrestato due pusher 18enni, entrambi con pregiudizi penali: Alessandro Porcelluzzi e Leonardo Cardone.

A fare da sfondo alle due operazioni, ancora una volta, i giardini pubblici a ridosso del Castello Svevo. In particolare, il Porcelluzzi, venerdì pomeriggio, è stato sorpreso a cedere una dose di marijuana ad un tossicodipendente. La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire altri 46 grammi suddivisi in 25 dosi.

In serata, analoga sorte è toccata al Cardone, trovato in possesso di 60 grammi della medesima sostanza, suddivisa in ben 24 dosi occultate all'interno del suo ciclomotore.

Sabato sera, infine, i Carabinieri della città della Disfida hanno sorpreso tre giovani incensurati del luogo che, dall'interno di una autovettura, hanno "consegnato" una dose di cocaina in cambio di denaro ad un tossicodipendente. Il successivo controllo del mezzo ha consentito di rinvenire, negli slip di uno dei tre, altre 8 dosi di cocaina e 2 di marijuana sottoposte a sequestro.
In me si sono succedute emozioni contrastanti nel riportare questi dati e queste note. Un pensiero ricorrente su tutti, per sfuggire alla "noia da scoperta sociale" [il distacco che istintivamente può essere applicato quando si legge qualcosa di aberrante ma geograficamente non vicino a noi -un inglese parlerebbe di nimby event, ovvero un qualcosa che capita Not In My BackYard (nimby per gli amanti dell'acronimo), ovvero "non nel mio cortile"- ndr] e cercare di capire meglio. Un dubbio che è forse lecito porsi: è "normale"? Se considerassimo normale qualcosa del genere, vorrebbe dire non condividerlo ma conviverci, non giustificarlo ma "metabolizzarlo".

Ripeto: è "normale"? Che la droga sia a portata di chi vuole usarla è "normale"? Ai giardini del castello, è "normale"? Se mi va di "farmi" posso trovarla sotto casa, non lontano da un qualsiasi tabaccaio, è "normale"?

Non mi va di creare ossessioni, ma sto cercando di capire se posso conviverci, se non è nel mio backyard, se non mi tocca, non mi toccherà, non toccherà persone vicino a me, non è nella mia stessa città.

Cosa ne pensate? Ditemi la vostra, un commento, una mail alla redazione di Barlettalife. Ne ho bisogno, vorrei rasserenarmi senza attendere che passi del tempo, che altri pensieri allontanino questo dal mio cortile.

Mario Sculco
Editor Barlettalife.it
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