
Politica
Monitoraggio ambientale, viaggio in un consiglio comunale "spaccato"
Molte le polemiche ma alla fine la delibera viene approvata
Barletta - mercoledì 30 novembre 2016
12.35
Nuova tornata di consiglio comunale tra le molte assenze: il consiglio è infatti iniziato con solo 15 presenti all'apertura della discussione.
Diritto allo studio - Il primo punto all'ordine del giorno è stato il Piano Comunale per il Diritto allo Studio dell'anno 2016/17 con l'attenzione posta su una delibera contenente gli interventi sostenuti da finanze comunali e fondi regionali. Un programma che prevede servizio mensa, trasporti pubblici gratuiti, interventi per le scuole dell'infanzia e scuole paritarie e interventi per la facilitazione di viaggio per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. La delibera prevede anche 15.000€ di sussidi didattici per alunni diversamente abili e la fornitura di libri di testo a titolo gratuito per gli alunni delle scuole primarie. Evidenziato anche lo spostamento della soglie ISEE da due a cinquemila euro per venire incontro ai bisogni di un bacino d'utenza maggiore. Intervenuto il consigliere Losappio con la richiesta di chiarimenti sulla ripartizione di spesa tra le casse comunali e i fondi regionali e anche chiarimenti sull'utilizzo (e l'eventuale avanzo) di fondi risalenti all'anno 2015/16.
Intervento seguito dal consigliere Doronzo che non solo ha dimostrato a nome del gruppo l'apprezzamento per l'allargamento della fascia ISEE nel segno di un lavoro svolto anche dalla commissione cultura e pubblica istruzione per i diritti degli studenti e riportando determinate lamentele delle famiglie sulla gestione degli accrediti del servizio mensa: lamentela su accrediti che arriverebbero nel mese di gennaio piuttosto che all'inizio dell'anno scolastico e che mettono in difficoltà le famiglie meno abbienti. La Dr.ssa Dipalma in risposta ha spiegato come la crescente concentrazione di domande (riguardanti tutte le richieste sui sussidi scolastici) creino congestione presso l'ufficio addetto aggiungendo come la forza lavoro dell'ufficio vada rinforzata nel periodo di inizio anno scolastico per rendere più celere il servizio.
Il consigliere Cannito ha sottolineato come nonostante i buoni propositi è assolutamente necessario risolvere le problematiche che sorgono proprio per accompagnare gli studenti con i giusti sussidi e le giuste tempistiche proponendo anche di riportare la questione nelle commissioni per trovare una soluzione in maniera rapida. Pronta la risposta dell' Ass. Marcello Lanotte che ha messo in luce come possa capitare che questi casi, queste problematiche, possano non essere segnalate agli organi competenti (Servizi Sociali) e di conseguenza possano mancare accertamenti in grado di risolverle. I servizi sociali possono impegnarsi a comunicare con tutti i dirigenti delle scuole elementari richiedendo di trasmettere eventuali situazioni di disagio con l'impegno di una risposta immediata.
La questione però si è subito spostata sull'esiguo numero di famiglie in questa situazione, ovvero cento bambini, cento famiglie che ad oggi non usufruiscono del servizio mensa come osservato dal consigliere Desario che ha invitato l'amministrazione ad avvicinarsi davvero alle scuole andando incontro ai loro bisogni e approfondendo la conoscenza delle situazioni problematiche che possono crearsi.
In chiusura l'emendamento è stato votato con 23 voti favorevoli per l'immediata esecutività anche se il voto è stato accompagnato dalle osservazioni dell'opposizione che hanno sottolineato come ha dichiarato il consigliere Basile come anche questi atti di importanza sociale siano stati approvati ancora una volta grazie ai voti di un opposizione costruttiva e non ostruzionista che rimarca la fragilità della maggioranza del sindaco Cascella.
Monitoraggio ambientale - Si è passati quindi al secondo punto all'ordine del giorno, la delibera di iniziativa popolare "Monitoraggio Ambientale" sostenuta dal consigliere Cannito e dal PSI che con una dichiarazione di voto ha annunciato l'appoggio totale alla delibera così come presentata dai cittadini. Dichiarazione seguita proprio da un'interruzione dei lavori del consiglio dovuta all'intervento di gruppi ambientalisti che hanno dichiarato l'illegalità della delibera presentata in consiglio proprio perché completamente differente da quella dei cittadini.
Il Segretario ha dovuto dunque sottolineare come all'interno della proposta siano stati eliminati solo i nomi delle due aziende coinvolte nella delibera: Buzzi Unicem e Timac. La delibera, infatti, richiederebbe un controllo che monitori le attività industriali dei due stabilimenti, una richiesta legittima, che poteva essere fatta verso qualunque ente pubblico o privato.
Le dichiarazioni del segretario hanno subito provocato una reazione del PSI e di Sinistra Unita con il consigliere Cannito che ha dichiarato di non poter votare una delibera modificata e il consigliere Doronzo che ha messo in luce le evidenti contraddizioni delle riscrittura della proposta: gli omissis sarebbero infatti seguiti (all'interno dello stesso testo) da atti pubblici nei quali i nomi delle due aziende sono chiaramente enunciati rendendo inutile la cancellazione effettuata all'inizio della delibera popolare.
La risposta dell'Ufficio della presidenza ha chiarito come siano state distribuite copie della delibera con omissis proprio perché inserire solamente i nomi di due aziende può indicare una vera e propria accusa verso le due ditte citate. Il monitoraggio non deve riguardare solo l'aria ma anche le falde acquifere e i suoli, per rilevare eventuali cause di inquinamento precedenti alle indagini rivolte alla Buzzi e alla Timac.
Arrivata dunque la richiesta del consigliere Basile di diffondere la proposta originale, priva di omissis da distribuire a tutti i consiglieri in modo da rendere nota a tutti il contenuto originale della delibera e aggiungendo come le questioni ambientali vadano analizzate a 360 gradi, dalla questione orto botanico fino all'inquinamento causato dalle automobili, dovuto a un piano di traffico dissestato e opere pubbliche che rallentano il traffico veicolare (es. passaggi a livello).
Arrivato anche il sostegno del consigliere Cefola alle polemiche sollevate sulla delibera modificata che ha chiarito come gli atti pubblici nel testo nel quale ci sono riferimenti alle aziende sopracitate non siano stati oscurati e di conseguenza la cancellazione dei nomi delle due aziende non può essere fatta. La delibera richiede al consiglio il monitoraggio ambientale dell'aria ed è chiaro che nonostante le altre problematiche di inquinamento la cittadinanza si è espressa richiedendo il monitoraggio di due aziende in particolare.
Il consigliere Campese ha ancora una volta richiesto di ripristinare la deliberazione originaria senza omissis e senza nomi cancellati in mondo da votare la proposta così come emendata.
Nonostante l'impasse politico creatosi e l'evidente difficoltà la delibera è stata approvata com'era originalmente con 17 voti favorevoli.
Diritto allo studio - Il primo punto all'ordine del giorno è stato il Piano Comunale per il Diritto allo Studio dell'anno 2016/17 con l'attenzione posta su una delibera contenente gli interventi sostenuti da finanze comunali e fondi regionali. Un programma che prevede servizio mensa, trasporti pubblici gratuiti, interventi per le scuole dell'infanzia e scuole paritarie e interventi per la facilitazione di viaggio per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. La delibera prevede anche 15.000€ di sussidi didattici per alunni diversamente abili e la fornitura di libri di testo a titolo gratuito per gli alunni delle scuole primarie. Evidenziato anche lo spostamento della soglie ISEE da due a cinquemila euro per venire incontro ai bisogni di un bacino d'utenza maggiore. Intervenuto il consigliere Losappio con la richiesta di chiarimenti sulla ripartizione di spesa tra le casse comunali e i fondi regionali e anche chiarimenti sull'utilizzo (e l'eventuale avanzo) di fondi risalenti all'anno 2015/16.
Intervento seguito dal consigliere Doronzo che non solo ha dimostrato a nome del gruppo l'apprezzamento per l'allargamento della fascia ISEE nel segno di un lavoro svolto anche dalla commissione cultura e pubblica istruzione per i diritti degli studenti e riportando determinate lamentele delle famiglie sulla gestione degli accrediti del servizio mensa: lamentela su accrediti che arriverebbero nel mese di gennaio piuttosto che all'inizio dell'anno scolastico e che mettono in difficoltà le famiglie meno abbienti. La Dr.ssa Dipalma in risposta ha spiegato come la crescente concentrazione di domande (riguardanti tutte le richieste sui sussidi scolastici) creino congestione presso l'ufficio addetto aggiungendo come la forza lavoro dell'ufficio vada rinforzata nel periodo di inizio anno scolastico per rendere più celere il servizio.
Il consigliere Cannito ha sottolineato come nonostante i buoni propositi è assolutamente necessario risolvere le problematiche che sorgono proprio per accompagnare gli studenti con i giusti sussidi e le giuste tempistiche proponendo anche di riportare la questione nelle commissioni per trovare una soluzione in maniera rapida. Pronta la risposta dell' Ass. Marcello Lanotte che ha messo in luce come possa capitare che questi casi, queste problematiche, possano non essere segnalate agli organi competenti (Servizi Sociali) e di conseguenza possano mancare accertamenti in grado di risolverle. I servizi sociali possono impegnarsi a comunicare con tutti i dirigenti delle scuole elementari richiedendo di trasmettere eventuali situazioni di disagio con l'impegno di una risposta immediata.
La questione però si è subito spostata sull'esiguo numero di famiglie in questa situazione, ovvero cento bambini, cento famiglie che ad oggi non usufruiscono del servizio mensa come osservato dal consigliere Desario che ha invitato l'amministrazione ad avvicinarsi davvero alle scuole andando incontro ai loro bisogni e approfondendo la conoscenza delle situazioni problematiche che possono crearsi.
In chiusura l'emendamento è stato votato con 23 voti favorevoli per l'immediata esecutività anche se il voto è stato accompagnato dalle osservazioni dell'opposizione che hanno sottolineato come ha dichiarato il consigliere Basile come anche questi atti di importanza sociale siano stati approvati ancora una volta grazie ai voti di un opposizione costruttiva e non ostruzionista che rimarca la fragilità della maggioranza del sindaco Cascella.
Monitoraggio ambientale - Si è passati quindi al secondo punto all'ordine del giorno, la delibera di iniziativa popolare "Monitoraggio Ambientale" sostenuta dal consigliere Cannito e dal PSI che con una dichiarazione di voto ha annunciato l'appoggio totale alla delibera così come presentata dai cittadini. Dichiarazione seguita proprio da un'interruzione dei lavori del consiglio dovuta all'intervento di gruppi ambientalisti che hanno dichiarato l'illegalità della delibera presentata in consiglio proprio perché completamente differente da quella dei cittadini.
Il Segretario ha dovuto dunque sottolineare come all'interno della proposta siano stati eliminati solo i nomi delle due aziende coinvolte nella delibera: Buzzi Unicem e Timac. La delibera, infatti, richiederebbe un controllo che monitori le attività industriali dei due stabilimenti, una richiesta legittima, che poteva essere fatta verso qualunque ente pubblico o privato.
Le dichiarazioni del segretario hanno subito provocato una reazione del PSI e di Sinistra Unita con il consigliere Cannito che ha dichiarato di non poter votare una delibera modificata e il consigliere Doronzo che ha messo in luce le evidenti contraddizioni delle riscrittura della proposta: gli omissis sarebbero infatti seguiti (all'interno dello stesso testo) da atti pubblici nei quali i nomi delle due aziende sono chiaramente enunciati rendendo inutile la cancellazione effettuata all'inizio della delibera popolare.
La risposta dell'Ufficio della presidenza ha chiarito come siano state distribuite copie della delibera con omissis proprio perché inserire solamente i nomi di due aziende può indicare una vera e propria accusa verso le due ditte citate. Il monitoraggio non deve riguardare solo l'aria ma anche le falde acquifere e i suoli, per rilevare eventuali cause di inquinamento precedenti alle indagini rivolte alla Buzzi e alla Timac.
Arrivata dunque la richiesta del consigliere Basile di diffondere la proposta originale, priva di omissis da distribuire a tutti i consiglieri in modo da rendere nota a tutti il contenuto originale della delibera e aggiungendo come le questioni ambientali vadano analizzate a 360 gradi, dalla questione orto botanico fino all'inquinamento causato dalle automobili, dovuto a un piano di traffico dissestato e opere pubbliche che rallentano il traffico veicolare (es. passaggi a livello).
Arrivato anche il sostegno del consigliere Cefola alle polemiche sollevate sulla delibera modificata che ha chiarito come gli atti pubblici nel testo nel quale ci sono riferimenti alle aziende sopracitate non siano stati oscurati e di conseguenza la cancellazione dei nomi delle due aziende non può essere fatta. La delibera richiede al consiglio il monitoraggio ambientale dell'aria ed è chiaro che nonostante le altre problematiche di inquinamento la cittadinanza si è espressa richiedendo il monitoraggio di due aziende in particolare.
Il consigliere Campese ha ancora una volta richiesto di ripristinare la deliberazione originaria senza omissis e senza nomi cancellati in mondo da votare la proposta così come emendata.
Nonostante l'impasse politico creatosi e l'evidente difficoltà la delibera è stata approvata com'era originalmente con 17 voti favorevoli.
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