Politica
Attivisti 5 stelle, «TARI 2016, si doveva fare di più»
Differenziata oltre il 70% eppure la TARI non diminuirà, come mai?
Barletta - giovedì 28 aprile 2016
0.47
«A due giorni dalla scadenza dei termini, il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare le tariffe di IMU, TASI e TARI del 2016 già deliberate dalla Giunta». Puntuali giungono le analisi degli Attivisti 5 stelle Barletta che entrano nello specifico dell'applicazione del tributo. «Consideriamo positivamente che non vi siano stati aumenti delle prime due imposte - continuano Beppe Basile, Nico Quacquarelli e il gruppo Attivisti 5 Stelle Barletta - e prendiamo atto con rammarico, del recepimento parziale della nostra proposta di azzeramento o forte riduzione della TARI a quelle attività commerciali che dismettono video-poker o slot machine. In tal modo, la detrazione risulta meno incisiva di quanto da noi suggerito rendendola nel concreto, poco appetibile. Magari la prossima volta, l'assessore Pansini si ricorderà che c'è uno Statuto Comunale da rispettare e ci fornirà una risposta in tempi adeguati, visto che le nostre precedenti proposte sul tema erano state depositate addirittura nel luglio 2015».
«Sulla TARI sorgono invece diversi interrogativi. Barletta ha una percentuale di raccolta differenziata che va oltre il 70%, quasi un'eccezione nel panorama regionale. Rispetto al 2013 abbiamo prodotto meno rifiuti e ancor meno ne abbiamo conferiti in discarica. I costi di smaltimento in discarica sono diminuiti così come al minimo è l'ecotassa comunale. Eppure non c'è il minimo segnale che la TARI possa diminuire nei prossimi due anni. Come è possibile?»
«Gli alti costi di selezione della differenziata prima che venga rivenduta, non bastano a giustificare la mancata riduzione dell'imposta. Nulla viene fatto per ottimizzare il costo del servizio, che si attesta quest'anno sui 15 milioni di euro, facendo venir meno ulteriori presupposti per una minore tassazione. Sarebbe stato opportuno per l'amministrazione, dare un forte segnale a tutta la città premiando la diligenza di quei barlettani che hanno contribuito a raggiungere le buone percentuali già citate, anche per evitare che questo trend positivo si interrompa. Se il sindaco Cascella e la sua maggioranza preferiscono destinare risorse anche ingenti a consulenze esterne o a beni immobili da dare in comodato gratuito piuttosto che a ridurre le tasse, allora lo si dica chiaramente: i cittadini ne prenderanno atto».
«Sulla TARI sorgono invece diversi interrogativi. Barletta ha una percentuale di raccolta differenziata che va oltre il 70%, quasi un'eccezione nel panorama regionale. Rispetto al 2013 abbiamo prodotto meno rifiuti e ancor meno ne abbiamo conferiti in discarica. I costi di smaltimento in discarica sono diminuiti così come al minimo è l'ecotassa comunale. Eppure non c'è il minimo segnale che la TARI possa diminuire nei prossimi due anni. Come è possibile?»
«Gli alti costi di selezione della differenziata prima che venga rivenduta, non bastano a giustificare la mancata riduzione dell'imposta. Nulla viene fatto per ottimizzare il costo del servizio, che si attesta quest'anno sui 15 milioni di euro, facendo venir meno ulteriori presupposti per una minore tassazione. Sarebbe stato opportuno per l'amministrazione, dare un forte segnale a tutta la città premiando la diligenza di quei barlettani che hanno contribuito a raggiungere le buone percentuali già citate, anche per evitare che questo trend positivo si interrompa. Se il sindaco Cascella e la sua maggioranza preferiscono destinare risorse anche ingenti a consulenze esterne o a beni immobili da dare in comodato gratuito piuttosto che a ridurre le tasse, allora lo si dica chiaramente: i cittadini ne prenderanno atto».