
Politica
«Colpe e tradimenti», Francabandiera e Sciusco invocano rispetto
I consiglieri di Sinistra Unita commentano l'ultimo consiglio comunale
Barletta - martedì 1 marzo 2016
Comunicato Stampa
«Non è stato semplice per noi che abbiamo partecipato ai lavori dell'ultimo consiglio comunale, ed è comprensibile lo stato d'animo dei cittadini che hanno guardato la diretta televisiva, seguire una discussione che avrebbe dovuto affrontare questioni delicate ma è andata ad attardarsi per molte ore in una serie di accuse e denigrazioni anche di carattere personale che nulla avevano a che fare con quella politica propositiva di cui la città, dopo il commissariamento, aveva bisogno e che veniva richiesto da tutti i partiti protagonisti dell'elezione a sindaco della Città di Pasquale Cascella». Scrivono, a ormai una settimana di distanza dall'ultimo consiglio comunale, i consiglieri di Sinistra Unita Annetta Francabandiera - ex vicesindaco dell'amministrazione Cascella - e Pietro Sciusco.
«E allora una domanda può nascere spontanea: la tanta enfatizzata maggioranza quando, come e da chi è stata eclissata? Ognuno addossa all'altro colpe e tradimenti. Giusto per chiarire, noi siamo protagonisti del mandato, che porteremo sino in fondo, ricevuto dagli elettori che hanno votato la lista civica "Sinistra unita per Barletta con i Movimenti", contenitore di scelte politiche che avevano l'ambizione di raggruppare la vitalità della sinistra e dei movimenti, oltre che ad includere ulteriori soggetti o formazioni riconducibili alla cittadinanza attiva. Anzi, l'azione di taluni è stata di escludere pezzi fondanti del progetto iniziale di Sinistra Unita e di autoescludersi dalla maggioranza così come è avvenuto nel Consiglio Comunale del dicembre scorso, dove l'assenza in assemblea di una parte della compagine di Sinistra Unita e non solo, aveva alterato la rappresentanza politica rendendo determinanti altre forze politiche. L'eclisse, quindi, è stata non solo annunciata ma, crediamo, determinata da quanti sin dal primo momento dell'elezione del sindaco della città nei fatti hanno messo in discussione l'impostazione nuova e innovatrice per abbandonarsi a pratiche ostruzionistiche che rispondono ad altre culture politiche. Chi oggi giudica, rammenti gli strappi del passato.
Abbiamo avuto l'impressione che alcuni consiglieri abbiano sciorinato con livore accuse che vanno rispedire al mittente. Suggeriremmo di documentarsi prima di fare affermazioni che ledono l'operato delle lavoratrici e dei lavoratori dei vari settori comunali. Personalmente sentiamo il dovere di riconoscere in particolare al lavoro di coloro che, con tanta abnegazione, si occupano dei servizi sociali. Forse non a tutti è noto che tale settore, strategico e delicato, ha subito un drastico ridimensionamento del personale pur sostenendo tutta una serie di misure ed interventi contemplati dal Piano Sociale di Zona. Sarebbe bene che il consigliere comunale ligio al suo mandato, prima di farsi sfuggire affermazioni che non corrispondono al vero, almeno si documenti. Ma forse è più facile catalogare e omologare ogni situazione, con demagogia, senza offrire valide alternative e proposte nuove. Ed è proprio questo populismo arroccato sul passato che ricorre a termini impropri e offensivi e ledono le buone prassi che migliorano la qualità della vita dei cittadini. Giusto per ricordare, l'approvazione del terzo Piano sociale di zona 2014/2016 ha riscritto una pagina nuova di benessere collettivo della città testimoniata da una numerosa partecipazione di addetti ai lavori, singoli e terzo settore. Nel caso specifico degli interventi socio sanitari, va precisato che l'azione prevista nel citato Piano sociale, offre sostegno alla cura familiare e libera del tempo ai parenti dell'utente.
Si è partiti dalla mappatura dei bisogni, caratterizzata da un aumento della popolazione anziana e soprattutto di quella non autosufficiente sempre più bisognosa di interventi integrati socio-sanitari. Per questa ragione l'assessorato alle politiche sociali ha presentato al Ministero dell'Interno dei progetti per usufruire di finanziamenti per i servizi alla cura per anziani e rafforzare le Cure Domiciliari Integrate. Con tali risorse, quindi, si è permesso all'Ambito di Barletta di poter procedere all'intensificazione e alla riqualificazione delle prestazioni socio assistenziali domiciliari a complemento dell'assistenza sanitaria erogata dall'Azienda Sanitaria Locale (ASL) con l'incremento quasi triplicato dei posti. Quando si parla di intensificare e qualificare, va rimarcato che il servizio di assistenza al domicilio dell'utente è stato esteso anche alle ore pomeridiane. Inoltre, va ribadito con chiarezza che non c'è nessuna lista d'attesa nelle cure domiciliari integrate. L'occasione per fare il punto sul welfare cittadino e sulla qualità della vita è stata data anche dall'evento delle giornate del volontariato dello scorso dicembre, quando esponenti e referenti del variegato mondo del volontariato si sono ritrovati per rinnovare il loro impegno discreto, gratuito e di qualità al servizio di tutti i cittadini e in sinergia con l'amministrazione comunale.
Sarebbe più opportuno che, nel rispetto dell'aula consigliare, si discuta con serenità, evitando inutili allarmismi che destano preoccupazioni e confondono, i cittadini, le famiglie, minando la qualità del lavoro di chi si spende per tutte le fragilità. Tanto più che tale atteggiamento fomenta le aggressioni gratuite da parte di soggetti, già noti e denunciati più volte per i medesimi atteggiamenti violenti, ai danni dei dipendenti comunali. A chi ha chiesto, in aula, cosa avesse fatto l'Amministrazione Comunale in questi anni, rispondiamo: ha riportato la legalità in questa città, con azioni dure e sicuramente invise a molti, ha stabilito regole certe in base alle quali chi aveva veramente bisogno è stato aiutato. Non si è certo cavalcata la tigre della demagogia per ricevere facili consensi. Essere tra i banchi di questa Amministrazione Comunale è ribadire con forza l'impegno a elaborare e sostenere tutte le strategie per migliorare la qualità della vita dei cittadini, attivando tutte le forze sane della città che condannano e ripudiano la violenza fisica, verbale, psicologica, che non porta a nulla. Ed a tutti quegli uomini che molto spesso sono dimenticati e che in ogni momento difficile per le istituzioni ci sono accanto, pensiamo alle forze dell'ordine, che ringraziamo per tutto quello che hanno fatto e che faranno per il futuro che non incitano un agire acceso nei toni e nei modi.
Infine, rivolgiamo un appello a tutti i consiglieri perché siano più rispettosi delle istituzioni, del mandato che hanno ricevuto dai cittadini e delle regole di partecipazione democratica che devono regolare la partecipazione alle attività nell'aula consigliare nel rispetto anzitutto dei cittadini».
«E allora una domanda può nascere spontanea: la tanta enfatizzata maggioranza quando, come e da chi è stata eclissata? Ognuno addossa all'altro colpe e tradimenti. Giusto per chiarire, noi siamo protagonisti del mandato, che porteremo sino in fondo, ricevuto dagli elettori che hanno votato la lista civica "Sinistra unita per Barletta con i Movimenti", contenitore di scelte politiche che avevano l'ambizione di raggruppare la vitalità della sinistra e dei movimenti, oltre che ad includere ulteriori soggetti o formazioni riconducibili alla cittadinanza attiva. Anzi, l'azione di taluni è stata di escludere pezzi fondanti del progetto iniziale di Sinistra Unita e di autoescludersi dalla maggioranza così come è avvenuto nel Consiglio Comunale del dicembre scorso, dove l'assenza in assemblea di una parte della compagine di Sinistra Unita e non solo, aveva alterato la rappresentanza politica rendendo determinanti altre forze politiche. L'eclisse, quindi, è stata non solo annunciata ma, crediamo, determinata da quanti sin dal primo momento dell'elezione del sindaco della città nei fatti hanno messo in discussione l'impostazione nuova e innovatrice per abbandonarsi a pratiche ostruzionistiche che rispondono ad altre culture politiche. Chi oggi giudica, rammenti gli strappi del passato.
Abbiamo avuto l'impressione che alcuni consiglieri abbiano sciorinato con livore accuse che vanno rispedire al mittente. Suggeriremmo di documentarsi prima di fare affermazioni che ledono l'operato delle lavoratrici e dei lavoratori dei vari settori comunali. Personalmente sentiamo il dovere di riconoscere in particolare al lavoro di coloro che, con tanta abnegazione, si occupano dei servizi sociali. Forse non a tutti è noto che tale settore, strategico e delicato, ha subito un drastico ridimensionamento del personale pur sostenendo tutta una serie di misure ed interventi contemplati dal Piano Sociale di Zona. Sarebbe bene che il consigliere comunale ligio al suo mandato, prima di farsi sfuggire affermazioni che non corrispondono al vero, almeno si documenti. Ma forse è più facile catalogare e omologare ogni situazione, con demagogia, senza offrire valide alternative e proposte nuove. Ed è proprio questo populismo arroccato sul passato che ricorre a termini impropri e offensivi e ledono le buone prassi che migliorano la qualità della vita dei cittadini. Giusto per ricordare, l'approvazione del terzo Piano sociale di zona 2014/2016 ha riscritto una pagina nuova di benessere collettivo della città testimoniata da una numerosa partecipazione di addetti ai lavori, singoli e terzo settore. Nel caso specifico degli interventi socio sanitari, va precisato che l'azione prevista nel citato Piano sociale, offre sostegno alla cura familiare e libera del tempo ai parenti dell'utente.
Si è partiti dalla mappatura dei bisogni, caratterizzata da un aumento della popolazione anziana e soprattutto di quella non autosufficiente sempre più bisognosa di interventi integrati socio-sanitari. Per questa ragione l'assessorato alle politiche sociali ha presentato al Ministero dell'Interno dei progetti per usufruire di finanziamenti per i servizi alla cura per anziani e rafforzare le Cure Domiciliari Integrate. Con tali risorse, quindi, si è permesso all'Ambito di Barletta di poter procedere all'intensificazione e alla riqualificazione delle prestazioni socio assistenziali domiciliari a complemento dell'assistenza sanitaria erogata dall'Azienda Sanitaria Locale (ASL) con l'incremento quasi triplicato dei posti. Quando si parla di intensificare e qualificare, va rimarcato che il servizio di assistenza al domicilio dell'utente è stato esteso anche alle ore pomeridiane. Inoltre, va ribadito con chiarezza che non c'è nessuna lista d'attesa nelle cure domiciliari integrate. L'occasione per fare il punto sul welfare cittadino e sulla qualità della vita è stata data anche dall'evento delle giornate del volontariato dello scorso dicembre, quando esponenti e referenti del variegato mondo del volontariato si sono ritrovati per rinnovare il loro impegno discreto, gratuito e di qualità al servizio di tutti i cittadini e in sinergia con l'amministrazione comunale.
Sarebbe più opportuno che, nel rispetto dell'aula consigliare, si discuta con serenità, evitando inutili allarmismi che destano preoccupazioni e confondono, i cittadini, le famiglie, minando la qualità del lavoro di chi si spende per tutte le fragilità. Tanto più che tale atteggiamento fomenta le aggressioni gratuite da parte di soggetti, già noti e denunciati più volte per i medesimi atteggiamenti violenti, ai danni dei dipendenti comunali. A chi ha chiesto, in aula, cosa avesse fatto l'Amministrazione Comunale in questi anni, rispondiamo: ha riportato la legalità in questa città, con azioni dure e sicuramente invise a molti, ha stabilito regole certe in base alle quali chi aveva veramente bisogno è stato aiutato. Non si è certo cavalcata la tigre della demagogia per ricevere facili consensi. Essere tra i banchi di questa Amministrazione Comunale è ribadire con forza l'impegno a elaborare e sostenere tutte le strategie per migliorare la qualità della vita dei cittadini, attivando tutte le forze sane della città che condannano e ripudiano la violenza fisica, verbale, psicologica, che non porta a nulla. Ed a tutti quegli uomini che molto spesso sono dimenticati e che in ogni momento difficile per le istituzioni ci sono accanto, pensiamo alle forze dell'ordine, che ringraziamo per tutto quello che hanno fatto e che faranno per il futuro che non incitano un agire acceso nei toni e nei modi.
Infine, rivolgiamo un appello a tutti i consiglieri perché siano più rispettosi delle istituzioni, del mandato che hanno ricevuto dai cittadini e delle regole di partecipazione democratica che devono regolare la partecipazione alle attività nell'aula consigliare nel rispetto anzitutto dei cittadini».
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