Politica
Caracciolo: «Grazie alla Regione, anche a Barletta la conversione delle aree industriali e artigianali»
La nota del consigliere regionale PD
Barletta - sabato 29 ottobre 2022
«Finalmente, anche il comune di Barletta avrà la possibilità di conferire destinazione commerciale, direzionale, turistico-ricettive ad aree quali le zone industriali di via Trani e di via Callano e la zona merceologica/artigianale di via Foggia». Così il presidente del gruppo PD in consiglio regionale e consigliere comunale di Barletta Filippo Caracciolo.
«Il risultato ratificato dal consiglio comunale - spiega Caracciolo - arriva grazie all'approvazione di modifiche e integrazioni alla legge regionale 20/2021 secondo le quali i comuni possono approvare varianti per la destinazione commerciale, direzionale, turistico-ricettive in zona PIP senza lungaggini burocratiche. L'approvazione all'unanimità, da parte del consiglio regionale, della proposta del consigliere Gabellone - aggiunge Caracciolo - ha preso atto di un'esigenza diffusa presso i Comuni, le imprese ed i cittadini senza che ciò comporti un'alterazione degli assetti urbanistici vigenti».
«Si evita, inoltre - prosegue il consigliere regionale - che attività non artigianali/industriali, commerciali, per la distribuzione, direzionali o turistico -ricettive vengano insediate più o meno causalmente sul territorio».
«Con l'utilizzo di superfici già esistenti si riduce il consumo del suolo e si recuperano capannoni in stato di degrado. I vantaggi per l'economia cittadina - conclude Caracciolo - sono indiscutibili».
«Il risultato ratificato dal consiglio comunale - spiega Caracciolo - arriva grazie all'approvazione di modifiche e integrazioni alla legge regionale 20/2021 secondo le quali i comuni possono approvare varianti per la destinazione commerciale, direzionale, turistico-ricettive in zona PIP senza lungaggini burocratiche. L'approvazione all'unanimità, da parte del consiglio regionale, della proposta del consigliere Gabellone - aggiunge Caracciolo - ha preso atto di un'esigenza diffusa presso i Comuni, le imprese ed i cittadini senza che ciò comporti un'alterazione degli assetti urbanistici vigenti».
«Si evita, inoltre - prosegue il consigliere regionale - che attività non artigianali/industriali, commerciali, per la distribuzione, direzionali o turistico -ricettive vengano insediate più o meno causalmente sul territorio».
«Con l'utilizzo di superfici già esistenti si riduce il consumo del suolo e si recuperano capannoni in stato di degrado. I vantaggi per l'economia cittadina - conclude Caracciolo - sono indiscutibili».