La città
Corvasce: «I parcometri di ultima generazione, delizia e disperazione dei cittadini barlettani»
Risposta del delegato provinciale FIADEL all'ing. Nunzio Scarpati, direttore Bar.S.A.
Barletta - martedì 24 settembre 2013
«Ad onor del vero bisogna precisare che quanto riferito dal Direttore Generale della Bar.S.A. spa Ing. Nunzio Scarpati non corrisponde esattamente a verità». Doverosamente pubblichiamo quanto comunica alla nostra redazione Gianluca Corvasce, delegato provinciale FIADEL, in risposta all'articolo di Barlettalife in cui si denunciava la problematica e successiva soluzione, con conseguente risposta del direttore generale Bar.S.A. Così continua il Corvasce: «I parcometri definiti di ultima generazione in realtà sono comunque macchine, ovvero piccoli computer dislocati nei vari punti della città, delizia e disperazione dei cittadini barlettani. Come ogni computer ha un'anima delicata e come tale ha bisogno di assistenza altrettanto preparata. Sono soggetti alle intemperie ed anche alla maleducazione degli utenti, che dopo averli usati come vespasiani o tabelloni pubblicitari, li usano come sacchi da boxer per ottenere il sospirato biglietto di parcheggio».
«Spesso non funzionano, ma il video dà comunque segnale di accensione ed una volta inserita la moneta questa non ritorna in dietro e non dà biglietto, come spesso è successo questa estate per quelli situati sulle litoranee di levante e ponente, che poste fronte mare hanno accolto nei loro ingranaggi oltre che umidità anche molta sabbia, con tutto quello che ne è poi conseguito: Utenti che per fare il sospirato biglietto si facevano mezzo km a piedi per poi scoprire che anche l'altro era guasto. Il malfunzionamento viene segnalato attraverso sms, ma se non c'è connessione caro Direttore, non arriva nessun messaggio e quindi nessun malfunzionamento, di conseguenza sono i cittadini arrabbiati per il furto della moneta mal riposta a segnalare agli uffici di via Capua la mancata erogazione e quindi il guasto. Quanto premesso fa intendere che comunque queste sono macchine, computer che anche se di ultima od anche di ultimissima generazione hanno bisogno dell'uomo, ma questo evidentemente a Lei non piace. Di personale che possa essere utilizzato a tal scopo la Barletta Servizi Ambientali ce l'ha, e può essere utilizzato all'assistenza ed alla manutenzione costante dei parcometri, che rimedi agli errori della macchina e che sia effettivamente presente all'utente nel caso di guasto segnalato».
«A volte trascorrono giorni prima che la manutenzione possa essere effettuata e nel contempo se ne guasta un altro: l'emergenza non sarà visibile agli occhi di tutti, ma sicuramente è visibile a colui il quale per necessità lascia l'auto a centinaia di metri alla ricerca di un grattino o di un parcometro funzionante e nel frattempo si becca una multa. E la rabbia poi dove la mettiamo? I parcometri non funzionano a dovere perché hanno bisogno di assistenza umana costante, ovvero di personale che l'azienda ha, e che ha in solidarietà. Evidentemente, l'Azienda quando ha partorito questo scellerato patto di solidarietà, non ha messo in preventivo il fatto che chi doveva pagarne le conseguenze relativo alla riduzione di orario del personale, era il lavoratore che ora fa fatica a mettere un piatto sulla propria tavola per la propria famiglia, e il cittadino che ora riceve un servizio limitato, ma molto più costoso. Materiale umano che attende solo di essere utilizzato, perché preparato e intenzionato a dare il massimo della propria professionalità, c'è, basta solo mettersi al posto del cittadino prima di fare delle scelte cosi importanti come il contratto di solidarietà».
«Spesso non funzionano, ma il video dà comunque segnale di accensione ed una volta inserita la moneta questa non ritorna in dietro e non dà biglietto, come spesso è successo questa estate per quelli situati sulle litoranee di levante e ponente, che poste fronte mare hanno accolto nei loro ingranaggi oltre che umidità anche molta sabbia, con tutto quello che ne è poi conseguito: Utenti che per fare il sospirato biglietto si facevano mezzo km a piedi per poi scoprire che anche l'altro era guasto. Il malfunzionamento viene segnalato attraverso sms, ma se non c'è connessione caro Direttore, non arriva nessun messaggio e quindi nessun malfunzionamento, di conseguenza sono i cittadini arrabbiati per il furto della moneta mal riposta a segnalare agli uffici di via Capua la mancata erogazione e quindi il guasto. Quanto premesso fa intendere che comunque queste sono macchine, computer che anche se di ultima od anche di ultimissima generazione hanno bisogno dell'uomo, ma questo evidentemente a Lei non piace. Di personale che possa essere utilizzato a tal scopo la Barletta Servizi Ambientali ce l'ha, e può essere utilizzato all'assistenza ed alla manutenzione costante dei parcometri, che rimedi agli errori della macchina e che sia effettivamente presente all'utente nel caso di guasto segnalato».
«A volte trascorrono giorni prima che la manutenzione possa essere effettuata e nel contempo se ne guasta un altro: l'emergenza non sarà visibile agli occhi di tutti, ma sicuramente è visibile a colui il quale per necessità lascia l'auto a centinaia di metri alla ricerca di un grattino o di un parcometro funzionante e nel frattempo si becca una multa. E la rabbia poi dove la mettiamo? I parcometri non funzionano a dovere perché hanno bisogno di assistenza umana costante, ovvero di personale che l'azienda ha, e che ha in solidarietà. Evidentemente, l'Azienda quando ha partorito questo scellerato patto di solidarietà, non ha messo in preventivo il fatto che chi doveva pagarne le conseguenze relativo alla riduzione di orario del personale, era il lavoratore che ora fa fatica a mettere un piatto sulla propria tavola per la propria famiglia, e il cittadino che ora riceve un servizio limitato, ma molto più costoso. Materiale umano che attende solo di essere utilizzato, perché preparato e intenzionato a dare il massimo della propria professionalità, c'è, basta solo mettersi al posto del cittadino prima di fare delle scelte cosi importanti come il contratto di solidarietà».