
Servizi sociali
L'Osservatorio Giulia e Rossella compie trent'anni
Iniziative, obiettivi raggiunti e da raggiungere affianco delle donne
Barletta - martedì 20 maggio 2025
8.56
L'Osservatorio Giulia e Rossella compie trent'anni, e per l'occasione ci siamo fatti raccontare la storia di questa realtà che da anni aiuta le donne vittime di violenza. L'Osservatorio nasce nel 1995 come associazione femminile; le socie fondatrici dell'associazione, tra cui la presidente Tina Arbues, le avvocate Cristina Capurso e Laura Pasquino (attualmente Vicepresidente) e l'operatrice di reperibilità h24 Carmela Carbone, sono sempre state impegnate in battaglie di emancipazione, quali il divorzio, la nascita dei consultori familiari, l'aborto, la riforma del diritto di famiglia.
Questo gruppo di donne ha elaborato un progetto per la creazione di un centro antiviolenza, e così nel 1999 nasce centro antiviolenza Osservatorio Giulia e Rossella, uno tra i primi centri antiviolenza del territorio regionale pugliese, con una propria sede, un luogo dove l'obiettivo è fare emergere il fenomeno della violenza di genere, in tutte le sue forme, comprendendo anche la violenza assistita, che coinvolge in maniera dirompente i figli e le figlie delle vittime.
L'Osservatorio Giulia e Rossella fa parte dei 29 Centri antiviolenza autorizzati al funzionamento dalla regione Puglia, e sicuramente tra gli obiettivi raggiunti c'è l'emersione del fenomeno della violenza di genere, all'epoca sottaciuto; inoltre l'associazione ha sicuramento contribuito ad un cambiamento culturale e alla diffusione della cultura fondata sulla non violenza, sul rispetto e sulle pari opportunità attraverso il costante lavoro di prevenzione e sensibilizzazione svolto nelle scuole di ogni ordine e grado, nella convinzione che rappresenti "l'unico antidoto" per arginare il triste fenomeno della violenza di genere.
"In questi decenni abbiamo sicuramente contribuito al cambiamento culturale, ma crediamo ci sia ancora tanto lavoro da fare. La nostra presenza sul territorio è costante, l'attività di contrasto è svolta quotidianamente dall'equipe del centro antiviolenza presso la sede operativa presente a Barletta in via d'Aragona 143 e non solo".
Abbiamo chiesto inoltre quali sono i traguardi più belli raggiunti in questi trent'anni e quali sono le prossime iniziative sul territorio. "Sono in programma diversi eventi che vedranno coinvolta tutta la cittadinanza; in queste settimane ci stiamo adoperando per realizzare le fasi conclusive, come gli incontri con i genitori, dei progetti formativi realizzati nella scuole "Di Pari Passo" per una cultura fondata sulle pari opportunità e sul rispetto e la parità di genere, "Io non casco nella rete-percorso formativo per un uso consapevole del web", "il rispetto che mi aspetto-percorso formativo per un uso consapevole del web", "Bella amò" per la prevenzione dei comportamenti prevaricanti nelle relazioni affettive".
"La mission da sempre perseguita mira a far riemergere e a rafforzare le capacità di resilienza delle donne vittime di violenza attraverso il sostegno dell'equipe del cav, composta da professioniste esperte e volontarie (assistenti sociali, educatrici, psicologhe, avvocate, operatrici telefoniche h24, orientatrici al lavoro e mediatrici linguistiche)".
Le socie fondatrici dell'associazione sono diventate nel tempo paladine in difesa dei diritti delle donne del territorio vittime di violenze e maltrattamenti. Ad oggi il gruppo operativo si è arricchito di giovani professioniste formate, in una interazione continua fra vecchie generazioni e nuove, in una logica di contaminazioni di saperi.
"In questi anni sono stati raggiunti tanti traguardi e tanti ancora ce ne aspettano, ma per noi i più belli sono sempre rappresentati dalla rinascita delle donne e dei loro figli e figlie che trovano il coraggio di costruirsi una vita libere e liberi dalla violenza, e in questi anni abbiamo potuto vederne tanti."
Tra le ultime iniziative rivolte alla cittadinanza c'è anche l'apertura di uno sportello dedicato al fenomeno del bullismo e cyberbullismo rivolto ai genitori e agli insegnanti. Il lunedì pomeriggio in via Ferdinando d'Aragona è presente uno spazio dedicato.
Questo gruppo di donne ha elaborato un progetto per la creazione di un centro antiviolenza, e così nel 1999 nasce centro antiviolenza Osservatorio Giulia e Rossella, uno tra i primi centri antiviolenza del territorio regionale pugliese, con una propria sede, un luogo dove l'obiettivo è fare emergere il fenomeno della violenza di genere, in tutte le sue forme, comprendendo anche la violenza assistita, che coinvolge in maniera dirompente i figli e le figlie delle vittime.
L'Osservatorio Giulia e Rossella fa parte dei 29 Centri antiviolenza autorizzati al funzionamento dalla regione Puglia, e sicuramente tra gli obiettivi raggiunti c'è l'emersione del fenomeno della violenza di genere, all'epoca sottaciuto; inoltre l'associazione ha sicuramento contribuito ad un cambiamento culturale e alla diffusione della cultura fondata sulla non violenza, sul rispetto e sulle pari opportunità attraverso il costante lavoro di prevenzione e sensibilizzazione svolto nelle scuole di ogni ordine e grado, nella convinzione che rappresenti "l'unico antidoto" per arginare il triste fenomeno della violenza di genere.
"In questi decenni abbiamo sicuramente contribuito al cambiamento culturale, ma crediamo ci sia ancora tanto lavoro da fare. La nostra presenza sul territorio è costante, l'attività di contrasto è svolta quotidianamente dall'equipe del centro antiviolenza presso la sede operativa presente a Barletta in via d'Aragona 143 e non solo".
Abbiamo chiesto inoltre quali sono i traguardi più belli raggiunti in questi trent'anni e quali sono le prossime iniziative sul territorio. "Sono in programma diversi eventi che vedranno coinvolta tutta la cittadinanza; in queste settimane ci stiamo adoperando per realizzare le fasi conclusive, come gli incontri con i genitori, dei progetti formativi realizzati nella scuole "Di Pari Passo" per una cultura fondata sulle pari opportunità e sul rispetto e la parità di genere, "Io non casco nella rete-percorso formativo per un uso consapevole del web", "il rispetto che mi aspetto-percorso formativo per un uso consapevole del web", "Bella amò" per la prevenzione dei comportamenti prevaricanti nelle relazioni affettive".
"La mission da sempre perseguita mira a far riemergere e a rafforzare le capacità di resilienza delle donne vittime di violenza attraverso il sostegno dell'equipe del cav, composta da professioniste esperte e volontarie (assistenti sociali, educatrici, psicologhe, avvocate, operatrici telefoniche h24, orientatrici al lavoro e mediatrici linguistiche)".
Le socie fondatrici dell'associazione sono diventate nel tempo paladine in difesa dei diritti delle donne del territorio vittime di violenze e maltrattamenti. Ad oggi il gruppo operativo si è arricchito di giovani professioniste formate, in una interazione continua fra vecchie generazioni e nuove, in una logica di contaminazioni di saperi.
"In questi anni sono stati raggiunti tanti traguardi e tanti ancora ce ne aspettano, ma per noi i più belli sono sempre rappresentati dalla rinascita delle donne e dei loro figli e figlie che trovano il coraggio di costruirsi una vita libere e liberi dalla violenza, e in questi anni abbiamo potuto vederne tanti."
Tra le ultime iniziative rivolte alla cittadinanza c'è anche l'apertura di uno sportello dedicato al fenomeno del bullismo e cyberbullismo rivolto ai genitori e agli insegnanti. Il lunedì pomeriggio in via Ferdinando d'Aragona è presente uno spazio dedicato.