Ciminiera della cementeria Buzzi Unicem. <span>Foto Mario Sculco</span>
Ciminiera della cementeria Buzzi Unicem. Foto Mario Sculco
Cronaca

BarlettaViva visita la cementeria Buzzi Unicem in esclusiva

L'impianto industriale, coinvolto nell'inchiesta della Procura, apre le porte

La Cementeria Buzzi Unicem di Barletta apre le porte alla redazione di BarlettaViva. Con estremo interesse, opportunamente muniti di caschi e scarpe antinfortunistiche, siamo stati direttamente scortati dai referenti nazionali e cittadini dell'azienda per un visita meticolosa all'intero impianto industriale. Ne scaturisce questo reportage esclusivo per i lettori di BarlettaViva e per l'intera cittadinanza in modo da aggiungere una visione dall'interno della cementeria, direttamente dentro il cuore industriale dello stabilimento barlettano che affolla la cronaca da anni (e in maniera pressante negli ultimi mesi come da BarlettaViva spesso raccontato) in seguito all'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Trani.

Entriamo nella struttura che occupa uno spazio di ben 248mila metri quadri sul suolo cittadino. Qui ci viene data l'opportunità di osservare l'intera area industriale sotto una prospettiva molto più specifica, direttamente dall'interno. Una volta entrati si ha una consapevolezza effettiva dell'estensione dello stabilimento, maggiore di quanto percepito dalla cittadinanza. Con l'ausilio dell'ingegnere Amedeo Paiano abbiamo visionato direttamente le diverse fasi di produzione, a compimento delle quali si ottiene come prodotto finito il cemento. La visita, dal taglio estremamente didattico ed esplicativo, si è conclusa a un'altezza di circa cento metri (la ciminiera visibile anche nelle allegate fotografie è alta precisamente 92 metri ed è la più alta allo stato attuale dopo l'abbattimento della ciminiera più antica). Da quell'altezza è possibile ammirare l'intero tessuto urbano e industriale di Barletta, nonché il mare che rapisce l'occhio per la sua sconfinatezza.
La redazione di BarlettaViva si confronta con i direttori e tecnici dello Stabilimento
Siamo stati accompagnati all'interno della sala controllo, definita "cervello" da chi in quella struttura vi lavora. La sala ospita diverse apparecchiature tecniche di rilevazione dati, mediante le quali è costantemente monitorato il livello di emissioni prodotte. Secondo quanto riferito, non vi è sempre una perfetta connessione tra l'attività della ciminiera e il superamento dei livelli di PM10 e PM 2.5. In vero, gli ingegneri della Buzzi hanno sottolineato come in alcuni giorni, pur essendo la ciminiera inattiva, le rilevazioni Arpa segnalavano comunque un superamento di tali livelli, ben superiori a quelli imposti dalla legge. L'invito rivolto è dunque quello di verificare, visionando quanto riportato dal sito del comune di Barletta, se la ciminiera è in funzione o meno. Lasciato il "cervello", abbiamo raggiunto la sala congressi. Forte è stata la curiosità verso vari campioni di materiali base e semilavorati, illustranti le diverse fasi di lavorazione del cemento (petcoke, clinker ecc). Questi campioni non saranno riservati solo ai nostri occhi curiosi ma a chiunque voglia visionare personalmente l'intera struttura. Si tratta di una differente impostazione comunicativa che ci sembra avvicini la struttura ai margini del rione "Medaglie d'oro" all'intera città.

Infatti, come è stato più volte ribadito dai referenti stessi della Buzzi Unicem, non occorre alcuna specifica qualifica per poter accedere alla struttura e dunque porre quesiti in risposta ai propri dubbi. Pertanto «la cittadinanza è la benvenuta, poiché in qualità di lavoratori e prima ancora di padri di famiglia, agiamo all'insegna di una completa trasparenza». E' quanto ci è stato riferito a conclusione della nostra visita.

«BarlettaViva è stata l'unica testata giornalistica del territorio ad aver cercato di inseguire la verità e dato voce a tutte le parti in causa. Nonché l'unica a volersi affacciare alla realtà della Buzzi Unicem». Così il direttore di BarlettaViva Mario Sculco rivendica un'attività puntuale e assolutamente rispettosa del territorio e del contraddittorio che una simile inchiesta possa far scaturire. «Non volevamo i "sentito dire", non volevamo scrivere "di pancia", abbiamo cercato di comprendere - continua Sculco - da profani della materia (ma giornalisti curiosi) ponendo domande, inseguendo riflessioni e incontrando tra i direttori e tecnici della Buzzi Unicem, nostri ospiti, un'effettiva e apprezzata voglia di spiegare, di comunicare, di non sentirsi parte altra rispetto alla cittadinanza e alla città. La dimostrazione della verità non è forse nel nostro governo, raccontare ciò che si è visto invece sì. Per una maggiore consapevolezza dei nostri lettori, per una Barletta più partecipata e partecipativa di cui non ci stancheremo di parlare».
13 fotoBarlettaViva visita la cementeria Buzzi Unicem in esclusiva
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Reportage a cura delle redattrici Antonella Filannino e Rossella Vitrani e del direttore Mario Sculco
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