
Cronaca
Barletta Far West, si indaga sull’omicidio
Carabinieri al lavoro, ancora ignoti killer e motivi
Barletta - lunedì 4 luglio 2016
12.41
Quattro proiettili nel ginocchio, gamba e inguine. Intervento chirurgico d'urgenza al "Dimiccoli" ma Francesco Dileo non ce la fa. E' omicidio.
Sembra quasi che nella mite Barletta ci sia qualcosa che covi sotto la cenere: vendette da Far West si consumano nella monumentale piazza Marina (non centro, ma sicuramente non periferia) e cittadini che si trovano in una via di mezzo tra l'essere indifesi e quella consapevolezza fatalista di chi sa di vivere in un mondo difficile.
Il killer non ha sparato di notte in un deserto sperduto, ma in un momento in cui tanti posso aver visto qualcosa. Il merito va ai Carabinieri del comandante Iannucci che prontamente hanno avviato le indagini, forse unico "muro" percepito dai barlettani verso questa violenza. Sentiti i primi testimoni, non sarebbero emersi ulteriori spunti se non l'evidenza mostrata dalle telecamere di sorveglianza, i cui filmati sono stati prontamente acquisiti: il sicario indossava bandana e cappellino per coprirsi il volto e sarebbe sceso dall'auto con cui ha accostato il Dileo solo per sparare cinque colpi di arma da fuoco. Non è stata individuata nemmeno la tipologia dell'auto usata ma quello che più inquieta è la mancanza di motivazione. Dileo era incensurato; forse si tratta di uno scambio di persona mentre apparirebbe meno probabile la pista del regolamento di conti.
Sembra quasi che nella mite Barletta ci sia qualcosa che covi sotto la cenere: vendette da Far West si consumano nella monumentale piazza Marina (non centro, ma sicuramente non periferia) e cittadini che si trovano in una via di mezzo tra l'essere indifesi e quella consapevolezza fatalista di chi sa di vivere in un mondo difficile.
Il killer non ha sparato di notte in un deserto sperduto, ma in un momento in cui tanti posso aver visto qualcosa. Il merito va ai Carabinieri del comandante Iannucci che prontamente hanno avviato le indagini, forse unico "muro" percepito dai barlettani verso questa violenza. Sentiti i primi testimoni, non sarebbero emersi ulteriori spunti se non l'evidenza mostrata dalle telecamere di sorveglianza, i cui filmati sono stati prontamente acquisiti: il sicario indossava bandana e cappellino per coprirsi il volto e sarebbe sceso dall'auto con cui ha accostato il Dileo solo per sparare cinque colpi di arma da fuoco. Non è stata individuata nemmeno la tipologia dell'auto usata ma quello che più inquieta è la mancanza di motivazione. Dileo era incensurato; forse si tratta di uno scambio di persona mentre apparirebbe meno probabile la pista del regolamento di conti.
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