Comitato 167
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Spazi verdi urbani, una lettera al sindaco

«A Barletta va tutto al contrario»

«Sinceramente non riesco proprio a trovare parole per esprimere il totale disappunto nel vedere l'aiuola in oggetto con la messa a dimora di piante quali cactus, agave, fichi d'India.

È una conferma della idea di verde pubblico che alberga nelle teste della Amministrazione Comunale, evidentemente. Oltre questo livello non riusciamo proprio ad andare.

Si tratta di piante di una bruttezza unica e che rovinano pesantemente l'estetica della zona dando ancora di più l'idea di un'area abbandonata.

Se comunque si potrebbe argomentare sul fatto che il concetto del bello è soggettivo di sicuro è innegabile il fatto che tali piante, una volta cresciute, rappresenteranno un pericolo per l'incolumità pubblica con le loro foglie acuminate e le loro spine. Mi immagino già i bambini a recuperare la palla con cui stanno giocando in mezzo a rovi di spine!

Vorrei semplicemente ricordarle che il verde urbano svolge numerose funzioni all'interno di una città:
(fonte: Pedago)

Funzione ecologico-ambientale

Equilibra e mitiga gli effetti di degrado, di inquinamento e di impatto ambientale prodotto dalle attività e dalle costruzioni dell'uomo, regolando il microclima e arricchendo le biodiversità;

Funzione sanitaria

Favorisce la convalescenza dei degenti se situate nei pressi degli ospedali, sia da un punto di vista ecologico ambientale, sia per l'effetto psicologico rilassante, rincuorante e riposante

Funzione protettiva

Migliora la stabilità del terreno delle aree degradate o sensibili a degrado come fiumi, scarpate o zone esposte a pericolo frana, rese più sicure dalla presenza di alberi

Funzione sociale e ricreativa

Permette alla comunità di trascorrere giornate all'insegna della natura e della tranquillità, per non parlare dei benefici in termini di posti di lavoro relativi alle professionalità che si occupano di progettare, gestire e curare le aree verdi

Funzione culturale

Giardini storici o parchi botanici facilitano la formazione delle nuove generazioni imparano e si mettono in contatto con la natura e le scienze ad essa correlate

Funzione estetica ed architettonica

Impreziosiscono il volto delle città (ma, come detto, dipende dagli occhi di chi osserva; ciò che per una persona è obbrobrioso, per un'altra può essere il massimo dell'estetica) diventando un vero e proprio arredo urbano la cui presenza diventa fondamentale per mantenere l'equilibrio uomo e ambiente anche dal punto di vista visivo.

Funzione di deterrenza per furti e rapine e diminuzione incidenti stradali

(fonte: Nonsprecare)
L'Accademia dei Georgofili di Firenze ha presentato alcuni studi con sorprendenti novità. Gli alberi sono un prezioso deterrente contro la microcriminalità, rapine e borseggi, e rappresentano così un presidio per la sicurezza dei cittadini.
A Melbourne, dove gli amministratori sono riusciti a piantare fino a tremila alberi l'anno, il tasso di omicidi è crollato al 3,1 ogni 100mila abitanti, contro una media mondiale del 6,2. Tigli, platani, oleandri, palme, tarassici: i viali alberati aiutano a combattere lo stress e la depressione.
Così come è dimostrato che nelle zone con viali alberati gli incidenti stradali sono decisamente inferiori a quelli nei quartieri senza verde. Il motivo? Il guidatore, circondato dal verde, si rilassa, non spinge a tavoletta sull'acceleratore, non ha una fretta ossessiva, e rallenta. Cioè guida con la necessaria cautela quando si circola in città.

A Barletta, invece, succede esattamente il contrario.
  • Noi abbiamo gli "alberi killer", quelli che cadono in testa alle persone quando tira vento, frutto di una mancanza di progettazione del verde, e quindi scelta delle opportune specie arboree da impiantare in una
  • città, e di una mancanza di competenza nelle operazioni di potatura (in allegato giusto alcuni esempi di pini a Barletta e un esempio di strada alberata con pini a Prato)
  • Noi tiriamo giù alberi secolari per il fatto che sono ritenuti pericolanti (non da una perizia tecnica ma dal proprietario della villetta che insiste sotto l'albero) o forse semplicemente perché "sporcano" con gli aghi di pino ma non impiantiamo più alcun altro albero
  • Noi tombiamo le aiuole così si evita il fastidio di gestire un nuovo albero (si vedano le aiuole antistanti lo stadio in via Vittorio Veneto)
  • Noi spendiamo denaro pubblico per piantumare tutte le strade della zona 167 nella stagione peggiore dal punto di vista climatico e poi lasciamo morire tutti gli alberi per mancanza di irrigazione iniziale pur avendo installato (e pagato!) un sistema di irrigazione automatico

In ogni caso, a prescindere dal fatto che se sugli effetti benefici del verde ci può essere più o meno una condivisione di punti di vista, in realtà c'è poco da discutere con pareri personali perché esistono comunque riferimenti di legge da rispettare.

Il 14 gennaio del 2013 è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale la legge n°10 nota con il nome di "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani".

Lo scopo di tale legge è far sì che lo sviluppo urbano avvenga in accordo con i principi cardine del protocollo di Kyoto, nell'ottica della sostenibilità per far germogliare nei cittadini la consapevolezza e la coscienza del proprio patrimonio naturalistico.

Questa legge ha dato particolare importanza al ruolo degli alberi nello svolgimento di tutte le funzioni di cui al paragrafo precedente, disponendo che:
  • tutti i comuni con più di 15.000 abitanti abbiano un catasto degli alberi
  • per ogni bambino nato o adottato nei comuni con più di 15.000 abitanti venga piantato un nuovo albero dedicato
  • i dati dell'albero dedicato siano comunicati ai genitori del bambino
  • gli amministratori del Comune producano un bilancio del verde a fine mandato, che dimostri l'impatto dell'amministrazione sul verde pubblico.
Noi nel frattempo piantumiamo fichi d'India, cactus ed agavi nella nostra fantastica aiuola di via Dante Cioce.

Cordialmente»

Angelo Porreca
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