Politica
Il Pd: «Non aumentare la Tari? È possibile con l'utilizzo degli utili Bar.s.a.»
La nota dei dem
Barletta - mercoledì 26 giugno 2024
15.43 Comunicato Stampa
"L'aumento della Tari che qualcuno del centrodestra erroneamente e in malafede indica come ineluttabile addossando, altrettanto erroneamente, le responsabilità alla Regione Puglia è assolutamente evitabile. Ci sono molte possibilità per impedire che questo avvenga, prima fra tutte utilizzare gli utili Bar.s.a". Così la capogruppo del Partito Democratico Rosa Cascella e i consiglieri Lisia Dipaola, Giuseppe Paolillo, Santa Scommegna, Adelaide e Massimo Spinazzola.
"Innanzitutto – affermano i dem – bisogna ricordare come l'aumento della Tari sia dovuto all'annullamento da parte del Consiglio di Stato di una delibera (n. 363/21) dell'Arera (Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente) sulla base della quale alcune Regioni hanno adottato le delibere in cui si individuano gli impianti indispensabili per la chiusura del ciclo dei rifiuti in ambito (c.d. impianti minimi) e, di conseguenza, hanno richiesto ai gestori degli impianti la redazione dei piani economici per la
definizione delle conseguenti tariffe regolate. Partendo da questo possiamo indicare come il Comune possa evitare un aumento che, lo ripetiamo ancora una volta, non è ineluttabile".
"Ciò che si potrebbe fare è – proseguono i consiglieri – in primo luogo utilizzare gli utili che la Bar.s.a. ha accumulato negli ultimi anni. Stiamo parlando di circa 800.000 euro mai distribuiti e accantonati per capitalizzare l'azienda. L'amministrazione, in via eccezionale, potrebbe utilizzare tali utili per coprire l'aumento Tari. Un'altra soluzione per andare incontro ai cittadini potrebbe essere quella di utilizzare i residui attivi del Comune di Barletta per abbattere il montante PEF, attraverso l'utilizzo di detrazioni. Ricordiamo che la Regione Puglia è intervenuta con un contributo eccezionale a favore dei Comuni pugliesi, sono stati premiati i comuni più virtuosi: purtroppo, spiace constatare come il Comune di Barletta abbia ottenuto solo 213mila euro dalla Regione in quanto la
percentuale di raccolta differenziata nell'anno 2023 è stata pari al 67,08.
C'è da sottolineare poi che grazie alle convenzioni sottoscritte da Ager Puglia, il Comune di Barletta ha ottenuto il contributo Biorepack di 113mila euro".
"Questa le soluzioni primarie, ma – aggiungono i dem - ci sono altre vie come quella seguita dal comune di Taranto dove lo sfruttamento del gran numero di accertamenti eseguiti nei mesi scorsi ha permesso di scovare gli evasori aumentando il numero dei contribuenti. La lotta all'evasione, il miglioramento della differenziata e l'utilizzo dei ricavi Conai anno 2022 e anno 2023 è stato invece il metodo utilizzato dal Comune di Cerignola. A Lecce, infine, si è scelta la via dell'utilizzo dei contributi ricevuti dalla Regione Puglia come premio per l'alta percentuale di differenziata conseguita".
"Come avrete potuto notare, le possibilità di intervenire ci sono. Ciò che servirà – concludono i dem – è una buona dose di preparazione unita al buon senso. Bisogna assolutamente evitare di mettere ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini, non aumentare la Tari è assolutamente possibile: basta volerlo".
"Innanzitutto – affermano i dem – bisogna ricordare come l'aumento della Tari sia dovuto all'annullamento da parte del Consiglio di Stato di una delibera (n. 363/21) dell'Arera (Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente) sulla base della quale alcune Regioni hanno adottato le delibere in cui si individuano gli impianti indispensabili per la chiusura del ciclo dei rifiuti in ambito (c.d. impianti minimi) e, di conseguenza, hanno richiesto ai gestori degli impianti la redazione dei piani economici per la
definizione delle conseguenti tariffe regolate. Partendo da questo possiamo indicare come il Comune possa evitare un aumento che, lo ripetiamo ancora una volta, non è ineluttabile".
"Ciò che si potrebbe fare è – proseguono i consiglieri – in primo luogo utilizzare gli utili che la Bar.s.a. ha accumulato negli ultimi anni. Stiamo parlando di circa 800.000 euro mai distribuiti e accantonati per capitalizzare l'azienda. L'amministrazione, in via eccezionale, potrebbe utilizzare tali utili per coprire l'aumento Tari. Un'altra soluzione per andare incontro ai cittadini potrebbe essere quella di utilizzare i residui attivi del Comune di Barletta per abbattere il montante PEF, attraverso l'utilizzo di detrazioni. Ricordiamo che la Regione Puglia è intervenuta con un contributo eccezionale a favore dei Comuni pugliesi, sono stati premiati i comuni più virtuosi: purtroppo, spiace constatare come il Comune di Barletta abbia ottenuto solo 213mila euro dalla Regione in quanto la
percentuale di raccolta differenziata nell'anno 2023 è stata pari al 67,08.
C'è da sottolineare poi che grazie alle convenzioni sottoscritte da Ager Puglia, il Comune di Barletta ha ottenuto il contributo Biorepack di 113mila euro".
"Questa le soluzioni primarie, ma – aggiungono i dem - ci sono altre vie come quella seguita dal comune di Taranto dove lo sfruttamento del gran numero di accertamenti eseguiti nei mesi scorsi ha permesso di scovare gli evasori aumentando il numero dei contribuenti. La lotta all'evasione, il miglioramento della differenziata e l'utilizzo dei ricavi Conai anno 2022 e anno 2023 è stato invece il metodo utilizzato dal Comune di Cerignola. A Lecce, infine, si è scelta la via dell'utilizzo dei contributi ricevuti dalla Regione Puglia come premio per l'alta percentuale di differenziata conseguita".
"Come avrete potuto notare, le possibilità di intervenire ci sono. Ciò che servirà – concludono i dem – è una buona dose di preparazione unita al buon senso. Bisogna assolutamente evitare di mettere ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini, non aumentare la Tari è assolutamente possibile: basta volerlo".