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Papa Benedetto XVI annuncia le sue dimissioni

Il pontificato di Ratzinger terminerà il 28 febbraio. «Le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte»

Papa Benedetto XVI ha poco fa annunciato le sue dimissioni dal pontificato. L'attuale pontefice ha comunicato intorno alle ore 11:40 la sua decisione, con un gesto rivoluzionario e inaspettato che ha sconvolto la platea mondiale, cattolica e non, con un annuncio limpido e non scoraggiato: il suo pontificato terminerà esattamente il 28 febbraio alle ore 20:00. In carica sul soglio di Pietro da otto anni, le motivazioni più precise saranno annunciate da Papa stesso all'assemblea dei fedeli il prossimo mercoledì in occasione della ricorrenza religiosa delle Ceneri. Nel mese di marzo saranno convocati nuovamente cardinali da tutto il mondo per iniziare i lavori al nuovo conclave ed eleggere il prossimo pontefice.

Così ha dichiarato inaspettatamente Ratzinger, in lingua latina, oggi durante il Concistoro a cui partecipava per tre canonizzazioni: «Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio».

Aggiornamento delle ore 15:00
Don Sabino Lattanzio, parroco di San Giacomo di Barletta, intervistato dal Tg3 nazionale: «Questo Papa è stato coerente: ha detto basta». Il riferimento, che il sacerdote barlettano esprime con questa affermazione, è alla cessazione dell'incarico prevista per i vescovi, all'età di 75 anni, come esempio di responsabilità correlata all'età di chi la detiene, che si distingue invece dall'essere sacerdoti, per tutta a vita.

Aggiornamento delle ore 14:38
L'intera nazione sta intervenendo con commenti su questa inattesa notizia, sia dal mondo religioso sia dal mondo laico sia dalla politica. Ha diffuso un suo messaggio anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che dichiara: «Credo che il suo sia stato un gesto di straordinario coraggio e di straordinario senso di responsabilità. Anche il tenere sulle proprie spalle un mandato così straordinariamente impegnativo, com'è quello del Pontefice della Chiesa cattolica, deve fare i conti con il prolungarsi della vita, e il prolungarsi della vita non sempre in condizioni egualmente sostenibili. Quindi, grande coraggio, grande generosità e, da parte mia, moltissimo rispetto».

Aggiornamento delle ore 13:19
Alcune indiscrezioni riportano che «il Papa soffre per dolori articolari e reumatici ma è anche il peso del suo ruolo a incidere sul suo stato generale». E' quanto trapela da fonti mediche dello staff che lo segue. «Il Pontefice è anche sofferente di fibrillazione atriale cronica ma rifiuta i farmaci anticoagulanti prescritti». Le condizioni generali del Papa comunque non sono mai state giudicate eccessivamente preoccupanti dai medici del suo staff.

Aggiornamento delle ore 13:10
«Nel mese di marzo, per Pasqua, dovremmo avere il nuovo Papa» dichiara il portavoce vaticano.

Aggiornamento delle ore 12:58
Quando inizierà il periodo di "sede vacante", Ratzinger si trasferirà per un primo momento a Castel Gandolfo per poi tornare in Vaticano e stabilirsi definitivamente nella sede dove, fino a qualche mese fa, era ubicato il piccolo monastero di suore di clausura sul colle vaticano, abbandonando tutti i poteri di governo del pontefice.

Aggiornamento delle ore 12:44
La notizia delle dimissioni di Benedetto XVI, in poco meno di un'ora, ha già fatto il giro del mondo. Le homepage dei maggiori portali online e siti di informazione del mondo, dalla CNN alla BBC a Libération, ospitano in apertura la notizia, già divulgata dalle agenzie di stampa internazionali. Anche i principali social network Facebook e Twitter la stanno diffondendo: centinaia i "tweet" che riprendono l'hashtag #dimissionipapa.

Aggiornamento delle ore 12:35
E' in corso la conferenza stampa di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede.

Aggiornamento delle ore 12:22
Nella storia della Chiesa, sono stati cinque in tutto i pontefici che, per varie motivazioni, hanno rinunciato al proprio incarico: Clemente I, papa Ponziano, Benedetto IX, Celestino V («colui che per viltade, fece il gran rifiuto» come scrisse Dante nella sua Commedia) e Gregorio XII nel 1415. Benedetto XVI è il primo papa dimissionario della storia contemporanea. In caso di abdicazione, il diritto canonico recita: «Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti».

Joseph Aloisius Ratzinger ha 85 anni ed è in carica dal 19 aprile del 2005.
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