Donazione organi tra attività di Polizia Giudiziaria ed esigenze sociali. <span>Foto Giuseppe Schiavone</span>
Donazione organi tra attività di Polizia Giudiziaria ed esigenze sociali. Foto Giuseppe Schiavone
Eventi

“Donazione organi tra attività di Polizia Giudiziaria ed esigenze sociali”

Tanti i relatori a confronto nell’evento patrocinato dal Comune di Barletta

Due le parole con le quali riassumere l'incontro "Donazione organi tra attività di Polizia Giudiziaria ed esigenze sociali", tempestività e collaborazione tra le parti.

Si è tenuto ieri pomeriggio l'evento formativo promosso dall'IPA BA/2 con il patrocinio del Comune di Barletta presso la Sala Rossa del Castello, che dopo i saluti iniziali del sindaco Cosimo Damiano Cannito ha lasciato spazio agli interventi dei relatori dei vari ambiti pubblici: Renato Nitti (Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Trani), Francesco Tosto (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani), Giuseppe Vitobello (Dirigente Responsabile Unità Operativa Donazioni e Trapianto ASL BT) e Loreto Gesualdo (Ordinario di Nefrologia Dipartimento dell'emergenza e dei trapianti di organi e coordinatore regionale trapianti).

Il dott. Vitobello ha sottolineato quanto la collaborazione con la magistratura aiuti ad un miglioramento dei numeri delle donazioni e dichiarando che già quattro donazioni multiorgano su dieci effettuate in Puglia siano della Bat.


L'obiettivo dell'incontro è stato quello di fornire alle diverse Forze di Polizia un vademecum procedurale che, nel caso specifico degli incidenti, rispetti nel contempo il lavoro delle Forze di Polizia e dell'Autorità Giudiziaria e la volontà del cittadino donatore.

L'idea di chiarire meglio la normativa vigente in materia, fornendo le giuste informazioni a organi competenti e cittadini, nasce a seguito di un sinistro avvenuto a Corato nel 2022. Nella circostanza, un cittadino, un ciclista di Andria di 57 anni, perdeva la vita per incidente stradale. Quest'ultimo, al momento della sottoscrizione del documento d'identità, manifestava la proprio volontà di donare i propri organi in caso di decesso.

La cooperazione tra mondo giudiziario e sanitario ha permesso di superare ogni difficoltà (maggiormente legata alle tempistiche) tutelando e coniugando il lavoro delle Autorità Giudiziarie, il desiderio del donatore deceduto e la necessità dei sanitari di salvare vite umane mediante la donazione.

Oggi, grazie a questo intervento sinergico, è stato possibile donare (cuore, polmoni, fegato, reni e cornee) per dare nuova vita a un altro cittadino.
5 fotoDonazione organi tra attività di Polizia Giudiziaria ed esigenze sociali
Donazione organi tra attività di Polizia Giudiziaria ed esigenze socialiDonazione organi tra attività di Polizia Giudiziaria ed esigenze socialiGiuseppe VitobelloLoreto GesualdoProcuratore Nitti
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