Editore Barlettalife Mario Sculco
Editore Barlettalife Mario Sculco
Viva

Cosa è Barlettalife? Quotidiano patrimonio di tutti per conoscenza e passione

Quattro milioni di contatti, traguardo e punto di partenza

Barlettalife è un giornale molto letto. Non c'è alcun dubbio.

E' bello avviare un discorso con un assunto che, normalmente, non lascerebbe adito a diverse interpretazioni ma proverei ugualmente a farle, quasi da "avvocato del diavolo". Spesso questo mestiere è considerato negletto e nemmeno tanto gratificante. Notizia di qualche mese fa era che il giornalista abbia "battuto" il boscaiolo e il soldato nella classifica americana del 2013 dei peggiori mestieri, soprattutto per condizioni di lavoro stressanti. Tra l'altro negli USA i ricavi dell'industria dei giornali cartacei e dei periodici si sono dimezzati nel corso degli ultimi sei anni e il declino non si fermerà nei prossimi anni.

Allora che cosa stiamo facendo ancora qui? La risposta è complessa, ma circoscrivibile: Barlettalife è diventato un giornale. Oddio, lo è sempre stato. Infatti fin dal 2010 in una voce di cancelleria del Tribunale di Trani c'è scritto che "Barlettalife.it è testata giornalistica regolarmente registrata" e con la burocrazia c'è poco da scherzare. Ma così siamo buoni tutti, metti su due parole in croce, un titolo più o meno ad effetto, un salto nella città del Moscato, e il gioco è fatto.

Alla voce "passione" però, sembra che al Tribunale non ci abbia ancora pensato nessuno e non ci stupisce. Lo stato, con una legge ormai antica, destina dei "rimborsi" (le virgolette sono dovute, per una parola dall'espressione tanto elastica quanto ellittica di significato letterale) alle testate. Ovviamente solo cartacee (poco importa la scarsa diffusione). Le testate web, spesso da molti definite "siti web" per antico vezzo italico di considerare poco professionali le attività sulla grande rete – dunque da avvilire anche nella nominazione –, sono purtroppo escluse da qualsiasi provvidenza statale, dovendo far leva su altri motori: quello della pubblicità privata, piuttosto colpito dalla crisi, e quello ben più detonante della passione.

Ecco dunque cos'è la passione: un motore, un pistone anzi; che gira con l'aiuto di chi crede che questa città possa migliorare conoscendosi e conoscendo. Ove altri cercano di sopire i lettori noi cerchiamo di svegliare le coscienze. Ecco, ora qualcuno dirà che sono arrivati dei nuovi paladini, senza macchia, paura e qualità, dediti solo alla polemica. Vabbene! Lasciamoglielo pure dire. Diversa la realtà tuttavia, quella amara realtà che ti spinge a contatto di situazioni al limite della vivibilità, nella quale si rischia in prima persona nella cronaca, che festeggia lo Sport, che tenta di stendere quel tessuto sociale spesso sconosciuto. E discorso a parte merita la politica: "gioco" con regole vaghe e difficilmente acclarate.

Una confidenza: la politica a Barletta è un modo più o meno codificato di "farsi i fatti propri" (scrivi fatti e leggi interessi). Nulla di nuovo sotto il sole, ma si cerca giorno dopo giorno di comprendere "cosa c'è dietro". Spesso è avvilente notare come nel Palazzo si giochi a dadi con la cosa pubblica, e la cittadinanza è ben lungi dal pensare che ciò sia vero. Ecco spiegato il lato facile del lavoro di giornalista: la politica cerca di offuscare, il giornalista tenta di rendere nitido, e ciò è possibile solo leggendo, ascoltando, capendo. Prima di poter spiegare è utile dover capire, tentiamo di farlo. Facile solo capire questo meccanismo, difficile metterlo in pratica. Pensate che i politici nostrani ti mettano in condizioni di capire cosa stanno facendo? Hai voglia, non avrebbero alcuna convenienza.

Allora fare giornalismo diventa un lavoro infernale, quasi l'esecuzione di un contrappasso? Beh no, perché avvengono cose molto belle. In anteprima possiamo ridere di cuore alle poesie di Nietta Borgia (alzi la mano chi è rimasto insensibile a "acciaffat' stà ghett", io personalmente mi ci sono commosso), avere l'acquolina in bocca leggendo le ricette delle nostre nonne, i "barlettani nel mondo" sono novelli araldi che portano in giro una barlettanità non becera. E non finisce mica qui, scorrere le pagine del nostro giornale è una grande scoperta, ci sono rubriche in cui i propri estensori si superano. Si sorride, credetemi. E' il bello di una redazione.

Un'alchimia fatta di sentimenti contrastanti, di pareri opposti, di opportunità incredibili, di conoscenze, di confronti con personaggi alti e bassi. Perché vivere senza conoscere? Qualsiasi esperienza può essere utile, ma ancor di più conoscere il luogo in cui viviamo, a 360°. Chiudere gli occhi e girarsi dall'altra parte, non rende giustizia all'essere vivi.

Quindi Barlettalife va letta solo perché ve lo dico io? "A prescindere"? No, come tutto va letto solo se piace. Come Martina D. che ci ricorda quanto è bello al mattino fare colazione con cornetto fragrante, cappuccino caldo e Barlettalife sull'Ipad. O Nicola M. che si premura di avvisarci come Barlettalife è l'home page predefinita in ufficio, sua e dei suoi colleghi, e gli articoli diventano argomento di discussione nelle pause (un piccolo stralcio: «Conoscere alcuni particolari, davvero inquietanti di ciò che avviene in giunta e in consiglio è davvero incredibile, ci ha fatto cambiare punto di vista, ne discutiamo…». O infine una email che pubblichiamo per intero, bellissima. Ringrazio personalmente il Sig. Michele per questo, ci servirà rileggere quanto Lei dice, nei momenti di scoramento (ci sono, non dubiti).

Ciao ragazzi! Era da un po' che volevo scrivere per complimentarmi con tutti voi per il lavoro che svolgete quotidianamente, per la qualità e la quantità dei contenuti che pubblicate. Ne approfitto oggi dopo aver letto "Benvenuti al Nord, studenti del Sud" (per restare sul pezzo. deformazione professionale!)

Vi leggo sempre o quasi per restare aggiornato su tutto quello che succede nella città che ho amato ma anche odiato, quella città che mi ha cullato, cresciuto e poi fatto scappare altrove 10 anni fa, destinazione Milano. Non paradiso. Siete il cordone 2.0 che mi lega in qualche modo a Barletta, lontana dagli occhi ma mai dal cuore.

Anch'io come voi scrivo e conosco le dinamiche e le fatiche di una redazione. Lavoro da 6 anni per il Corriere, mi occupo di interni e lifestyle sia per l'online che per il magazine mensile Living allegato al quotidiano. Devo dire con tutta sincerità che mi avrebbe fatto anche piacere collaborare con una redazione giovane e preparata come la vostra (io sono classe '83, ho compiuto da poco 30 anni ma ho già qualche capello bianco). Chissà magari in futuro o da Milano per qualsiasi cosa. Con piacere.

In bocca a lupo e complimenti ancora.
Michele

Per un animo informatico come il mio non può esserci nulla di meglio di un pensiero che condivido volentieri. Ogni singolo contenuto, ogni singola immagine, ogni testo inserito su Barlettalife, è già memoria storica. Nulla sarà mai cancellato, tutto è presente. A qualcuno saranno tremati i polsi, altri invece vedranno di quale grande potenzialità stiamo parlando: e non è una potenzialità futura. E' già così.

In un futuro prossimo o remoto, tutti potranno vedere cosa succedeva oggi, tutto potrà essere paragonato. Le dichiarazioni rilasciate potranno essere rimangiate (come da sport nazionale), ma altrettanto potranno essere verificate. "Signor mio, un anno fa su Barlettalife Lei asseriva l'esatto contrario": ecco, in prima persona, il pensiero che ho in merito. E nello stesso futuro potremo rivedere le poesie di Nietta, le dirette del consiglio comunale, le recensioni, la cronache, la polemiche su argomenti che potrebbero esacerbarsi, oppure no. Ma anche l'abbandono di Tatò, le parole di Maffei e di Cascella, di Chieppa, della Pisicchio e della Francabandiera, il cambio della guardia al comando dei Carabinieri, gli sforzi dei Vigili del Fuoco durante il funesto Crollo di via Roma, il buono e il cattivo, il rosso e il nero, Barletta alta, Barletta bassa, Wannà City (nella geniale accezione dell'ottimo Francavilla). E' tutto lì. Sempre.

Ma quanto ci costa? Barlettalife è patrimonio di tutti e così sarà sempre, è un impegno e una conferma che questa potente fonte informativa rimanga gratuita, per tutti. Bene che si sappia: gratuita. Duole leggere di commenti che asseriscono il contrario. Magari!

E come patrimonio di tutti, permettetemi una piccola richiesta per i nostri lettori: leggete, leggete, leggete, inviateci iReport, comprendete, fate politica, fate polemica, fate critica e autocritica. Noi tentiamo di farla ogni giorno.
Risultati di Barlettalife, ordinati per numero di contatti secondo le statistiche interne. Superati i 4.000.000 di contatti mensiliDati di visualizzazione mensili secondo Google analytics (modalità di visualizzazione grafica). Pallino più grande corrisponde a maggiore visualizzazione
Per concludere questa piccola e lunga nota emotiva, rivolgendomi a tutti, permettetemi un piccolo vanto. Quattro milioni. Cari e gentili lettori, grazie a voi Barlettalife taglia un traguardo ambitissimo, ben quattro milioni di contatti mensili. Con ciò confermandosi la testata più letta della Bat e tra le più lette della Puglia e Italia (vuol dire che in tutta la Puglia si legge di Barletta, nella penisola si legge di Barletta, basta cercare su Google e immaginare i vantaggi che una simile soluzione apporta al turismo locale). E si parla di voi. E si legge da dovunque. E ha anche le app per iPhone , Android e iPad. Ed è gratis. E fa inserire commenti. Ed è fatta con passione, si tratta di un giornale scritto e preparato con passione. E si sorride molto perché molto si informa.

P.S. Non chiuderemmo il palcoscenico solo perché "abbiamo portato a casa" il risultato. Quattro milioni di contatti sono un punto di partenza e non di arrivo, per una serie di cambiamenti che già avete avuto modo di apprezzare e di cui parleremo, per essere l'unico punto informativo e culturale della nostra città. E pensate che nel mondo non conoscano Barletta? Beata ingenuità.

Approfondimento
Destinato ai nostri inserzionisti. Non è una nota tecnica, bensì nota di ringraziamento per il sostegno che ci date, con gioia. Ci fregiamo di conoscere ognuno di Voi, di aver discusso, di aver preso con voi un caffè e di essere cresciuti assieme. Ogni giorno quasi 140.000 contatti vi riguardano, vi "toccano", leggono di che pasta siete fatti, visitano le vostre bellissime vetrine (anche queste sono sempre leggibili e raggiungibili su Google indipendentemente da Barlettalife, da tutto il mondo e sono allo studio ottime novità divulgative fino a poter creare condizioni informative che indichino Barletta come un ottimo polo imprenditoriale – alcune saranno testate già dai prossimi giorni –). E molti contatti diventano vostri clienti e non solo nostri lettori. Quasi 10.000 amici su Facebook conoscono noi e voi (per tacere dei risultati su twitter). Barlettalife è soprattutto vostra. Excelsior.
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