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Politica

Marco Silvestri: "Solo se ritornano i pugliesi"

Le ragioni della candidatura

Il dibattito politico da tempo non si occupa delle questioni fondamentali per il Paese: ambiente, sanità e lavoro in particolare. Temi quasi mai affrontati con la dovuta serietà e decisione.
In particolare, per quanto riguarda il lavoro, risorse inadeguate e mancanza di una visione strategica definiscono i tratti drammatici del fenomeno emigrazione senza ritorno che colpisce da decenni il mezzogiorno.
Il Decreto crescita del 2019 è un barlume di speranza con cui si è potenziato un regime di favore per chi sceglie di tornare in Italia dall'estero: lavoratori impatriati, docenti, ricercatori accedono a un regime fiscale di favore nel caso in cui abbiano spostato la loro residenza nel nostro paese dal 30 aprile 2019 in poi. Agevolazioni maggiorate se il rientro è nelle regioni meridionali.
Inoltre, con lo stesso decreto, è stato istituito il Fondo Controesodo per fermare un'emorragia di capitale umano che, nel solo 2018, ci è costata l'esodo di duecentocinquantamila italiani. Duecentocinquantamila.
Questo, per quel che riguarda il sistema Paese.
Se parliamo del meridione d'Italia ancora peggio, come da Rapporto Svimez 2019: due milioni di meridionali emigrati al nord negli ultimi 15 anni e tutto questo viene subito come un fenomeno irreversibile, una situazione a cui assistiamo con colpevole apatia.
Questa è la ragione principale per la quale ho deciso di candidarmi al Consiglio Regionale della Regione Puglia: sento il bisogno di mettere al centro del dibattito politico questa situazione. Per dire che il rientro in Puglia che è capitato a me non è accettabile se è un caso raro, se è un'eccezione fortuita.
Per questo, un anno dopo il mio rientro a casa, ho ritenuto un obbligo il mio impegno in queste elezioni regionali, perché solo se si creano le condizioni per il ritorno dei pugliesi possiamo costruire belle speranze.
Mi impegnerò perché succeda.
  • Marco Silvestri
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