La città
Comitato di zona 167: «No alla disinformazione, andiamo avanti con le nostre attività»
La nota firmata da Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella
Barletta - lunedì 26 agosto 2024
0.47
«Che spettacolo! Il Comitato della 167, quella banda di attivisti sempre pronti a lanciare l'allarme su ogni pezzetto di marciapiede crepato, ha finalmente incontrato il suo giusto castigo. Sì, cari lettori, perché pare che l'ultimo tentativo di delegittimazione contro di loro abbia trovato le fondamenta in un'idea assolutamente brillante: insinuare che le loro segnalazioni siano, udite udite, strumentalizzate dai cittadini». Così Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella in rappresentanza del comitato di Quartiere zona 167.
«Dunque, gli acuti mentori della controinformazione hanno deciso di diffondere questa teoria secondo la quale ogni denuncia, ogni segnalazione, ogni sbuffo di frustrazione non sarebbe altro che un abile stratagemma orchestrato dal Comitato per ottenere un po' di visibilità in più.
Ora, qui viene il bello: mentre questa storiella assurda prende piede, è bastato fare un salto su Facebook per scoprire la verità. Oh, gli screenshot parlano da soli, e ci dicono che... sorpresa, sorpresa! Le segnalazioni vengono realmente dai cittadini. E non dai soliti quattro amici del Comitato, ma da persone comuni, quelle stesse che devono convivere con la realtà quotidiana della 167.
Sì, perché se c'è una cosa che emerge da questi screenshot è che i cittadini della 167 non solo sono ben informati, ma sono anche incazzati neri per la situazione del loro quartiere. E se qualcuno decide di portare queste lamentele all'attenzione del pubblico, ben venga! Ma no, per qualcuno la verità è troppo banale. Molto meglio pensare che dietro ci sia una cospirazione degna di un thriller politico, come troppo spesso evocato dagli pseudo- attori della politica cittadina (chiediamo scusa se abusiamo del termine politica riferita alla nostra città).
E dunque, il risultato di questa "grande scoperta" qual è? Un bel nulla di fatto. Perché alla fine dei giochi, i cittadini continueranno a segnalare, il Comitato continuerà a fare il proprio lavoro, e chiunque abbia ideato questa assurdità sarà rimasto con un pugno di mosche. Ma hey, almeno ci siamo fatti due risate.
Quindi, cari cittadini lettori, la prossima volta che vedrete una segnalazione su Facebook, sappiate che no, non c'è nessuna oscura manovra dietro. Solo altri cittadini stufi, che si lamentano di un quartiere che potrebbe essere migliore. E se il Comitato della 167 dà voce a queste segnalazioni, non è strumentalizzazione. È semplicemente ciò che dovrebbero fare tutti: ascoltare i cittadini. Alla prossima puntata del grande teatro della disinformazione!»
«Dunque, gli acuti mentori della controinformazione hanno deciso di diffondere questa teoria secondo la quale ogni denuncia, ogni segnalazione, ogni sbuffo di frustrazione non sarebbe altro che un abile stratagemma orchestrato dal Comitato per ottenere un po' di visibilità in più.
Ora, qui viene il bello: mentre questa storiella assurda prende piede, è bastato fare un salto su Facebook per scoprire la verità. Oh, gli screenshot parlano da soli, e ci dicono che... sorpresa, sorpresa! Le segnalazioni vengono realmente dai cittadini. E non dai soliti quattro amici del Comitato, ma da persone comuni, quelle stesse che devono convivere con la realtà quotidiana della 167.
Sì, perché se c'è una cosa che emerge da questi screenshot è che i cittadini della 167 non solo sono ben informati, ma sono anche incazzati neri per la situazione del loro quartiere. E se qualcuno decide di portare queste lamentele all'attenzione del pubblico, ben venga! Ma no, per qualcuno la verità è troppo banale. Molto meglio pensare che dietro ci sia una cospirazione degna di un thriller politico, come troppo spesso evocato dagli pseudo- attori della politica cittadina (chiediamo scusa se abusiamo del termine politica riferita alla nostra città).
E dunque, il risultato di questa "grande scoperta" qual è? Un bel nulla di fatto. Perché alla fine dei giochi, i cittadini continueranno a segnalare, il Comitato continuerà a fare il proprio lavoro, e chiunque abbia ideato questa assurdità sarà rimasto con un pugno di mosche. Ma hey, almeno ci siamo fatti due risate.
Quindi, cari cittadini lettori, la prossima volta che vedrete una segnalazione su Facebook, sappiate che no, non c'è nessuna oscura manovra dietro. Solo altri cittadini stufi, che si lamentano di un quartiere che potrebbe essere migliore. E se il Comitato della 167 dà voce a queste segnalazioni, non è strumentalizzazione. È semplicemente ciò che dovrebbero fare tutti: ascoltare i cittadini. Alla prossima puntata del grande teatro della disinformazione!»