Associazioni
Ampliamento discarica San Procopio, il Collettivo Exit dice no
Preoccupazione per i rischi ambientali, la posizione del movimento cittadino
Barletta - venerdì 25 febbraio 2022
La discarica di San Procopio, in agro di Barletta, potrebbe essere ampliata. La documentazione progettuale è stata depositata alla provincia Bat, generando l'opposizione del Collettivo Exit, che ha espresso la propria posizione in un post su Facebook.
«Mentre una classe politica scadente si appresta ad affrontare tra grandi ammucchiate e riproposizioni senza fine l'ennesima campagna elettorale, qualcuno si porta avanti con il lavoro. Perché come sempre accade, è nei momenti di vuoto politico o di confusione sotto il cielo che si cerca di far passare progetti devastanti per una comunità.
Ci riferiamo alla proposta presentata in data 3 febbraio 2022 presso la Provincia Bat da parte della società Daisy, di ampliare la discarica di rifiuti speciali in località San Procopio a Barletta. Il progetto di ampliamento prevede la procedura di Valutazione d'impatto ambientale in quanto l'intervento progettuale ricade nella categoria delle discariche che ricevono più di 10 Mg al giorno di rifiuti e con una capacità totale di oltre 25.000 Mg. Una discarica, quella di San Procopio, che non doveva mai sorgere in quanto troppo vicina all'abitato di Montaltino e alla vecchia discarica.
Ancora una volta ci troviamo ad affrontare un nodo politico mai risolto in tutti questi anni: aver trasformato la nostra città e il nostro territorio in un hub per la lavorazione e il trattamento dei rifiuti. Con tutti i rischi che questo ha comportato e comporta dal punto di vista ambientale e sanitario.
Perché ormai è ampiamente dimostrato che la nostra città e il nostro territorio sono costretti a convivere con un disastro ambientale ormai conclamato. Ne ha preso atto nei mesi scorsi anche la ASL Bat, promuovendo il biomonitoraggio sulle unghie dei bambini che ha fatto emergere dati allarmanti vista la presenza nelle unghie di metalli pesanti. Appena insediata, la neo dirigente della Asl, la dottoressa Dimatteo ha parlato di voler ripartire dal territorio; siamo perfettamente d'accordo.
Allora come primo atto, può dar seguito alla lettera inviata poche settimane fa ai movimenti e alle associazioni dall'ex direttore Delle Donne, per portare avanti il biomonitoraggio e ampliarlo; sarebbe un gran bel segnale per il territorio.
Gli unici purtroppo che non si sono accorti del disastro ambientale o peggio fanno finta di nulla, sono i politici della nostra città a tutti i livelli istituzionali. Sarebbe interessante capire se si è accorto di tutto ciò il Presidente della Provincia Lodispoto, responsabile dell'iter autorizzativo della discarica di San Procopio, di cui a Barletta non conosciamo né la voce e neanche il volto».
«Mentre una classe politica scadente si appresta ad affrontare tra grandi ammucchiate e riproposizioni senza fine l'ennesima campagna elettorale, qualcuno si porta avanti con il lavoro. Perché come sempre accade, è nei momenti di vuoto politico o di confusione sotto il cielo che si cerca di far passare progetti devastanti per una comunità.
Ci riferiamo alla proposta presentata in data 3 febbraio 2022 presso la Provincia Bat da parte della società Daisy, di ampliare la discarica di rifiuti speciali in località San Procopio a Barletta. Il progetto di ampliamento prevede la procedura di Valutazione d'impatto ambientale in quanto l'intervento progettuale ricade nella categoria delle discariche che ricevono più di 10 Mg al giorno di rifiuti e con una capacità totale di oltre 25.000 Mg. Una discarica, quella di San Procopio, che non doveva mai sorgere in quanto troppo vicina all'abitato di Montaltino e alla vecchia discarica.
Ancora una volta ci troviamo ad affrontare un nodo politico mai risolto in tutti questi anni: aver trasformato la nostra città e il nostro territorio in un hub per la lavorazione e il trattamento dei rifiuti. Con tutti i rischi che questo ha comportato e comporta dal punto di vista ambientale e sanitario.
Perché ormai è ampiamente dimostrato che la nostra città e il nostro territorio sono costretti a convivere con un disastro ambientale ormai conclamato. Ne ha preso atto nei mesi scorsi anche la ASL Bat, promuovendo il biomonitoraggio sulle unghie dei bambini che ha fatto emergere dati allarmanti vista la presenza nelle unghie di metalli pesanti. Appena insediata, la neo dirigente della Asl, la dottoressa Dimatteo ha parlato di voler ripartire dal territorio; siamo perfettamente d'accordo.
Allora come primo atto, può dar seguito alla lettera inviata poche settimane fa ai movimenti e alle associazioni dall'ex direttore Delle Donne, per portare avanti il biomonitoraggio e ampliarlo; sarebbe un gran bel segnale per il territorio.
Gli unici purtroppo che non si sono accorti del disastro ambientale o peggio fanno finta di nulla, sono i politici della nostra città a tutti i livelli istituzionali. Sarebbe interessante capire se si è accorto di tutto ciò il Presidente della Provincia Lodispoto, responsabile dell'iter autorizzativo della discarica di San Procopio, di cui a Barletta non conosciamo né la voce e neanche il volto».