Il teatro è azione, movimento, danza

Sei spettacoli per sei racconti diversi fatti di intimità, quotidianità, gesti comuni; ogni danzatore mette in scena se stesso e il proprio mondo nella quarta edizione della rassegna di teatrodanza AZIONI IN DANZA che partirà il 2 maggio presso la Sala Rossa del Castello di Barletta, con la direzione artistica di Stefania D'Onofrio, danzatrice e coreografa diplomata al corso triennale di teatrodanza della Scuola Civica "Paolo Grassi" di Milano. Noi l'abbiamo incontrata per una chiacchierata in merito al suo lavoro e alla sua esperienza di danzatrice e organizzatrice.

Ciao Stefania, riparte anche quest'anno Azioni in Danza, questa rassegna di teatro danza che sposta la danza dal teatro e la avvicina al pubblico. Ci parli un po' di questa scelta?
«Ciao a voi, riparte Azioni in Danza con qualche difficoltà in più quest'anno, ma l'energia è sempre tanta. La location intima della sala rossa crea una vicinanza particolare con il pubblico, anche se ci sarebbero delle difficoltà sceniche che non stiamo qui ad esporre, ma sicuramente è un luogo in cui si può creare un bel dialogo tra artisti e pubblico. Poi - per quanto mi riguarda - il teatrodanza è una forma artistica che tutti possono comprendere perché parte dal corpo, dai suoi gesti comuni e tutti, possedendo un corpo, possediamo questo linguaggio».

Com'è articolata questa rassegna? Hai scelto una tematica che lega tutti gli spettacoli?
«Non c'è una tematica comune, ogni spettacolo è un racconto a sé e rappresenta lo spettacolo che, attualmente, questi gruppi di danzatori, a turno, stanno portando in giro. L'unico collegamento che c'è è il luogo da cui provengono i perfomer: sono tutti artisti pugliesi che per vari motivi vivono o studiano fuori e per ulteriori vari motivi non hanno potuto esibirsi nella loro terra d'origine. Infatti Azioni in Danza nasce cinque anni fa con artisti professionisti che non si sono mai esibiti in casa e avevano grande voglia di farlo. Gli appuntamenti della rassegna sono tutti unici nella loro diversità; si parla per esempio di quotidianità e vita di coppia in "Viale Castagni 16", oppure c'è il racconto intimo e personale della propria esperienza di danzatrice e insegnante in "Parte Seconda", o ancora l'elaborazione del lutto e della mancanza nel funeral party di "ForEVER", ma non voglio svelarvi altro e vi invito a consultare il programma».

Una domanda comune ma che svela a volte piccoli segreti degli artisti: hai sempre voluto fare la ballerina, insomma è sempre stato il tuo sogno nel cassetto, oppure è stata una virata improvvisa?
«Direi che ho sempre voluto fare la ballerina, studio danza da quando ho sei anni e continuo a farlo tuttora, ecco perché non sono insegnante e non amerei definirmi tale, perché ho ancora tanto da apprendere. Insomma la danza è il sogno che mi accompagna da una vita e che ho cercato di rendere reale e quanto più vicino alla mia quotidianità».

Però le scuole di danza sono presenti nella rassegna…
«Tutti gli spettacoli sono aperti da scuole di danza barlettane per dare la possibilità agli alunni di avere a che fare con un pubblico vero, è per loro un modo di entrare davvero nel linguaggio della danza che è creatività ed espressione prima di tutto. Le scuole sono fondamentali, ma come tutti gli artisti sanno bisogna poi liberarsene e giungere a costruire la propria lingua, utilizzando il linguaggio comune della danza. E il teatro danza fa proprio questo, dà sfogo alle creatività personali partendo dal lavoro sulla vita e su se stessi. Inoltre abbiamo dato la possibilità a otto giovani talenti pugliesi, selezionati tramite audizione, di poter lavorare in un progetto di produzione guidato da due affermate coreografe di danza contemporanea, rispettivamente dal WDM Italia – Eva Sanchez Martz – e da QuaLiBò – Barbara Toma».

Ricordiamo che la rassegna AZIONI IN DANZA è sostenuta dal Teatro pubblico pugliese, Comune di Barletta e Teatro dei Borgia, in collaborazione con il bar Molo 28 e Ultraradio. Qui di seguito il programma con i sei spettacoli che si terranno nella sala Rossa del Castello di Barletta e 3 performance di improvvisazione "Incursioni di danza" al Molo 28 nelle domeniche del 3, 10, 17 maggio alle 12.00 durante gli aperitivi del bar.

Gli appuntamenti presso la Sala Rossa:
2 Maggio ore 19,00 : "Viale Castagni 16" di Olimpia Fortuni e Pieradolfo Ciulli
3 Maggio ore 18,30: "Parte Seconda" di Rosellina Goffredo. A seguire, "ForEver" , Compagnia Sonenalè di e con Riccardo Fusiello e Agostino Riola¸coprodotto dal Fringe Festival di Napoli.
10 maggio ore 18.30: "10 Rooms" di Eva Sànchez Martz e "Non so più cosa son, cosa faccio. Forse farò il designer" di Barbara Toma. Un progetto nato dalla collaborazione tra World Dance Movement Italia – Scuola Artinscena/Tezoro Productions e Visioni di (p)Arte – QuaLiBò, con il sostegno del Teatro Pubblico Pugliese – programma strategico I.C.E. – Innovation, Culture and Creativity for a new Economy.
17 Maggio, ore 18.30: "Ehina" di Viviana & Alessandra Defazio e Sara Bizzoca; a seguire: "Strascichi" di Irene Russolillo, danzatrice pugliese vincitrice di numerosi bandi e concorsi come migliore interprete.

Gli appuntamenti presso il Molo 28:
Domenica 3 Maggio, improvvisazioni di danza a cura della Compagnia Sonenalè.
Domenica 10 maggio, improvvisazione tra la musica dal vivo suonata da Cosimo Di palma e Domenico Mezzina con otto danzatori pugliesi: uno scambio tra il linguaggio della musica e della danza.
Domenica 17 maggio Annalisa Privati presenta un particolare lavoro sull'erba fatto di gesti ed immagini.