Consiglio comunale ottobre
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Politica

Consiglio Comunale: quale destino per il Patto Territoriale Nord Barese-Ofantino?

Proposto dal sindaco Cannito, consiglio comunale monotematico sul futuro dell’ente

Convocato per l'approvazione di due sole proposte di delibera, e riunitosi in seconda convocazione data la mancanza del numero legale in aula di mercoledì 27, il Consiglio Comunale di Barletta di giovedì 28 dicembre 2023 si è caratterizzato più che altro su quello che sarà il destino del Patto Territoriale Nord Barese Ofantino.

Per la precisione, il punto di discussione dell'assise all'interno del quale si è animato il dibattito sul futuro dell'ente in questione è stato quello inerente il"piano di revisione delle Società Partecipate del Comune di Barletta alla data del 31/12/2022", che oltre a riguardare il Patto Territoriale, riguarda la partecipazione di Barletta al GAL (Gruppo d'Azione Locale) dauno-ofantino, oltre naturalmente a BarSA.

Successivamente all'illustrazione della proposta di approvazione del punto da parte dell'assessore al bilancio Davide Campese, ha avuto inizio un vivace dibattito caratterizzato dai rilievi posti dal PD in merito alla relazione del collegio dei revisori dei conti circa lo stato di salute del Patto Territoriale, sulle attività svolte dall'ente e sul ritorno in termini di servizi alla collettività di 40mila Euro a fronte di una quota di partecipazione di ben 117mila Euro da parte del Comune di Barletta.

Dubbi e perplessità sulla necessità della città di Barletta di rimanere all'interno del Patto sono stati sollevati anche dai banchi della maggioranza, e per la precisione dal consigliere Ceto di Forza Italia, il quale ha poi concluso il suo intervento chiedendo una momentanea sospensione dei lavori atta proprio a discutere l'opportunità di votare il provvedimento così come presentato.

Alla ripresa dei lavori vi è poi stato l'intervento del sindaco Cannito, il quale con un inequivocabile "il Patto non è un carrozzone" ha rivendicato l'appartenenza di Barletta al Patto Territoriale (votata all'unanimità dall'aula nel 2018), motivando il tutto non solo con l'utilità per tutto il territorio, ma anche con il buono stato dei conti dell'ente.

Cannito tuttavia, viste le perplessità provenienti non solo dai banchi delle opposizioni ha fortemente caldeggiato la convocazione di un consiglio comunale monotematico su quello che dovrebbe essere il destino finale del Patto Territoriale Nord-Barese Ofantino alla luce anche della fuoriuscita di città come Andria e Margherita di Savoia. Comuni che al momento paiono tutt'altro che intenzionati a rientrare nel Patto.

Durante la discussione non sono mancati momenti di forte polemica, a partire proprio dal sindaco, il quale ha posto l'accento "sulla voglia da parte di qualcuno di chiudere il Patto Territoriale per sostituirlo con un altro ente con funzioni praticamente identiche".

Un concetto poi ripreso dalla consigliera Stella Mele e che è stato alla base di un botta e risposta con il consigliere Filippo Caracciolo circa il brand territoriale "Costa Sveva". Un brand, secondo il consigliere regionale del Partito Democratico, avente come target lo sviluppo turistico del territorio.

La consigliera Mele ha inoltre illustrato all'aula tutti i servizi offerti dal Patto Territoriale, specificando come delle risorse dell'ente, il 15% siano destinate ai costi strutturali e il restante 85% ai servizi e progetti a supporto dei comuni partecipanti.

Successivamente il dibattito è proseguito abbastanza acceso, con il consigliere Riccardo Memeo che, tra le altre cose, ha fatto presente all'aula come la mancata approvazione del punto in questione entro il 31/12 comporterebbe il rischio di una sanzione da 5mila a 500mila euro.

Dichiarazione che ha seguito quella della consigliera Rosa Cascella, la quale manifestato l'intenzione di inviare la documentazione alla Corte dei Conti.

La discussione è stata chiusa dal sindaco, il quale dopo avere ulteriormente rinnovato il suo auspicio per un consiglio comunale monotematico sul destino del Patto Territoriale, ha definito senza mezzi termini "una sconfitta della politica" un'eventuale chiusura dell'ente.

Approvato infine, non senza rilievi delle opposizioni circa la documentazione fornita ai consiglieri, anche il punto riguardante la "ricognizione annuale dei Servizi pubblici locali di rilevanza economica"
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