
Cronaca
Investì l'ex avvocato su via Trani, patteggia l'agricoltore barlettano
In attesa del processo per direttissima, risarciti 10mila euro alla vittima
Barletta - venerdì 11 marzo 2016
Ha patteggiato 1 anno e 4 mesi di reclusione Antonio Vincenzo Lattanzio, il cinquantaduenne barlettano che lo scorso 8 Febbraio, in Via Trani, investì volontariamente l'avvocato Giuseppe Bollino, suo ex difensore. La pena è stata patteggiata col consenso del sostituto procuratore della Repubblica di Trani Antonio Savasta nel corso del processo per direttissima celebrato dinanzi al Tribunale Collegiale.
Secondo quanto subito emerse dalle dichiarazioni delle stessa vittima e dalle ricostruzioni sulla dinamica del sinistro compiute dai Carabinieri, il movente dell'investimento era collegato a vicende giudiziarie. L'avvocato Bollino aveva assistito Lattanzio e sua moglie per una pratica risarcitoria in favore del figlio, quand'era minorenne. La vicenda si era conclusa con un accordo transattivo ma i coniugi non pagarono il compenso al professionista, il quale, perciò, esperì un'azione legale nei loro confronti. Bollino, che tornava da Trani col suo scooter, fu investito e trascinato sul selciato dall'auto di Lattanzio, superato proprio dal motociclo. L'incidente avrebbe potuto causare conseguenze ben maggiori rispetto ai 10 giorni diagnosticati a Bollino all'ospedale di Barletta dove fu trasportato in osservazione. Lattanzio finì agli arresti domiciliari.
Prima del processo per direttissima ha risarcito volontariamente l'avv. Bollino "versandogli la somma di 10mila euro, accettata ad integrale ristoro di ogni pregiudizio" – scrive il Tribunale di Trani nella sentenza di patteggiamento.
Secondo quanto subito emerse dalle dichiarazioni delle stessa vittima e dalle ricostruzioni sulla dinamica del sinistro compiute dai Carabinieri, il movente dell'investimento era collegato a vicende giudiziarie. L'avvocato Bollino aveva assistito Lattanzio e sua moglie per una pratica risarcitoria in favore del figlio, quand'era minorenne. La vicenda si era conclusa con un accordo transattivo ma i coniugi non pagarono il compenso al professionista, il quale, perciò, esperì un'azione legale nei loro confronti. Bollino, che tornava da Trani col suo scooter, fu investito e trascinato sul selciato dall'auto di Lattanzio, superato proprio dal motociclo. L'incidente avrebbe potuto causare conseguenze ben maggiori rispetto ai 10 giorni diagnosticati a Bollino all'ospedale di Barletta dove fu trasportato in osservazione. Lattanzio finì agli arresti domiciliari.
Prima del processo per direttissima ha risarcito volontariamente l'avv. Bollino "versandogli la somma di 10mila euro, accettata ad integrale ristoro di ogni pregiudizio" – scrive il Tribunale di Trani nella sentenza di patteggiamento.
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