
Politica
Il consiglio comunale di Barletta torna a casa prima. Ancora crisi?
Casa di riposo, Carone: «Nonostante parliamo di ruoli non retribuiti si tratta di poltrone molto ambite per sete di potere»
Barletta - martedì 17 settembre 2019
10.00
Quella spaccatura che ha segnato l'Amministrazione comunale di Barletta fin dal principio non è mai stata risanata. Segno forte e tangibile: la decisione di due consiglieri di maggioranza di "passare" al gruppo misto. Ma dentro casa le scaramucce continuano e la decisione di ritirare due importanti punti all'ordine del giorno, forse ne rappresenta la prova.
Ieri sera, il vice sindaco Marcello Lanotte ha comunicato all'assise cittadina il ritiro di due punti per "approfondimenti amministrativi". Questi riguardano la nomina dei quattro componenti del Consiglio di Amministrazione della casa di riposo in via Regina Margherita e l'approvazione dell'intervento di realizzazione di un nuovo corpo edilizio da destinare a laboratorio per gli Istituti scolastici "Cassandro" e "Fermi". Una scelta che l'opposizione non tarda a commentare, sottolineando l'importanza dei suddetti argomenti e soprattutto la lentezza che caratterizza l'operato dell'Amministrazione di Barletta.
Il consiglio comunale ha il compito di individuare i componenti del consiglio di amministrazione dell'azienda pubblica di servizi di via Regina Margherita e, secondo lo statuto, in caso di mancata nomina, le designazioni sono indicate dal Presidente della Regione. Come precisa il consigliere Coriolano del Movimento: «Sei mesi fa, a marzo, è stato designato il Presidente della società – dopo aver revocato la prima persona scelta per inconferibilità. È possibile - rivolgendosi alla maggioranza - che non siate riusciti a individuare le figure idonee per il consiglio di amministrazione?» Doronzo di Coalizione Civica afferra il colpo: «Siede ai tavoli della maggioranza una classe politica non sana perché attenta alla spartizione delle poltrone. Ecco perché il punto sarebbe stato cancellato. Adesso decideranno sulle nostre teste a Bari. Probabilmente a qualcuno fa comodo così.» Mennea del PD chiede maggiore trasparenza per l'individuazione delle cariche, affinché i cittadini sappiano chi sono e conoscano ciascun curriculum, dal momento che si tratta di un servizio pubblico per la città. Il consigliere Grimaldi di maggioranza precisa che la Regione ha notificato al Comune il nome del Presidente solo nel mese di giugno, nonostante l'assegnazione nel mese di marzo. «Nessuno sta rallentando il procedere della macchina organizzativa». Il ritiro del punto, secondo quest'ultimo, è dettato dall'assenza del sindaco Cosimo Cannito e, ne consegue, non come aveva annunciato il vice sindaco per approfondimenti amministrativi. E se l'assenza del sindaco non fosse un caso? La consigliera Carone del Movimento conclude ricordando che il punto riguardante la scuola era stato rinviato anche nel mese di novembre con le stesse argomentazioni: "approfondimenti". «Non prendiamoci in giro, nonostante nel caso della Casa di Riposo, parliamo di ruoli non retribuiti si tratta di poltrone molto ambite per sete di potere».
E se la mancata nomina dei quattro nascondesse in realtà un'altra ed ennesima crisi in maggioranza? Nel mese di maggio, pare ci sia stata una riunione resa necessaria al fine di superare gli attriti. Sette consiglieri di maggioranza, compresi i due fuoriusciti, hanno parlato di "azzeramento della Giunta" e la necessità di un conseguente momento di riflessione. Come tra fidanzati. Solo ieri, la segreteria del sindaco ha protocollato il documento nel quale sono riassunti le osservazioni dei sette. È un caso che questo sia saltato "fuori" proprio ieri, che il sindaco sia mancato e che i punti siano stati ritirati? È evidente che i componenti della maggioranza non siano d'accordo con le designazioni e forse quel documento è la prova che i dissidi non sono mai cessati.
Ieri sera, il vice sindaco Marcello Lanotte ha comunicato all'assise cittadina il ritiro di due punti per "approfondimenti amministrativi". Questi riguardano la nomina dei quattro componenti del Consiglio di Amministrazione della casa di riposo in via Regina Margherita e l'approvazione dell'intervento di realizzazione di un nuovo corpo edilizio da destinare a laboratorio per gli Istituti scolastici "Cassandro" e "Fermi". Una scelta che l'opposizione non tarda a commentare, sottolineando l'importanza dei suddetti argomenti e soprattutto la lentezza che caratterizza l'operato dell'Amministrazione di Barletta.
Il consiglio comunale ha il compito di individuare i componenti del consiglio di amministrazione dell'azienda pubblica di servizi di via Regina Margherita e, secondo lo statuto, in caso di mancata nomina, le designazioni sono indicate dal Presidente della Regione. Come precisa il consigliere Coriolano del Movimento: «Sei mesi fa, a marzo, è stato designato il Presidente della società – dopo aver revocato la prima persona scelta per inconferibilità. È possibile - rivolgendosi alla maggioranza - che non siate riusciti a individuare le figure idonee per il consiglio di amministrazione?» Doronzo di Coalizione Civica afferra il colpo: «Siede ai tavoli della maggioranza una classe politica non sana perché attenta alla spartizione delle poltrone. Ecco perché il punto sarebbe stato cancellato. Adesso decideranno sulle nostre teste a Bari. Probabilmente a qualcuno fa comodo così.» Mennea del PD chiede maggiore trasparenza per l'individuazione delle cariche, affinché i cittadini sappiano chi sono e conoscano ciascun curriculum, dal momento che si tratta di un servizio pubblico per la città. Il consigliere Grimaldi di maggioranza precisa che la Regione ha notificato al Comune il nome del Presidente solo nel mese di giugno, nonostante l'assegnazione nel mese di marzo. «Nessuno sta rallentando il procedere della macchina organizzativa». Il ritiro del punto, secondo quest'ultimo, è dettato dall'assenza del sindaco Cosimo Cannito e, ne consegue, non come aveva annunciato il vice sindaco per approfondimenti amministrativi. E se l'assenza del sindaco non fosse un caso? La consigliera Carone del Movimento conclude ricordando che il punto riguardante la scuola era stato rinviato anche nel mese di novembre con le stesse argomentazioni: "approfondimenti". «Non prendiamoci in giro, nonostante nel caso della Casa di Riposo, parliamo di ruoli non retribuiti si tratta di poltrone molto ambite per sete di potere».
E se la mancata nomina dei quattro nascondesse in realtà un'altra ed ennesima crisi in maggioranza? Nel mese di maggio, pare ci sia stata una riunione resa necessaria al fine di superare gli attriti. Sette consiglieri di maggioranza, compresi i due fuoriusciti, hanno parlato di "azzeramento della Giunta" e la necessità di un conseguente momento di riflessione. Come tra fidanzati. Solo ieri, la segreteria del sindaco ha protocollato il documento nel quale sono riassunti le osservazioni dei sette. È un caso che questo sia saltato "fuori" proprio ieri, che il sindaco sia mancato e che i punti siano stati ritirati? È evidente che i componenti della maggioranza non siano d'accordo con le designazioni e forse quel documento è la prova che i dissidi non sono mai cessati.
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